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sabato, Gen 11

15 dischi che aspettiamo nel 2020


L’anno appena iniziato potrebbe portarci molte sorprese in ambito elettronico, pop e rap. Tra gli artisti più attesi: Kendrick Lamar e Frank Ocean. Tra i sicuri: molta curiosità per Grimes e Tame Impala. E se tornassero anche i Daft Punk?

Il 2019 si è concluso con la nostra classifica dei migliori dischi, ma all’appello mancano molti nomi che ci aspettavamo, sostanzialmente perché hanno rimandato l’uscita. Fortunatamente, tra le tante previsioni, la più assurda e difficile si è avverata: il nuovo disco Fear Inoculum della band prog metal Tool, atteso 13 anni, è arrivato. Altri artisti, però, non hanno mantenuto le promesse: Cardi B e Grimes, per esempio, hanno posticipato, sulla prima non circola ancora alcun dettaglio, per la seconda invece manca molto poco. Poi Rihanna, immancabile tra i più attesi. Sul fronte elettronico, alcune conferme interessanti. Sul rap, alcune speranze: il probabile lavoro di Kendrick Lamar o l’improbabile di Childish Gambino. Abbiamo fatto alcune scelte, qualcosa di sicuro e qualcosa di incerto-ma-possibile, stranieri e italiani. Incrociamo le dita, di sicuro non mancheranno scherzi.  

1. Dardust – S.A.D. Storm and Drugs (Sony) – 17 gennaio

Si chiude la trilogia del producer, compositore e autore di origine ascolana. Tra una collaborazione e l’altra con i maggiori nomi della scena pop e urban italiana, arriva il terzo e ultimo tassello: S.A.D. Storm and Drugs, che, insieme a 7 e Birth, completa un viaggio europeo (Berlino-Reykjavík ed Edimburgo). Neoclassicismo e pulsazioni elettroniche si incontrano, creando atmosfere contrastanti, seguendo la tempesta personale e l’impeto musicale. Il 2020 sarà un anno importante per Dardust (Dario Faini): noi ne siamo sicuri.

2. Calibro 35 – Momentum (Record Kicks) – 24 gennaio

Ultimamente non sbagliano un colpo, i Calibro 35, o forse non l’hanno mai sbagliato sin dai tempi delle ambientazioni “poliziottesche”. La band milanese, composta da Tommaso Colliva, Massimo Martellotta, Enrico Gabrielli, Luca Cavina e Fabio Rondanini, torna dopo il disco uscito nel 2018, Decade. Le prime novità si sentono subito: basta ascoltare il singolo con il rapper Illa J, nonché ex membro del super gruppo Slum Village e fratello minore del defunto leggendario produttore hip hop e rapper J Dilla. Per l’ennesima volta, potrebbero aprire nuovi varchi temporali e fuggire verso una nuova direzione.

3. Squarepusher – Be Up A Hello (Warp) – 31 gennaio

(foto: Donald Milne)

Tom Jenkinson torna in pista dopo svariati progetti e a distanza di cinque anni dall’ultimo disco Damogen Furies. Per il producer inglese è sempre una questione di frammentazione del suono elettronico: in questo caso, al contrario del precedente lavoro, non utilizza software evolutissimi, bensì un Commodore Vic20. Ovvero un’esperienza produttiva vintage, per guardare sempre oltre.

4. La Roux – Supervision (Supercolour Records) – 7 febbraio

Il 2020 ci riporta Elly Jackson che, con Supervision, si rimette in gioco dopo sei anni da Trouble in Paradise. I fasti di In For the Kill e Bulletproof sono lontani, è vero, ma la capacità di far interagire il synth pop con nuove tendenze musicali, la rendono capace di muoversi agilmente in territori diversi e meno rigidi. Bentornata!

5. Tame ImpalaThe Slow Rush (Universal) – 7 febbraio

Kevin Parker e soci sono pronti a tornare dopo il grande successo di Currents, terzo lavoro del gruppo psych pop australiano. The Slow Rush si appresta a essere un altro viaggio attraverso synth, psichedelica e deliri cosmici. I primi quattro singoli ci hanno già dato qualche indizio sostanziale sul tenore dell’opera. L’eco dei Supetramp è lì nei dintorni, pronto a esplodere.

6. Grimes – Miss_Anthrop0cene (4AD) – 21 febbraio

Avevamo già preventivato lo scorso anno il ritorno di Claire Elise Boucher aka Grimes. E possiamo dire di esserci andati vicino, perché l’annuncio del nuovo disco è avvenuto a marzo 2019, qualche singolo lo abbiamo potuto ascoltare nello stesso anno, ma l’album vero e proprio sarà a disposizione di tutti per questo 2020. La compagna di Elon Musk, tra un Cybertruck e le discussioni su Twitter sulla “propaganda fascista della Silicon Valley”, deve tornare a far parlare di sé soprattutto per la sua musica. Miss_Anthrop0cene sarà il quinto disco a cinque anni di distanza da Art Angels (2015). Intanto, le facciamo gli auguri: è in arrivo un bebè in casa Boucher-Musk.

7. Caribou – Suddenly (Merge Records) – 28 febbraio

Il prof di matematica Dan Snaith è pronto per tornare con il suo progetto più conosciuto: Caribou. Si intitolerà Suddenly, avrà una copertina con un mare lievemente increspato. In questi anni non è stato fermo: ha portato in giro l’altro suo alter ego, Daphni con i dischi FabricLive.93 e Joli Mai, entrambi usciti nel 2017. L’ultimo lavoro a nome Caribou è Our Love e risale a ben sei anni fa. Si prospetta un bel mix di atmosfere con tanto groove, come possiamo ascoltare nei primi due singoli, Home e You and I.

8. CocoRosie – Put The Shine On (Marathon Artist) – 6 marzo

Il duo composto dalle sorelle Cassidy sta tornando con un nuovo album dopo circa cinque anni (Heartache City, 2015). I loro deliri folk psichedelici hanno preso forme sempre più stranianti, dove arte, musica e immaginari surreali toccano lampi di incredibile surrealismo. Differenziarsi per loro è vitale, se non necessario. Vedremo fino dove riusciranno a spingersi.

9. Iosonouncane – IRA (Trovarobato) – TBA

(foto: Silvia Cesari)

Die, secondo album del musicista e cantautore sardo Iacopo Incani, è sicuramente uno dei dischi italiani più importanti degli anni ’10: un mix di mantra sonori, cantautorato, sperimentazione e suoni primordiali. Le attese sono altissime, per quella che potrebbe essere la definitiva affermazione di uno dei cantautori italiani più interessanti. La modalità di presentazione sarà un po’ diversa dal solito:  suonerà i pezzi in anteprima in un tour italiano in primavera, con alcune date già sold out. La fiducia è altissima.

10. Run The Jewels – RTJ4 – TBA

Lo aspettavamo nel 2019, ma sul sito del duo rap americano capeggia ufficialmente l’anno 2020 con scritto RTJ4: quindi almeno una certezza ce l’abbiamo. Che cosa ne possa venir fuori non lo sappiamo, ma il livello dei precedenti è sempre stato decisamente notevole. El-PKiller Mike sono una macchina oliata, e il quarto disco non è così lontano.

11. RihannaR9 – TBA

Il 22 dicembre 2019 Rihanna aveva pubblicato il video di un cane che abbaiava su Instagram, mentre – scriveva nel post – ascoltava il suo nuovo album pur ammettendo di non volerlo pubblicare. L’ultimo, ANTi, risale al 2016 e i tempi potrebbero essere maturi. Ovviamente, non si sa praticamente nulla se non il titolo che lei, proprio in quel post, chiamava R9. Sembrerebbe questione solo di dettagli e voglia dell’artista barbadiana. RiRi, fai con calma, noi siamo qui.

12. Frank Ocean – TBA

Alcune date dei concerti hanno iniziato a circolare. Frank Ocean si è deciso a tornare sul palco dopo un po’ di incertezze nel tour precedente di Blonde. L’ultimo live risale all’agosto 2017. La cosa ancora più importante è che alcuni nuovi brani siano già usciti: DHL e In My Room. Sono partite anche le illazioni dei fan che, vedendo 17 sagome sulla grafica del secondo, hanno iniziato a ipotizzare il numero di brani. Sulla grafica di DHL, invece, ne sono presenti soltanto 13. L’idea è che l’album conterrà 13 canzoni e altri quattro remix per i singoli Dear April, Cayendo, Little Demon e In My Room. Incrociamo le dita.

13. Cardi BTiger Woods (Atlantic) – TBA

(foto: Scott Legato/Getty Images)

Il 2019 doveva essere la prosecuzione dei due precedenti luminosissimi anni di una delle rapper più di successo dell’ultimo periodo. A causa di alcune operazioni di liposuzione post-gravidanza, si sono verificate problematiche che l’hanno obbligata ad annullare i tour estivi rimanendo ai box fino a settembre 2019. Tre singoli sono, però, usciti: Money, Please Me e Press. Il 2020 sarà l’anno dell’album, non si può più aspettare.

14. Kendrick Lamar – TBA

60th Annual GRAMMY Awards - Show
(foto: Kevin Winter/Getty Images for NARAS)

Kendrick Lamar ha un tour europeo in ballo. Passerà dopo tanti anni anche da noi, in al Rock in Roma (per l’esattezza il 7 luglio). Potrebbe essere un buon anno per pubblicare il nuovo lavoro, seguito del pluripremiato DAMN, che lo ha portato anche a vincere un premio Pulitzer per la musica. Il rapper di Compton è ormai uno dei big della scena rap americana. To Pimp a Butterfly (2015) e DAMN (2017) sono pietre miliari contemporanee del genere. Si prevedono fuochi d’artificio.

15. Daft Punk – ?

Su quest’ultimo nome ci andiamo cautissimi. È più una speranza, anche se il sito Has It Leaked – punto di riferimento per le anticipazioni di album in arrivo – sul finire del 2019 ha scritto che la band era in studio a registrare materiale nuovo. Con i Daft Punk non si sa mai cosa aspettarsi. Se pensiamo che Random Access Memories non ha nemmeno avuto un tour, capiamo bene il livello di imprevedibilità del duo francese. Noi lo mettiamo in fondo a questa lista. Speriamo, We’re up all night to get lucky”.

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