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giovedì, Feb 06

10 film sui virus (per guardare il nemico negli occhi)



Da Wired :

Quarantene, pandemie, strade deserte, fluidi mortali. Il genere cinematografico del contagio è piuttosto consolidato. Ecco i titoli da non perdere ai tempi del coronavirus

Mentre tutto il mondo si chiede quanti morti farà il coronavirus e quando potrà essere arrestato, per tenere a bada l’ansia niente di meglio che affrontare il nemico di petto e guardarsi un bel film su un virus letale. D’altra parte, quello del contagio è un genere piuttosto consolidato, che conta decine di titoli. La maggior parte naturalmente prevede la trasformazione degli infetti in zombi, morti viventi, vampiri o mostri di diversi tipi che tormentano i pochi sani rimasti in circolazione. Gli esempi sono tanti, dalla saga di Resident Evil Io sono leggenda passando per RecWorld War Z e così via.
Alcune pellicole, però, hanno cercato di affrontare la paura della pandemia in maniera più realistica: è il caso, per esempio, di Contagion, film di Steven Soderbergh che è ritornato in auge in questi giorni negli Usa proprio grazie al suo collegamento con l’attualità. Se è vero che la pioggia di notizie di questi giorni sta facendo tremare i polsi a molte persone, nonostante le rassicurazioni dei sanitari, e che secondo uno studio dell’Università di Westminster la visione di film horror può aiutare a combattere l’ansia, abbiamo preparato una lista di 10 film sui virus, magari non tutti prevedibili, da vedere prima di morire (non abbiamo detto di quale malattia).

1. Virus Letale

Dustin Hoffman è il capo di un team che scopre un virus più temibile dell’Ebola, riapparso dopo 30 anni in Africa dove era stato individuato e debellato con una bomba dagli americani. Le premesse di questo film del 1995 sono credibili (la mutazione del virus, la trasmissione dall’animale all’uomo e poi tra persone per via aerea), ma lo sviluppo è da blockbuster hollywoodiano: per scongiurare la distruzione militare della cittadina Usa in cui si è diffuso, Hoffman deve rintracciare la scimmietta portatrice sana della malattia e favorire lo sviluppo di una cura.

2. 28 giorni dopo

Ancora una volta sono gli animali gli untori in questo film di Danny Boyle del 2002, ma la colpa è degli esperimenti a cui sono stati sottoposti dagli umani. Tant’è che, liberati da un gruppo di animalisti, infettano una donna e così il virus si diffonde in Gran Bretagna. Se ne accorge il povero Cillian Murphy, che risvegliatosi 28 giorni dopo il coma nell’ospedale dove era finito per un incidente, si trova in una Londra deserta e deve cercare di sottrarsi ai malati trasformati in assassini. Qui siamo dalle parti dello zombie movie, ma con un tocco di realismo e di cinismo in più sul genere umano. Al successo del titolo, ha cinicamente contribuito la quasi contemporanea epidemia di Sars.

3. L’esercito delle 12 scimmie


Bruce Willis
è un detenuto che dal 2035 viene rimandato nel passato per tentare di scoprire che cosa ha scatenato un virus che ha spazzato via l’umanità e costretto i pochi superstiti a vivere sottoterra. Il viaggio non è semplice, ma alla fine Cole scopre la responsabilità di un biologo folle. Il film usa il virus soltanto come pretesto per un racconto di pura fantascienza, che dissemina l’indagine di falsi indizi e riflette sulla follia umana, tra ricordi e visioni oniriche, citando La donna che visse due volte. Comunque imperdibile.

4. 93 days

Una volta tanto a parlare di Ebola non è un blockbuster hollywoodiano, bensì un film nigeriano che racconta la vera storia della diffusione del virus nel Paese avvenuta nel 2014 a causa di un diplomatico arrivato a Lagos dalla Liberia. 93 days è un dramma che si concentra sulle vite dei medici e infermieri che riuscirono a contenere la diffusione della malattia e diventarono degli eroi nazionali ma al contempo in parte vittime. Nel cast nigeriano spicca il volto internazionale di Danny Glover. Questa pellicola, che è considerata un vero e proprio tesoro per i nigeriani, fino a ieri era disponibile su qualche volo aereo per l’Africa, però adesso potete vederla su Netflix.

5. Carriers

Un asiatico viene linciato in strada in questo film, probabilmente ispirato dalla diffusione della Sars. In un mondo in cui una pandemia ha ucciso gran parte della popolazione mondiale, due fratelli con la fidanzata di uno dei due e un’amica viaggiano in auto per raggiungere un rifugio nella spiaggia che frequentavano da bambini. Incontreranno un padre con una figlia malata. Qui siamo dalle parti di The Road, ma a guardare il film non si può non pensare anche a The Walking Dead. Il film è resuscitato dal dimenticatoio quando Chris Pine, qui in uno dei suoi primi ruoli importanti, ha fatto il botto con Star Trek. Della serie: il ritorno dei flop viventi.

6. Contagion

Mai si è visto un film su un virus letale con tante star: Jude Law, Marion Cotillard, Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Kate Winslet, Bryan Cranston. Il merito è di Steven Soderbergh, che li ha raccolti qui per raccontare in maniera abbastanza credibile la diffusione di una pandemia e il conseguente panico globale. Una manager rientrata da Hong Kong muore e le autorità americane tentano di individuare il virus: scoprono che contiene materiale genetico di maiali e, guarda un po’, pipistrelli. Contagion sarebbe anche credibile se non si andasse a incartare in un rapimento per ottenere il vaccino disponibile in scarse quantità. Però l’autopsia della Paltrow è imperdibile.

7. Fatal Contact: Bird Flu in America

Sono sempre i cinesi gli untori nella mente degli sceneggiatori a stelle e strisce. Questa volta a essere presa di mira è l’aviaria, anzi una sua mutazione molto più contagiosa che naturalmente fa milioni di morti e porta il panico ovunque, anche se qui tutta l’attenzione, come al solito, è per gli Stati Uniti. Nel cast di questo tv movie, appaiono anche attori di un certo spessore come Joely Richardson e Stacy Keach. La cosa più divertente è la disputa sul vaccino: i francesi (stanno simpatici a qualcuno?) lo inventano, ma non vogliono condividerlo.

8. Infection

Non tutto è proprio lineare e comprensibile in questo J-horror giapponese: un virus misterioso si diffonde in un ospedale le cui atmosfere ricordano un po’ quelle di Il regno di Lars Von Trier. Un paziente infetto arriva per essere curato ma non viene ammesso, mentre lo staff di medici e infermiere cerca di occultare la morte di un altro ricoverato deceduto per un episodio di negligenza. Naturalmente, il duplice errore finisce per ritorcersi contro il personale ospedaliero, con un’infezione che è forse mentale ma ha effetti fisici devastanti (con spruzzi di un rivoltante fluido verde).

9. Light of My Life

Non ci sono infetti o morti viventi in questo film di Casey Affleck, in cui interpreta un padre che cerca di proteggere la figlioletta in un mondo dove un misterioso virus ha quasi del tutto azzerato la popolazione femminile e le donne sono diventate prede degli uomini. Ricorda molto la trama del celebre videogame per la Playstation The Last of Us, oltre ai soliti rimandi a Cormac McCarthy. La cosa curiosa è che la pellicola pare ispirata più di ogni altra cosa al bisogno del regista-attore di scusarsi pubblicamente per le accuse di molestie sessuali piovutegli addosso e messe a tacere con una transazione finanziaria. Un virus, quello delle molestie, molto difficile da debellare.

10. Cabin Fever

Un gruppo di cinque amici va in un cottage nel bosco per passare una vacanza, che però prende una brutta piega quando uno di loro incontra un eremita che vive nei paraggi ed è stato infettato accidentalmente dal proprio cane morto. Il virus viene, ancora una volta, dal mondo animale e non risparmia veramente nessuno, in questo film che usa lo spunto dell’infezione per mettere in scena uno spettacolo di morte: tra maiali sgozzati, persone incendiate e sbranate, animali uccisi, feriti presi a badilate, il regista esordiente Eli Roth ha capitalizzato l’efferatezza per diventare uno dei cantori di una stagione dell’horror iperviolento americano.

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[Fonte Wired.it]