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sabato, Ago 24

5 fumetti per perdersi a Londra


Dai vicoli più cupi allo scoppiettante splendore della scena musicale, ecco le opere a fumetti più belle per scoprire il fascino unico di Londra

Londra è una città dal fascino unico: grigia, sobria, monumentale; affollata, diversa, scoppiettante. Dai vicoli ai palazzi in mattoncini, dai parchi popolati da scoiattoli e corvi sino ai teatri dove si tengono musical a ciclo continuo. Non sorprende che la capitale del Regno Unito sia meta di vacanze memorabili, e ispirazione per artisti di ogni genere – fumettisti inclusi.

Ecco 5 fumetti e graphic novel che vi faranno scoprire il fascino di una delle più belle città al mondo.

5. Haddon Hall, di Nejib

Un fumettista francese ci accompagna alla scoperta di due simboli della Gran Bretagna: David Bowie e la Londra degli anni ’70. Assistiamo alle “origini segrete”, per usare un termine supereroistico, della super-iconica pop-star britannica, in un racconto surreale e ironico dei suoi anni trascorsi nella villa di Haddon Hall, appena fuori Londra, nella comunità hippy dove Bowie scrisse i suoi primi tre album: The Man Who Sold The World, Hunky Dory, The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars. Nejib ritrae Londra con un tratto stilizzato, che alterna bianco e nero a pochi colori sgargianti, rendendo subito riconoscibili i palazzi di mattoni, gli autobus a due piani, le strade anonime e quelle più caratteristiche. La graphic novel ideale per rivivere le atmosfere della Londra più beat (Bao Publishing, 144 pp, 16 euro).

4. From Hell, di Alan Moore, Eddie Campbell

Non può mancare una delle pagine più sanguinarie ed affascinanti nella storia di Londra. I delitti di Jack lo Squartatore, qui narrati in un’opera brillante a metà tra ricostruzione storica, ipotesi complottistica (ma ragionevole) e thriller cupissimo. Moore e Campbell hanno compiuto un lavoro certosino per ricostruire fatti, usanze e architettura della Londra di fine ‘800. Tanto che sarebbe impossibile dire dove finisce la realtà e inizia la finzione, senza le oltre 40 pagine di note e appunti stilati dagli autori per definire chiaramente tale confine. Un’opera imperdibile per chi ama le atmosfere più cupe di Londra, e un capolavoro del fumetto in generale (MagicPress, 576 pp, 35 euro).

3. Emma, di Kaoru Mori

A volte, la prospettiva più affascinante sulle usanze e abitudini a noi più vicine arriva proprio da chi ci guarda più da lontano. Sicuramente è il caso di questo manga che esplora la bellezza, la miseria e le contraddizioni della grande Inghilterra nobiliare di epoca vittoriana. La giovane Emma è una cameriera di umili origini. William Jones è il ricco rampollo di una famiglia nobile. Il loro è un amore impossibile, quanto inevitabile. Una serie che ha saputo conquistare il Giappone e che dimostra come il mix britannico tra riserbo e humor sia sorprendentemente compatibile con la disciplina e l’umorismo (a tratti demenziale) tipicamente giapponesi. Quando si parla di unione tra culture… Il manga è edito in volumi da Edizioni Bd (circa 20o pp, 6 euro cad.).

2. I delitti della Fenice, di Dino Battaglia

Il grande Dino Battaglia, compianto maestro della scuola veneziana del fumetto, si cimenta con l’unico personaggio seriale della sua carriera: il disilluso ispettore Coke, di Scotland Yard, impegnato a risolvere omicidi e delitti nella Londra di inizio ‘900. Il tratto sporco e graffiato di Battaglia si sposa perfettamente con l’illustrazione dei vicoli e dei porti di una città avvolta dalla nebbia e dal fumo. I Delitti della Fenice è un giallo a tutti gli effetti, pur presentando elementi fantastici che potrebbero quasi definirsi antesignani dello steampunk. Le indagini di Coke sono ristampate da Nicola Pesce Editore in un volume che include due storie complete più una terza inedita, purtroppo incompleta per la prematura scomparsa dell’autore (80 pp, 16,90 euro).

1. Dylan Dog, di Tiziano Sclavi

Se è vero che ci sono centinaia di fumetti ambientati a Londra, siamo pronti a scommettere che almeno la metà delle tavole e delle vignette che raffigurano la capitale inglese siano apparse sulla storica collana Dylan Dog. Può sembrare paradossale che il fumetto che più costantemente e frequentemente ha ritratto la Londra contemporanea sia al 100% italiano, ma da quando Tiziano Sclavi ha presentato a Sergio Bonelli quella prima, fatidica sceneggiatura, l’immaginaria Craven Road, Scotland Yard, il Big Ben e il Ponte di Londra sono diventati un appuntamento mensile per gli appassionati italiani di fumetto. E anche se la Londra dell’Indagatore dell’Incubo, per fortuna, non esiste se non negli incubi degli artisti della Sergio Bonelli Editore, i suoi luoghi più iconici sono stati ritratti in modo indimenticabile da alcuni dei più grandi esponenti dei comics italiani proprio grazie a Dylan Dog.

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