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martedì, Dic 29

5 cose che vogliamo vedere nella terza stagione di Cobra Kai



Da Wired.it :

Il primo dell’anno lo passeremo – sorpresa! – in compagnia di Johnny Lawrence e dei discepoli del dojo di karate più famoso di sempre. Ecco di quali personaggi ci preme di più conoscere il destino

La terza stagione di Cobra Kai si è fatta attendere più di un anno e mezzo, ma verrà diffusa da Netflix – sorpresa sorpresa – il primo gennaio, una settimana in anticipo rispetto all’annunciata data di debutto. Un capodanno che verrà sostanzialmente rallegrato dal binge-watching di Cobra Kai c: non è per niente male trascorrere il primo giorno di un anno, che ci auguriamo meno nefasto del 2020, in compagnia di uno dei personaggi più iconici della cultura popolare del ventunesimo secolo, Johnny Lawrence e dei suoi discepoli del dojo di karate più cool della Valle.

Con quel cliffhanger da telefilm anni ’80 che lasciava con fiato sospeso gli spettatori, Cobra Kai si è assicurata un’aspettativa galattica, sia per quanto riguarda il destino di Miguel, sia per quello di Robbie, sia per quello dei dojo di Johnny e Daniel. Ecco quindi cosa vogliamo vedere nella terza stagione della serie per eccellenza dedicata ai nostalgici degli anni ’80, nonché uno degli show più entusiasmanti del decennio, Cobra Kai.

[Attenzione: contiene spoiler sulla stagione 2]

1. I momenti comici di Johnny

Johnny Lawrence è il traino della serie. È di questo ex teenager belloccio, arrogante e aggressivo diventato un perdente di mezza età in cerca di riscatto che vogliamo conoscere – e amiamo – più di tutti. Alla fine della seconda stagione sospettavamo già  di vederlo destinato a ripiombare nell’autodistruzione dopo il fatale scontro tra Robbie e Miguel, anche se i momenti bui che ha già attraversato sono tanti da far desiderare allo spettatore di vederlo rimettere definitivamente assieme la sua vita.

Tuttavia, i frangenti in cui ci preme di più ritrovarlo sono quelli dove mostra il suo lato buffo e imbranato. Johnny è irresistibile (anche) grazie alla sua totale mancanza di strategia nella vita sentimentale, all’assoluta incomprensione dell’universo femminile e di come ci si comporta a un appuntamento, alla sua perseveranza nel condurre uno stile di vita analogico e alla sua totale inadeguatezza nei confronti della tecnologia (televisori, smartphone o – Dio ci scampi – computer). Uniti alla sua scorrettezza politica (specialmente nei confronti delle minoranze) e al suo ossessivo attaccamento agli anni ’80 – quelli in cui era ancora un glorioso vincente – i film, ai gruppi musicali e alle canzoni rigorosamente per nostalgici, vanno a formare i momenti più memorabili e riusciti di Cobra Kai e una sua parte fondamentale.

2. La batosta di Daniel

Cobra Kai sembra sostenere il punto di vista di Johnny Lawrence, auto-proclamata vittima del bullismo dell’insopportabile Daniel LaRusso. Che, grazie alla serie, abbiamo scoperto spassarsela alla grande come venditore di auto, proprietario di una villa sconfinata con tanto di giardino giapponese e di una famiglia affettuosa. Gli eventi che hanno condotto al cliffhanger della seconda stagione sono destinati a mettere in cattiva luce presso la comunità locale Robbie (discepolo di Daniel) e di conseguenza il suo maestro, il suo dojo e la disciplina del karate del generale. Si profila l’occasione per vedere per la prima volta Daniel – integerrimo e osannato membro della società – divenire oggetto di aspra critica per i suoi insegnamenti. Daniel non merita accuse ingiuste, ma siccome siamo delle brutte persone, vederlo finalmente prendere qualche bastonata implica più di una soddisfazione.

3. Il rapporto tra Robbie & Miguel

Può essere possibile (ri)cucire i rapporti tra due individui quando una delle due ha messo a repentaglio la vita dell’altra? Robbie e Miguel non sono mai stati amici, complici la rivalità scatenata dall’ambizione di assicurarsi l’affetto di Johnny Lawrence. Se possiamo chiamare esecrabile la condotta del nostro eroe in qualche suo aspetto è senz’altro per come si ostina a trattare il figlio. Johnny, finora, ha dimostrato ostinatamente di prediligere Miguel, scegliendo ripetutamente di abbandonare Robbie nel momento del bisogno per accorrere dall’altro. Quello che pretendiamo prima o poi di vedere è Johnny trovare un equilibrio e il senso di responsabilità adeguato come padre e permettere a questa seconda generazione di Johnny e Daniel di accantonare l’astio e diventare buoni amici.

4. La redenzione di Hawk

Non se ne può francamente più di vedere Hawk interpretare la parte dell’Edward Norton di American History X in erba. Le pose da baby nazista fanno sembrare questo amabile personaggio una persona orribile, ma noi crediamo che dietro gli atteggiamenti aggressivi, riottosi e attaccabrighe nasconda ancora l’anima ferita e timida del gracile e complessato ragazzino oppresso dal bullismo. Tra i personaggi più giovani di Cobra Kai, Hawk è senz’altro uno dei più influenzabili: come si era lasciato persuadere da Johnny Lawrence a rivoluzionare se stesso e trasformarsi in un combattivo karateka, si è lasciato irretire dall’influenza nefasta del gretto Kreese, il quale aveva già corrotto l’integrità morale del protagonista quarant’anni prima. Che sia l’incidente di Miguel ad aprirgli gli occhi, o un intervento di Johnny, oppure un’illuminazione personale, l’importante è vederlo tornare dalla parte dei buoni.

5. La disfatta di Kreese

Dopo quattro decenni – da quando prese sotto la propria ala protettrice il bistrattato Johnny Lawrence – Kreese continua imperterrito a plasmare negativamente le menti giovani della Valle. La produzione ha anticipato la propria volontà di presentare anche il suo punto di vista nella terza stagione di Cobra Kai, permettendogli di spiegare cosa lo spinga a predicare la mancanza di pietà e la volontaria frattura degli stinchi – quando non sono le spine dorsali – degli avversari. Kreese ha già dimostrato di essersi approfittato della fragilità delle menti dei teenager  per fare loro lavaggio del cervello e trasformarli in tanti piccoli spietati soldatini al suo servizio. Sarebbe ora che Daniel-san e Johnny accantonassero la crisi di mezza età e gli ostinati capricci infantili rei di impedire loro di accantonare la rivalità per unire le forze e liberarsi finalmente di questa piaga della società.

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[Fonte Wired.it]