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sabato, Dic 21

10 dei migliori libri usciti nel 2019


Tra i tantissimi titoli usciti negli ultimi 12 mesi, ecco una selezione principalmente a base di romanzi (anche se non mancano un racconto, un saggio e una graphic novel), che vale la pena ricordare: ciascuno spiega bene lo spirito di questo tempo

Ogni settimana escono centinaia e centinaia di libri. Ovvio che tenere il passo con tutte le novità sia sempre più difficile per un lettore, ma lo è anche tentare di riassumere il meglio in una lista, o, ancora più arduo, in una classifica.

Rifuggiamo da ogni pretesa di esaustività (impossibile, del resto) e vi proponiamo qui dieci tra romanzi (per la maggior parte), racconti, saggi e graphic novel, che riassumono al meglio le varie sfaccettature di questo 2019 editoriale e dunque meritano di essere ricordati. Abbiamo escluso quelli che nelle ultime settimane sono già diventati assoluti best seller apprezzati dalla critica, come Il colibrì di Sandro Veronesi o
La vita bugiarda degli adulti di Elena Ferrante).

Margaret Atwood, I testamenti, Ponte alle Grazie (traduzione di Guido Calza)

A distanza di oltre 30 anni da Il racconto dell’ancella e nel bel mezzo del successo della serie The Handmaid’s Tale (a cui si ispira), Atwood torna a Gilead consegnando alla scrittura (in senso qui letterale, per via della trama) il seguito di una vicenda che ha echi inquietanti anche nella realtà di oggi. Il regime totalitario che assoggetta le donne e le considera solo corpi da riproduzione viene minato dal suo interno e dal suo esterno, e a farlo sono proprio quelle donne che più vengono ridotte al silenzio e più sfoderano una furia muta e devastante. Questa scrittrice straordinaria trasforma quella che poteva essere una pura trovata commerciale in una finissima operazione di riscrittura metaletteraria, trovando anche il modo di parlare ancora più del nostro presente. 

Stefania Auci, I leoni di Sicilia, Editrice Nord

Il successo più  sorprendente e duraturo dell 2019 è il racconto di una vera e propria saga famigliare siciliana, che Auci confeziona con una perizia appassionata: i Florio giungono dalla Calabria a Palermo determinati a scrollarsi di dosso l’estraneità e diventare i più ricchi di tutti. Fondano così, con determinazione e sprezzo delle circostanze, un impero imprenditoriale che va dal marsala al tonno. Sullo sfondo, ricostruito con fervore e puntualità, gli eventi storici che hanno cambiato le sorti dell’isola e dell’Italia tutta.

Jonathan Bazzi, Febbre, Fandango

L’esordio più potente è una morsa allo stomaco, un virus che invade, una spossatezza cosmica che diventa rinascita: quella di Bazzi è la sua storia, la scoperta di essere sieropositivo, ma anche la ricostruzione di un passato doloroso, la crescita nell’estrema periferia di Milano dove il marchio della diversità e dell’abbandono l’ha accompagnato come una condanna. Con un lingua magmatica e profetica, Bazzi ci restituisce tutto il dolore, tutta la tragedia e un ostinato quanto mitologico attaccamento alla materia profonda e salvifica della vita.

Akwaeke Emezi, Acquadolce, Il Saggiatore (traduzione di Benedetta Dazzi)

Interessante sapere che questo romanzo sia scritto da una persona non binaria (che non si identifica cioè nel genere maschile o femminile). Il che non è per un pruriginoso interesse biografico, bensì per addentrarsi meglio in un romanzo complesso, torrentizio e multiforme, che fa del continuo mutamento dell’identità il suo tema fondante. Racconta, infatti, la vita di Ada, figlia predestinata di una dea ancestrale calata nella nostra realtà, che deve affrontare il mondo con le sue insidie, i suoi dolori, le sue rivincite gestendo (o facendosi gestire) al contempo dai vari spiriti che la albergano. Spiriti che sono ora numi tutelari ora voci aggressive, ma soprattutto tante facce di una femminilità esplosa, indomabile e indefinibile.

Fumettibrutti, P. la mia adolescenza trans, Feltrinelli Comics

Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, è una delle più giovani rivelazioni del fumetto italiano degli ultimi anni: classe 1991, aveva già conquistato un enorme pubblico – anche social – con il suo esordio Romanzo esplicito. Qui parla in prima persona con uno stile sfrontato e liberatorio, quasi primitivo, facendo del proprio coming out una presa di posizione, un’esposizione senza limiti del sé. E, in definitiva, una più generale sfida ai limiti dei generi, non solo sessuali ma anche espressivi.

Marco Missiroli, Fedeltà, Einaudi

Il nuovo romanzo di Missiroli, dopo l’exploit del precedente Atti osceni in luogo privato, era attesissimo. Molti si aspettavano di trovare la stessa vena esplicita, la stessa lingua elettrica. In Fedeltà, invece, Missiroli sceglie un passo quasi cinematografico, avvolgendo il cuore pulsante della storia (una coppia borghesissima in crisi per i reciproci tradimenti, veri o presunti, astratti o concreti) in uno stile calcolato, cerebrale, che non manca però di colpire con altrettanta precisione i nervi scoperti e profondi di una generazione messa di fronte al fallimento delle proprie aspettative di aspirazione, passione e ragione.

Ottessa Moshfegh, Il mio anno di riposo e oblio, Feltrinelli
(traduzione di Gioia Guerzoni)

Una giovane donna, di cui non è nemmeno importante conoscere il nome, decide di passare un intero anno a languire e a narcotizzarsi fino a cadere praticamente in letargo. Si chiude nel suo appartamento newyorchese e dorme il più possibile per dodici mesi. E in questo strenuo tentativo di raggiungere l’atarassia, le succedono molte più cose e raggiunge più illuminazioni che in molti anni di veglia. Questo è un romanzo bizzarro, a volte perfino parodico specie nella satira dell’assunzione di tranquillanti, sedativi e sonniferi. Soprattutto, grazie a un personaggio e a situazione detestabili, è un circolo vizioso cinico e autodistruttivo che aiuta a ribaltare la nostra percezione, spesso già più “sedata” di quanto possiamo immaginare.

Michael Pollan, Come cambiare la tua mente, Adelphi (traduzione di Isabella C. Blum)

Il titolo lo fa sembrare un manuale d’auto-aiuto; in realtà quello di Pollan, uno dei più grandi ed entusiasmanti scrittori degli ultimi decenni (troppo spesso e a torto relegato all’etichetta di “scrittore di cibo”), è un meraviglioso saggio-mondo. Partendo dall’eccitante storia di come è nato l’Lsd, l’autore costruisce un viaggio ai limiti delle potenzialità della mente, dalle sperimentazioni hippy alle più recenti applicazioni mediche degli acidi. Un lavoro documentatissimo in cui perdersi come nei meandri del cervello. 

Kristen Roupenian, Cat Person, Einaudi (traduzione di Cristiana Mennella, Gianni Pannofino, Maurizia Balmelli)

Questa raccolta di storie nasce dall’eclatante caso editoriale, anzi virale, nato da Cat Person, emblema letterale di un certo clima da #MeToo. Sarebbe disonesto dire che tutti i racconti che la stessa Roupenian ha messo insieme qui siano riusciti e pregnanti come quello, ma significativo è invece l’effetto d’insieme che questi producono sul lettore, il quale si ritrova esposto a una fantasia disturbante, a una dissacrazione dei rapporti anche più intimi e banali, a una lingua che demolisce le convenzioni e le ricostruzioni con noncurante crudeltà. I rapporti umani si fanno grotteschi, consunti, sessualizzati, sarcastici di un umorismo nero e melmoso: difficile che non sia uno specchio tutt’altro che deformato di un’inquietudine generazionale in cui questa giovane autrice è cresciuta e di cui si è sapientemente nutrita.

Jesmyn Ward, Canta, spirito, canta, NN editore (traduzione di Monica Pareschi)

Dopo un esordio vibrantissimo con Salvare le ossa, Jesmyn Ward torna con una storia altrettanto viscerale, dolente, dai richiami ancestrali. Il punto di vista è calibrato su quello del tredicenne Jojo, sensibile sopra ogni cosa alle oscillazioni della realtà e dell’animo umano, che cresce troppo in fretta in una famiglia piena di asperità. Un viaggio sgangherato e portatore di nuovi traumi sarà il pretesto per il suo coming of age definitivo, lo strappo insanabile attraverso il quale, passando per un’America torrida, marginale e anche molto razzista, si riconnetterà con le sue radici e  un mondo di spiriti antichi, di culture sotterranee e visioni liberatorie.

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