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venerdì, Feb 12

5 giochi da tavolo da fare in coppia a San Valentino



Da Wired.it :


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Paris: la cité de la lumière
Ah, Parigi, la città degli innamorati. Quale ambientazione migliore per  per coppie che vogliano trascorrere una serata nerd con un gioco da tavolo veloce ed elegante? Attenzione, però, perché in Paris: la cité de la lumière non c’è spazio per le gentilezze. Chi vuol vincere non dovrà esitare a mettere i bastoni tra le ruote dell’avversario in ogni modo lecito e possibile.

 

Il gioco si articola in due fasi: nella prima bisognerà procedere a turni nel riempire uno spazio quadrato – di fatto, l’interno della scatola – con delle tessere che ricordano la pavimentazione dei vicoli di Parigi, suddivisi in tre colori e con l’occasionale lampione, oppure accumulare tessere palazzo dalle forme simili a pezzi del Tetris. Nella seconda fase bisognerà piazzare gli edifici esattamente sopra i pavimenti del proprio colore e della forma giusta, cercando di far sì che siano adiacenti a tanti più lampioni possibile, oppure attivare delle vere e proprie cartoline (con illustrazione in stile belle époque, ovviamente) per ottenere bonus speciali.

 

I tiri mancini sono sempre dietro l’angolo: si possono piazzare le tessere per bloccare i pattern dell’avversario, soffiare da sotto il naso gli spazi migliori o le cartoline più utili, impedire di collocare edifici grandi e far perdere così punti preziosi (gioco di José Antonio Abascal, edizioni Devir, 30 minuti, 22,90 euro)

 

Wired: un gioco astratto per gli amanti del confronto diretto, che spinge a riconsiderare costantemente la propria tattica e le proprie priorità.

 

Tired: se uno dei partner è permaloso si rischia di finire a litigare, anche a San Valentino.

 

Watergate
Il tema di Watergate, un gioco dedicato allo scandalo che travolse il Presidente Nixon negli anni ’70, è probabilmente quanto di più lontano vi sia dal romanticismo di San Valentino. Lasciarsi scoraggiare da questo fattore, però, significa rinunciare a quello che è probabilmente il miglior gioco per due giocatori dell’ultimo anno.

 

In un tiro alla corda a suon di informatori, cospiratori ed eventi dell’epoca, un giocatore cercherà le prove materiali che permettano di incastrare Nixon, creando sul tabellone di gioco un tracciato che colleghi gli informatori al Presidente. L’avversario, ovviamente nei panni dello stesso Nixon, tenterà di insabbiare la verità bloccando il filo rosso delle prove e intimidendo gli informatori, e di acquisire abbastanza consenso per arrivare al termine del proprio mandato senza scandali.

 

L’elegante meccanismo di gioco si basa su una mano di carte che possono essere utilizzate in due modi: per acquisire consenso o prove materiali, indispensabili per vincere il gioco, o per attivare eventi con effetti utili e potenzialmente in grado di ribaltare una partita. La tensione costante del gioco deriva proprio da questa scelta, perché concentrarsi troppo su uno dei due aspetti significa concedere troppo terreno all’avversario dall’altra parte (gioco di Matthias Cramer, edizioni Uplay, 30-60 minuti, 34,95 euro).

 

Wired: un concentrato di tensione, inquadrato in una dettagliata cornice storica – con tanto di addendo storico nel manuale. Basta una partita e viene voglia di rivedere Tutti gli uomini del Presidente.

 

Tired: il tema, e l’idea di vestire i panni di Nixon, non sono adatti a tutti i giocatori.

Hive
Hive è il gioco ideale per le coppie che non amano strettamente i board game, ma non disdegnerebbero l’idea di una variante della dama semplice, veloce e con varie strategie interessanti. Due eserciti di insetti, rappresentati da tessere-pedina di forma esagonale (come le celle dell’alveare che dà il nome al titolo), si scontrano in una partita rapida senza bisogno di tabellone o ingombranti segnapunti.

 

Alternandosi a turno, i giocatori piazzano sul tavolo una delle proprie tessere, in modo che sia adiacente almeno ad altre due, oppure muovono uno degli insetti già schierati in campo, seguendo regole ben precise. Le laboriose formiche possono circumnavigare un qualsiasi numero di tessere, i coleotteri possono lentamente arrampicarsi sugli altri insetti e bloccarli, i ragni si muovo di tre spazi e così via.

 

L’obiettivo di tutte queste manovre non può essere che catturare l’ape regina avversaria, circondando completamente la tessera esagonale su cui è ritratta in modo che non possa più muoversi (di John Yanni, edizioni Ghenos Games, 20-30 minuti, 24,95 euro).

 

Wired: veloce, facile da spiegare, racchiuso in una borsetta bianca portabilissima. Sicuramente uno dei più accessibili giochi da tavolo per coppie, senza rinunciare alla profondità strategica.

 

Tired: chi odia gli insetti o soffre di aracnofobia dovrebbe tenersene alla larga.

Spies & Lies
Esercito rosso contro esercito blu, come nel più classico gioco di soldatini. Attenzione, però: nonostante l’aspetto militare delle carte e del campo di battaglia, il titolo di questo gioco la dice lunga. Il vincitore di Spies & Lies non sarà il condottiero più forte e spietato, ma quello in grado di leggere al meglio le intenzioni dell’avversario e mascherare le proprie.

 

Ad ogni round, infatti, i giocatori dispongono a faccia in giù sul tavolo quattro carte numerate a scelta tra dieci, disponendole in ordine crescente. Ogni carta raffigura una truppa diversa, identificata da un numero compreso tra 1 e 10, e dotata di un potere speciale. Osservando una serie di indizi visibili a tutti, bisognerà cercare di indovinare esattamente quali carte abbia schierato l’avversario.

 

Ogni errore si paga caro, perché lascia spazio all’altro giocatore, che potrà attivare i poteri speciali delle truppe che non sono state smascherate correttamente: fanti che raddoppiano i punti, spie che eliminano i generali, bombe che gettano scompiglio tra i ranghi nemici. Il vincitore sarà colui che riuscirà a spostare l’equilibrio sul campo di battaglia a proprio vantaggio, accumulando punti intelligence (gioco di Don Eskridge, edizioni Gate on games, 30 minuti, 21,90 euro). 

 

Wired: Un gioco per gli amanti dei bluff e della deduzione, basato sul celebre Stratego ma raffinato per essere più veloce, immediato e moderno.

 

Tired: giocare con chi soffre di “paralisi da analisi” e si sofferma quindi a pensare a ogni singola eventualità, mossa e contromossa, può diventare estenuante.

Chartae
Due cartografi si danno battaglia. Uno vorrebbe tracciare la mappa marittima più grande, l’altro preferirebbe rivelare i segreti di un grande continente. Il problema è che hanno una sola carta in comune da riempire. Chi vincerà?

 

Il concetto di Chartae, pocket game del celebre e prolifico game designer Reiner Knizia, è tutto qui, e le regole non sono poi molto più lunghe. Si mischiano 9 tessere che ritraggono parti di terraferma e mare, illustrate con un tratto tipicamente medioevale. Il giocatore di turno decide se piazzare una delle tessere per formare via via una griglia 3×3, oppure ruotarne già collocata una in senso orario di novanta gradi.

 

Bastano 10 minuti o meno per tracciare l’intera mappa, e la vittoria andrà al giocatore più bravo nel creare, con queste due semplici regole, il più lungo tratto contiguo di mare o di terraferma, a seconda dell’obiettivo personale (di Reiner Knizia, edizioni Studio Supernova, 10 minuti, 12,90 euro).

 

Wired: un gioco di piazzamento tessere veloce e ben illustrato, in cui una partita tira l’altra. Ideale anche come riempitivo in una pausa caffé, o prima di una partita a un board game più impegnativo.

 

Tired: per sua stessa natura, la durata ridotta darà poca soddisfazione a chi ama pianificare lunghe strategie o preferisce le grandi mappe di Carcassonne.





[Fonte Wired.it]