(Ultimo aggiornamento: aprile 2025)
Considerate fino a poco tempo fa strumenti del passato che potevano usare solo le nostre nonne, le macchine per cucire stanno vivendo un nuovo periodo d’oro, dimostrandosi alleate preziose per chi cerca di riutilizzare, personalizzare o riparare i propri capi di abbigliamento. Grazie alla tecnologia, i modelli recenti offrono un mix perfetto di versatilità, potenza e facilità d’uso, dalle soluzioni elettroniche che permettono di selezionare i punti con un semplice tocco a quelle meccaniche più essenziali. Oltre ai classici punti dritto e zig-zag, offrono anche punti decorativi, funzionalità di cucito su materiali spessi come il denim, e addirittura la possibilità di ricamare. Non mancano poi accessori extra, come piedini intercambiabili, aghi specifici per ogni tipo di stoffa e piastre di rinforzo. Insomma, ce n’è per tutte le esigenze, sia per sarti esperti che per principianti. Ma come capire qual è la macchina giusta? Qui sotto abbiamo raccolto tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.
Le caratteristiche chiave
Di modelli affidabili sul mercato ce ne sono tanti, ma ciascuno ha le proprie peculiarità e nessuno è veramente adatto alle esigenze di tutti. Per avere una prima idea delle differenze che caratterizzano ciascun prodotto è bene allora valutare alcune specifiche.
- Meccaniche o elettroniche: questa distinzione è molto importante perché influisce sull’esperienza d’uso, ma non sulle prestazioni. Le macchine meccaniche consentono la selezione dei punti attraverso manopole o levette, mentre quelle elettroniche sono da impostare attraverso pulsanti e hanno un display su cui è possibile visualizzare il tipo di punto scelto.
- Macchina per cucire o tagliacuci: la prima consente di cucire varie tipologie di tessuto, a seconda delle impostazioni, dei piedini e dell’ago in dotazione. La tagliacuci, invece, “sigilla” il tessuto (che andrà comunque poi cucito), impedendo che si sfrangi quando si taglia. Si tratta, dunque, di due macchine distinte con funzioni diverse, che però possono essere usate in abbinata.
- Numero di punti: per cucire non si ha bisogno di molti punti, anzi tecnicamente ci si potrebbe accontentare del punto dritto, del punto zig zag, del punto elastico e di quello invisibile. Avere comunque ampia scelta e tanti punti a disposizione è divertente e può essere utile, soprattutto se si cerca una soluzione a fini decorativi.
- Extra: tra i più apprezzati, troviamo l’infila ago automatico, che facilita la partenza e rende il lavoro meno snervante per chi ha poca manualità. Oggi è fortunatamente disponibile anche sulle macchine per principianti, in fascia media di prezzo. Alcuni gadget dispongono poi di accessori interessanti come la seconda luce in punti strategici per illuminare al meglio la zona di lavoro o la possibilità di avere asole automatiche, più comune sulle macchine elettroniche mediamente avanzate.
Le migliori secondo noi
Abbiamo selezionato una gamma di macchine per cucire che spazia dalle soluzioni più semplici, ideali per chi è alle prime armi, fino a modelli semi-professionali per chi cerca un po’ più di prestazioni. La varietà di brand non è vastissima, ma questo dipende dal fatto che, sebbene siano destinate all’uso domestico, queste macchine provengono per lo più da marchi specializzati che dominano il settore, come Singer, Brother e Necchi. Questi brand hanno una lunga tradizione di affidabilità e qualità, e offrono prodotti che continuano a mantenere alte aspettative nel tempo. Per i meno esperti, abbiamo incluso anche un modello a pinzatrice, un’alternativa economica per riparazioni rapide in caso di necessità, pur non essendo una vera e propria macchina da cucire. Per quanto riguarda i prezzi, la fascia è piuttosto ampia: si parte da circa 60 euro per una macchina da cucire portatile semplice ma funzionale, fino a raggiungere i 500 euro per modelli che non hanno nulla da invidiare a quelli utilizzati nei laboratori sartoriali professionali.
