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martedì, Ott 26

4 modi di intendere la telemedicina



Da Wired.it :

Per i pazienti ma anche per gli operatori sanitari, le soluzioni per la cura e l’assistenza medica a distanza possono assumere le forme più svariate. Ecco quattro possibili filoni di applicazione tra telemedicina e medicina di prossimità, raccontati attraverso le soluzioni digitali proposte da Janssen Oncology

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(foto: iStock/Getty Images)

Accorciare o annullare le distanze, permettere di collegare medico e paziente all’istante, consentire l’accesso in digitale a informazioni verificate e attendibili: sono questi alcuni degli obiettivi della telemedicina e dell’assistenza di prossimità, che stanno trovando sempre più concretezza attraverso applicazioni di vario genere, a volte arrivando alla frontiera dell’innovazione e altre – più semplicemente – sfruttando al meglio tecnologie già assodate. Molto si è parlato e discusso a proposito della spinta acceleratrice della pandemia su tutte le vie del digitale, e la digital health è giocoforza il settore in cui questa spinta si è fatta sentire con più forza.

Quando si parla di servizi a distanza per pazienti e operatori sanitari gli esempi sono pressoché infiniti, anche se ogni singola soluzione rientra in una delle tante macro-aree possibili: assistenti intelligenti, portali di informazione, servizi di delivery e naturalmente monitoraggi a distanza e televisite, oltre all’accesso da remoto ai propri dati sanitari. Tutte aree in cui Janssen, azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson, ha realizzato le proprie soluzioni di telemedicina. Dall’oncologia all’ematologia, le aree mediche e terapeutiche di applicazione sono le più varie, peraltro in continua espansione. Ecco di che cosa si tratta.

L’assistente vocale intelligente

Come si assume il farmaco? Con quale posologia? Che interazioni ha con altri farmaci? Medici specialisti e farmacisti ospedalieri possono rivolgere queste domande non solo a esperti in carne e ossa, ma anche a un’intelligenza artificiale, sotto forma di assistente vocale. La soluzione proposta da Janssen Italia – divisione Oncology – in questa direzione si chiama OncoVoice: nato nel 2020 in piena pandemia, è un assistente virtuale e un ecosistema digitale dedicato a pazienti oncologici, medici specialisti (soprattutto oncologi ed ematologi, ma anche urologi e non solo) e farmacisti ospedalieri. Disponibile gratuitamente come skill da scaricare su Amazon Alexa oppure su Google Home o Google Assistant per smartphone, è capace di fornire in tempo reale le caratteristiche dei prodotti farmaceutici soggetti a prescrizione medica, con informazioni su aspetti come la modalità di assunzione, la posologia e le possibili interazioni con altri farmaci. La sua specialità, ovviamente, sono i prodotti Janssen in ambito oncologico, ed è anche possibile richiedere della documentazione aggiuntiva sui prodotti, per riceverla direttamente nella propria casella di posta elettronica.

Per i farmacisti ospedalieri, inoltre, OncoVoice è integrata con la piattaforma già esistente e a loro dedicata, Janssen Genia“Queste novità fanno parte di un ampio progetto di sviluppo tecnologico e digitale che si sta portando avanti, grazie anche all’uso dell’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di facilitare il lavoro dei medici e dei farmacisti ospedalieri, per ridurre le distanze con pazienti e caregiver”, ha spiegato il direttore commerciale di Janssen Italia Luca Carlo Nardi. Per supportare al meglio i pazienti oncologici e i loro familiari è stata creata anche la OncoVoice Community, una pagina Facebook dove chi si trova ad affrontare un tumore ha a disposizione uno spazio in cui trovare informazioni utili sulla patologia e nel quale condividere la propria esperienza.

I portali informativi in rete

Sta crescendo e si sta rafforzando mano a mano l’offerta al grande pubblico di siti web dedicati all’area onco-ematologica, con portali che forniscono da anni informazioni a pazienti, caregiver e non solo, oltre a una linea diretta con esperti e centri accreditati. Tra gli spazi digitali targati Janssen Oncology c’è Prostata non sei solo, dedicato all’approfondimento, all’informazione e alla conoscenza del tumore alla prostata.

Un altro portale analogo, ma focalizzato su un ambito diverso, è LMcome per le persone con tumori ematologici: la redazione del progetto è composta da un team di esperti che collaborano per mettere a disposizione informazioni utili su leucemie, linfomi e mieloma.

I farmaci a domicilio

Per stare vicini ai pazienti anche durante la pandemia da Covid-19, nel 2020 Janssen ha attivato Janssen a casa tua, un servizio gratuito di home delivery dei farmaci della casa farmaceutica a distribuzione ospedaliera nelle aree terapeutiche di ematologia e oncologia – ma anche hiv, ipertensione polmonare arteriosa e immunologia. Lo scopo del progetto a casa tua è ridurre gli accessi in ospedale per il ritiro dei medicinali, e al contempo garantire la sicurezza e la continuità terapeutico-assistenziale dei pazienti, nel pieno rispetto della privacy.

Nel 2021 è stato presentato il servizio sotto una nuova veste con la versione Janssen a casa tua 2.0: pazienti, medici e farmacisti ospedalieri possono contattare direttamente il customer care di Phse (l’azienda di trasporto e distribuzione farmaci a temperatura controllata) per aderire al servizio. La consegna dei farmaci è attiva su tutto il territorio italiano e al momento coinvolge pazienti di 15 regioni, offrendo benefici in termini di tempo risparmiato e miglioramento della qualità di vita. Per ciascun paziente, il vantaggio in media è stato quantificato in 500 chilometri non percorsi, equivalenti a 10 ore di tempo guadagnate.

Visite, monitoraggi e segreteria, tutto a distanza

Per facilitare l’utilizzo della telemedicina, Janssen ha sviluppato anche un progetto ad hoc dedicato agli specialisti oncologi, urologi e radioterapisti italiani. Si chiama JCare, e fornisce anzitutto un servizio di video-visita (con possibilità di scambio documenti) per garantire la continuità assistenziale dei pazienti con tumore alla prostata, bisognosi di continuo monitoraggio.

Il progetto offre ai medici anche una serie di altri strumenti utili alla cura a distanza del paziente oncologico. Per esempio, un toolkit per la gestione e il monitoraggio domiciliare del paziente Covid-19, attraverso l’accesso al sistema di verifica quotidiana dei sintomi e dei parametri vitali, e con la possibilità per il medico di pianificare le visite di follow-up ed eseguire la prestazione tramite video-chiamata. Per di più, JCare include un’interfaccia dedicata ai collaboratori del reparto o dell’ambulatorio per gestire la creazione dell’agenda e la programmazione degli appuntamenti senza condivisione di dati sensibili e clinici. In sostanza, un account di segreteria che rispetta la privacy. E consente pure il download dei report delle visite effettuate, con uno strumento che consente di scaricarle agevolmente e in rapidità.





[Fonte Wired.it]