2XKO, free-to-play disponibile in accesso anticipato su pc e ancora atteso su console, è uno dei videogame più attesi del 2025. Nel mezzo della folla del Lucca Comics & Games 2025, tra cosplay, fumetti e cosplay discutibili, quest’anno ha trovato spazio un’arena dove si è giocato sul serio: quella di Samsung, che ha portato in Piazza dell’Anfiteatro un intero padiglione dedicato al gaming. Un ecosistema tecnologico a 360 gradi, tra monitor curvi, TV 8K, smartphone pieghevoli e SSD. Ma il vero motivo per cui ci abbiamo fatto un salto è stato provare 2XKO, il nuovo picchiaduro di Riot Games, ancora in versione beta.
Un picchiaduro Riot-style
2XKO è la prima incursione di Riot fuori dal mondo competitivo di League of Legends e Valorant, e la sensazione è che l’obiettivo sia riprendere lo stesso dna competitivo in chiave tag-team fighting game. Niente ancora di definitivo, ma il sistema di combo è già fluido, e il design, ipercolorato e aggressivo, è perfettamente coerente con l’estetica Riot. Nello stand, le postazioni erano configurate su schermi Odyssey OLED G6 e G9, e la differenza si vedeva: neri profondi, colori saturi, e una latenza praticamente inesistente.
Il videogioco come stress test tecnologico
Samsung non ha mai fatto mistero di considerare il gaming una vetrina tecnologica più che una nicchia d’intrattenimento. A Lucca, l’ha dimostrato: ogni area del padiglione era pensata per mettere in mostra una parte dell’ecosistema – dagli smartphone Galaxy S25 e Z Fold7 con Wild Rift preinstallato, ai TV Neo QLED 8K che trasformano Valorant in un film di fantascienza interattivo.
“Il gaming è per noi un banco di prova perfetto per mostrare cosa può fare la tecnologia quando è davvero connessa”, ci ha detto Emanuele De Longhi, Head of Corporate Marketing di Samsung Electronics Italia. “Dai casual gamer ai professionisti, vogliamo che chiunque possa sperimentare performance e immersione senza limiti, grazie al nostro ecosistema integrato.”
Quando il gaming diventa performance
Attorno ai monitor, si sono alternati creator e streamer come Xiuder, Michelle Puttini o Kasumi Sen, in una formula che ha mescolato show, tornei e spettacolo live. Non è (solo) fanservice: è il segnale che il gaming oggi è un linguaggio trasversale, un ponte tra cultura pop, hardware e intrattenimento. E Lucca Comics, in questo senso, è stato il luogo perfetto per testarlo: un evento dove le community non si limitano a guardare, ma partecipano, si sfidano e, nel frattempo, fanno benchmarking.
Dietro i riflettori e le foto con i talent, resta una questione interessante: quanto il futuro del gaming dipenderà dai device e non dai giochi stessi? Nel padiglione Samsung la risposta è sembrata chiara: la performance è parte integrante dell’esperienza, tanto quanto la narrativa o il gameplay. E forse, proprio per questo, un titolo ancora in beta come 2XKO riesce a essere il miglior test possibile – un piccolo laboratorio dove vedere come la tecnologia e il gioco si stanno fondendo, pixel dopo pixel.



