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venerdì, Mar 15

5 finalisti del Premio Pulitzer hanno utilizzato l’intelligenza artificiale

Da Punto-Informatico.it :

Il Premio Pulitzer, da sempre considerato il più alto riconoscimento nel campo del giornalismo, quest’anno ha fatto un passo avanti verso il futuro, accogliendo candidature che hanno fatto uso dell’intelligenza artificiale nel processo creativo.

Cinque finalisti su 45 hanno utilizzato l’intelligenza artificiale

Tra i 45 giornalisti selezionati come finalisti per l’edizione 2024 del Premio Pulitzer, ben cinque hanno dichiarato di aver utilizzato l’AI in varie fasi del loro lavoro. Sebbene i dettagli sull’entità dell’uso di questa tecnologia non siano ancora noti, il semplice fatto che sia stata impiegata rappresenta un momento storico per il giornalismo.

Marjorie Miller, amministratrice del Premio Pulitzer, ha spiegato che il comitato ha iniziato a discutere su come reagire all’intelligenza artificiale già all’inizio dello scorso anno. Nonostante inizialmente questa tecnologia fosse vista con sospetto, il consiglio di amministrazione ha deciso di adottare un approccio esplorativo, evitando di limitarne l’uso per non scoraggiare le redazioni giornalistiche dall’impegnarsi con l’innovazione.

Per garantire la trasparenza, il Premio Pulitzer ha introdotto un nuovo requisito per tutti i partecipanti al concorso: devono condividere informazioni sull’eventuale uso dell’intelligenza artificiale durante il processo di ricerca, reportage o racconto delle notizie. Ulteriori dettagli su questo utilizzo potrebbero essere resi noti l’8 maggio 2024, quando saranno annunciati i finalisti e i vincitori.

Il settore del giornalismo si adatta all’AI

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel giornalismo e nella letteratura sta generando dibattiti sulle politiche da adottare per i premi e le pubblicazioni. I George Polk Awards stanno riflettendo su come adeguare le regole per valutare articoli e inchieste che impiegano l’AI generativa come ChatGPT. Il curatore John Darnton manifesta perplessità sull’impatto di questi strumenti nel lavoro investigativo, che necessita di sensibilità e giudizio umano.

Nel frattempo, a luglio 2023, l’Associated Press ha siglato un accordo biennale con OpenAI per condividere l’accesso a contenuti giornalistici selezionati. Questo rappresenta uno dei primi accordi tra un’azienda di AI e una grande azienda giornalistica, segnando un passo importante verso l’integrazione di queste tecnologie nel mondo dell’informazione.





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