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mercoledì, Mar 01

10 tastiere meccaniche per scrivere e giocare alla grande | Wired Italia



Da Wired.it :

Di ragioni per passare alle tastiere meccaniche ce ne sono a miriadi. Magari dopo anni di onorato servizio, la vecchia tastiera inizia a perdere colpi. Oppure per riuscire a far apparire una lettera su schermo bisogna colpire i tasti con il martello di Thor, con buona pace della produttività. Oppure ancora se con il computer appena acquistato con “tutto compreso” la risposta tattile della tastiera integrata non è delle migliori.

Le tastiere meccaniche danno sono soluzioni che garantiscono performance di alto livello sia nel lavoro che nei videogiochi, dove la sensibilità e la reattività al tocco dei tasti sono fondamentali. Il tutto avviene a prezzi che ormai sono decisamente abbordabili. Per trovare i modelli migliori occorre scorrere fino alla nostra gallery o sapere cosa cercare, grazie alla guida che abbiamo preparato.

Le caratteristiche di una tastiera meccanica

Al contrario delle tastiere a membrana, composte da un unico blocco e caratterizzate da un risposta ai comandi sempre identica tra loro, le tastiere meccaniche possono avere invece dei comportamenti sostanzialmente differenti a seconda del modello prescelto. Tutto questo è merito degli switch, i componenti demandati alla trasmissione dell’impulso che, partito dalle nostre dita e passato per il copri tasto, deve giungere al computer. È proprio alla grande duttilità degli switch che si deve la capacità delle tastiere meccaniche di adattarsi a contesti che all’apparenza hanno ben poco in comune tra loro, e rivelarsi ideali sia per chi vuole giocare ai massimi livelli che per chi deve trascorrere diverse ore al giorno a digitare.

Partiamo dalle basi, vedendo quali sono i due tronconi che compongono la grande famiglia degli switch. Da una parte abbiamo gli switch tattili, ovvero quelli che accompagnano l’invio dell’input con un feedback aptico chiaramente percepibile. Dall’altra abbiamo invece gli switch lineari, in cui la risposta alla pressione del tasto è uniforme per tutta la corsa, senza alcuna variazione. Sia nei modelli tattili che in quelli lineari sono tre gli elementi che determinano le caratteristiche funzionali dei singoli switch: la corsa totale, la lunghezza di attivazione e la forza di azionamento. La corsa totale è lo spazio, solitamente intorno ai 4 millimetri, che un tasto deve percorrere per passare dalla sua posizione iniziale alla pressione completa, ovvero per arrivare a fine corsa. La lunghezza di attivazione è invece la distanza che il tasto deve percorrere per far sì che l’input venga inviato al computer. Si tratta di un parametro che varia in maniera anche sensibile (millimetrica, ma sensibile) da modello a modello. La forza di azionamento, infine, indica la quantità di forza da imprimere su un tasto per fare in modo che questo entri in funzione.

Quali switch scegliere

Passando dalla teoria alla pratica, in che modo tutti questi parametri influiscono sulle prestazioni degli switch? In maniera piuttosto semplice e ovvia. Una lunghezza di attivazione ridotta, per esempio, permette di impiegare un tempo prossimo allo zero per impartire un comando. Allo stesso modo, uno switch tattile consente di avere una risposta chiaramente intellegibile per ogni input. Ecco quindi che, in ambito videogiochi, si preferiscono switch lineari dotati di una lunghezza di attivazione e di una forza di azionamento ridotte, per riuscire a eseguire il maggior numero di azioni possibili nel minor tempo possibile con il minor sforzo fisico possibile. Spostandosi invece in ambito lavorativo, chi deve scrivere per lunghi periodi tende a utilizzare switch tattili per avere un feedback chiaro a ogni singola pressione, optando magari per quelli meno rumorosi. Perché se è vero che è praticamente impossibile avvicinarsi al totale silenzio di una tastiera a membrana, esistono comunque modelli meccanici capaci di limitare in maniera sensibile le emissioni sonore. Detto questo, la quantità di opzioni a disposizione è davvero elevatissima, con case come Cherry, Gateron, Topre e Zilent (giusto per citare alcune tra le più celebri) che propongono una sterminata serie di modelli in grado soddisfare qualunque tipo di esigenza.

Perché comprare una tastiera meccanica

L’estrema versatilità e la comodità d’uso sono due dei punti forti delle tastiere meccaniche. Una risposta veloce contribuisce ad aumentare la produttività, e la precisione nella rilevazione degli input elimina la possibilità che qualche carattere vada accidentalmente perso. Inoltre, per quanto potrebbe sembrare all’apparenza un’assurdità, non è da sottovalutare anche la questione costi. Dietro una spesa iniziale superiore si cela infatti una maggiore resistenza sul lungo periodo, con meccanismi garantiti per milioni di pressioni destinati a durare per anni. Infine, altro particolare da non dimenticare, la presenza di switch indipendenti per ogni singolo tasto permette di riparare eventuali guasti in maniera piuttosto agevole. Insomma, riprendendo un vecchio proverbio, chi più spende meno spende.

Le migliori tastiere meccaniche secondo noi

Nello scegliere dieci modelli di tastiere meccaniche abbiamo cercato di trovare un equilibrio tra diverse fasce di prezzo, rivolgendoci sia ai gamer, sia a chi necessita di una tastiera per un normale uso lavorativo/domestico. Per chi preferisce esclusivamente modelli wireless abbiamo ristretto il campo a una selezione apposita, mentre per chi cerca modelli più variegati c’è la nostra gallery delle migliori tastiere, che include varianti di ogni tipo.




[Fonte Wired.it]