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martedì, Feb 22

10 euro per inattività, facciamo chiarezza

Da Punto-Informatico.it :

Gli utenti PayPal stanno ricevendo in questi giorni un’email intitolata Cambiamenti in arrivo per gli Accordi legali PayPal che si apre con il messaggio Caro *** ***, stiamo apportando alcune modifiche agli Accordi legali PayPal, i regolamenti che disciplinano il nostro rapporto con te. Tra i cambiamenti in arrivo, uno in particolare sta facendo discutere. È quello relativo all’applicazione di un addebito da 10 euro per inattività. Saranno interessati coloro che non utilizzeranno il conto per diverso tempo. Vediamo di fare chiarezza per meglio capire di cosa si tratta.

10 euro per inattività del conto PayPal

Tutte le informazioni qui riportate provengono dal sito ufficiale del servizio, più precisamente da un documento aggiornato in data 11 febbraio 2022. Il passaggio relativo alla nuova tariffa è incluso in un PDF che riporta quanto segue.

Se il conto PayPal dell’utente resta inattivo per almeno dodici mesi consecutivi, potremmo addebitare all’utente una tariffa annuale di servizio per inattività. Inattivo significa che l’utente non ha effettuato l’accesso al proprio conto PayPal o che non ha altrimenti usato il proprio conto per inviare, ricevere o trasferire denaro.

Per i venditori, l’addebito scatterà nell’ottobre 2022. Ai conti personali toccherà invece dodici mesi più tardi.

Introdurrà una tariffa per inattività per i conti che siano risultati inattivi per almeno dodici mesi consecutivi. La tariffa inizierà a essere addebitata sui conti dei venditori da ottobre 2022 e sui conti personali da ottobre 2023.

In breve, chi non utilizza il proprio conto per un anno si trova a far fronte a una spesa extra. La cifra è messa nero su bianco in un altro PDF da cui estraiamo la tabella riportata qui sotto. Tra le valute, anche l’euro.

La tariffa per inattività sarà pari all’importo minore tra la tariffa indicata di seguito e il saldo residuo del conto.

PayPal: la tabella con le tariffe per i conti inattivi

Le nuove condizioni d’uso entreranno in vigore il 6 maggio 2022. Accettarle sarà un obbligo per continuare a gestire il proprio account PayPal. L’unica alternativa è la chiusura.

PayPal: tutte le novità in arrivo per gli account

Quella relativa alla tariffa per inattività non è l’unica modifica apportata. Ce ne sono altre che per completezza d’informazione riportiamo qui sotto, relative tra le altre cose agli NFT.

  • Modificherà il proprio programma Protezione vendite in modo da ampliare l’elenco degli articoli non idonei, che ora includerà taluni token non fungibili (NFT) associati a transazioni il cui importo sia superiore a 10.000 USD.
  • Modificherà le azioni che può intraprendere qualora l’utente svolga attività non consentite mediante la pubblicazione di contenuti illeciti tramite il sito Web PayPal o l’utilizzo dei servizi PayPal.
  • Sarà modificata la sezione Reclami aggiungendo ulteriori informazioni relative ai reclami dei clienti.
  • Integrerà nelle Condizioni d’uso le condizioni principali dell’accordo sulle Informazioni importanti sui pagamenti e sul servizio, incluse le informazioni sull’entità PayPal che fornisce i servizi PayPal, informazioni generiche sul servizio e chiarimenti sulle comunicazioni, sulle condizioni e sulla risoluzione.
  • Specificherà che i consumatori hanno a disposizione 14 giorni per esercitare il proprio diritto di recesso dalle Condizioni d’uso.
  • Modificherà la legge applicabile dalla legge inglese alla legge del Lussemburgo e il foro competente dai tribunali inglesi ai tribunali del Lussemburgo per allinearsi alla sede di PayPal (Europe) S.à r.l. et Cie, S.C.A., banca registrata nel Lussemburgo.
  • Aggiungerà una nuova sezione per i titolari di conti Business in cui chiarirà che gli importi a loro dovuti da PayPal in relazione ai propri prodotti e servizi possono essere soggetti a revisione o svalutazione da parte di un’autorità di vigilanza o controllo. PayPal è tenuta a includere tale sezione in modo che le autorità pubbliche non debbano prestare supporto a istituti finanziari come PayPal nel caso in cui riscontrino difficoltà finanziarie.





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