Tra le novità del genere, Cities Skylines è quello che mira più di tutti a simulare l’esperienza cui sono abituati gli appassionati di city builder virtuali. Il titolo, infatti, sarà ben familiare a chi ha avuto modo di apprezzare il videogioco omonimo, considerato il vero erede spirituale di Sim City (classico cult degli anni ’90).
Bando alla competizione: in una serie di scenari da affrontare in modo cooperativo, da 1 a 4 giocatori collaboreranno per edificare una città vivibile, piena di cittadini occupati, felici e senza troppo traffico, inquinamento o criminalità. Fare i sindaci non è una passeggiata, e vincere alcuni scenari, o anche semplicemente mettere in piedi una città sostenibile, si rivelerà tutt’altro che semplice.
La complessità del titolo non deriva tanto dalle regole, fortunatamente lineari e in grado di creare un ritmo di gioco veloce, ma dai tanti parametri da prendere in considerazione. Le tessere edificio hanno forme ben precise da incastrare sul tabellone e offrono bonus determinanti solo se si trovano adiacenti ad altre costruzioni specifiche. Così, un quartiere residenziale richiederà spesso una centrale di polizia per garantire la sicurezza degli abitanti, mentre un distretto commerciale dovrà essere ben servito dai mezzi.
Bisognerà gestire i soldi a disposizione, scegliere quando superare le milestone necessarie per vincere, bilanciare aree residenziali, industriali, servizi e infrastrutture, cercare di realizzare preziosi edifici unici. Gli scenari avanzati introducono eventi (presentati da fogli di giornale), ruoli speciali, politiche pubbliche con bonus una tantum, e sbloccano persino livelli di difficoltà più alti per giocatori davvero esperti (gioco di Rustan Håkansson, edizioni Ghenos Games, 1-4 giocatori, 40-70 minuti, 14+ anni, 39,95 euro).
Wired: uno dei simulatori di città più tematici in formato gioco da tavolo, per chi vuole creare una metropoli ampia senza essere costretto in una griglia claustrofobica.
Tired: la difficoltà elevata, l’approccio cooperativo o, ancor meglio, solitario e la grafica seriosa (in linea con il videogioco) rappresentano un mix non adatto a tutti i giocatori