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giovedì, Mar 09

+169% per gli attacchi in Italia

Da Punto-Informatico.it :

Clusit (Associazione Italiana per la Sicurezza informatica) ha pubblicato un’anteprima del report sugli incidenti di sicurezza più significativi avvenuti a livello globale nel 2022. Mentre nel mondo gli attacchi sono aumentati del 21% rispetto al 2021, in Italia è stato registrato un incremento del 169%. La tecnica più utilizzata l’anno scorso è il DDoS (Distributed Denial of Service). Il report completo verrà presentato al Security Summit del 14 marzo.

Italia nel mirino dei cybercriminali

Il Clusit sottolinea che è attualmente in corso una guerra cibernetica diffusa. Il conflitto tra Russia e Ucraina ha ulteriormente incrementato il numero di attacchi, soprattutto contro le infrastrutture critiche, ai quali non è corrisposto un aumento delle contromisure, in quanto molti paesi sono impreparati ad affrontare questo tipo di minacce.

A livello globale sono stati rilevati 2.489 attacchi gravi nel 2022 (+21% rispetto al 2021) con una media mensile di 207 (il picco a marzo con 238 attacchi). In Italia sono andati a segno 188 attacchi (+169%), l’83% dei quali di gravità elevata o critica. I dati reali sono sicuramente peggiori, in quanto molte vittime non comunicano gli attacchi subiti.

Per quanto riguarda gli obiettivi degli attacchi, l’82% hanno finalità di cybercrime (93% in Italia). Ci sono poi le attività di spionaggio e sabotaggio (11%), information warfare (4%) e azioni di attivismo (3%). Il settore più attaccato in Italia è quello governativo (20%), seguito dal comparto manifatturiero (19%).

Le tecniche di attacco più diffuse sono malware (53% in Italia), phishing, ingegneria sociale e DDoS. Quest’ultima ha fatto registrare un incremento del 258% rispetto al 2021. Alessio Pennasilico, membro del comitato scientifico di Clusit e coautore del report, ha dichiarato:

Gli attacchi nel nostro paese vengono compiuti con tecniche quasi sempre standardizzate, ormai frutto dell’industria del cybercrime che è la matrice prevalente delle attività malevole. Questo conferma come l’aumento degli attacchi in Italia sia con-causato da forti limiti nella capacità di difesa delle vittime.

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