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giovedì, Mag 07

5 madri controcorrente delle serie tv (in preparazione alla festa della mamma)



Da Wired.it :

L’eccentrica Lorelai Gilmore, la nevrotica Claire Dunphy e quelle borghesissime di Big Little Lies. Sono solo alcune delle mamme che non passano inosservate sul piccolo schermo e che vi raccontiamo qui, in attesa del 10 maggio

Come da tradizione, visto che cade la seconda domenica di maggio, quest’anno la Festa della mamma si celebra il 10/5. È una ricorrenza simbolica, alcuni dicono dal sapore passatista o di mero sfruttamento commerciale, ma è comunque una data importante, che, tra le altre cose, aiuta a testare quanto la percezione culturale e socioeconomica delle madri stia evolvendo: non più protettivi angeli del focolare, piuttosto figure complesse a 360 gradi, che sintetizzano un ruolo familiare, sociale, lavorativo e soprattutto personale. Ovviamente, come spesso accade, sono le serie a regalarci, specie in questi ultimi decenni, oltre ai soliti stereotipi, tanti esempi di mamme rivoluzionarie, controcorrente, straordinarie nella loro normalità e nel loro realismo. Qui ne celebriamone alcune.

1. Lorelai Gilmore di Una mamma per amica

C’è chi la ama alla follia e chi non la può sopportare. Fatto sta che Lorelai Gilmore, la Mamma per amica titolare della produzione che ha lanciato gli Sherman Palladino nell’empireo della serialità, è uno dei personaggi materni più memorabili degli ultimi decenni. Interpretata da Lauren Graham (poi passata, a proposito di famiglie, a Parenthood e ora in Zooey’s Extraordinary Playlist), Lorelai è una giovane madre single che, abbandonato il liceo per avere l’amata figlia Lorelai junior, meglio nota come Rory (Alexis Bledel), costruisce con lei un rapporto simbiotico che si protrae per decenni, alimentato dalla vita di provincia nella tranquilla Stars Hollow, junk food e riferimenti continui alla cultura pop. Dalla parlantina irrefrenabile e sarcastica, Lorelai si muove fra pigrizia cronica, vita sentimentale bizzarra e difficili rapporti con i genitori (soprattutto – nemmeno farlo apposta – con la rigida madre Emily, interpretata da Kelly Bishop), spesso dando prova di essere meno matura della brillante e rassicurante Rory. Forse, non un punto di riferimento ideale, ma tutti abbiamo sognato almeno una volta di avere una complice come lei.

2. Claire Dunphy di Modern Family

La comedy Modern Family è arrivata poche settimane fa a conclusione, dopo 11 stagioni e oltre un decennio di vicende che hanno riscritto i canoni della rappresentazione famigliare in televisione. Il mockumentary ha descritto per bene i cambiamenti della famiglia nucleare oggi: da quella tradizionale a quella omogenitoriale, passando per quella multietnica con un genitore in là con gli anni. Così è composto il mosaico della grande famiglia Dunphy, in cui spicca la figura di Claire (interpretata da Julie Bowen): un tempo ragazza scapestrata, ha messo la testa a posto dopo il matrimonio con l’agente immobiliare Phil (Ty Burrell), a dire il vero piuttosto immaturo, e soprattutto dopo la nascita dei tre figli, molto diversi fra loro, sui quali proietta il timore che possano ripetere i suoi stessi sbagli. È una cosiddetta helicopter mom, molto attenta alle necessità dei suoi pargoli, al limite dell’iperprotettivo. Ciò non la appiattisce, però, nel solito ruolo di moglie-madre, anzi: piena di idiosincrasie e nevrosi, Claire è estremamente competitiva, spesso caccia tutti nei guai solo per dimostrare che ha ragione e, nonostante lo spirito bonario, è capace di piccole perfidie, in particolare nell’ambito della rivalità con Gloria (Sofia Vergara), la nuova moglie del padre, molto più giovane di lei.

3. Le mamme di Big Little Lies

Non esiste serie recente che concentri così tante madri come l’acclamato successo Hbo Big Little Lies. Se vogliamo allontanarci dai soliti stereotipi materni, questo è il titolo giusto. In un ambiente di provincia borghesissimo, un gruppo di donne più o meno benestanti lotta per mantenere intatta la facciata di brave mogli e mamme premurose. Proprio uno screzio fra i loro figli fa emergere le crepe di quella stessa facciata, s’insinuano i peggiori difetti e i più inconfessabili segreti. Ciononostante, le protagoniste fanno di tutto purché i bambini rimangano all’oscuro dei problemi che li circondano, in una strenua aderenza al modello della madre chioccia. Non si può nascondere, poi, che molto del fascino di queste donne venga dai volti hollywoodiani che le interpretano: Nicole KidmanReese Witherspoon, Laura Dern e Zoë Kravitz. E nella seconda stagione non poteva mancare un esempio di madre ai limiti del demoniaco, interpretata da una sempre sublime Meryl Streep.

4. Bonnie Plunkett di Mom

Come si può non citare Mom? Sit-com creata da Chuck Lorre, il mago delle comedy che vanta nel suo arco frecce come Due uomini e mezzo e Big Bang Theory, ha per protagoniste due donne alquanto disfunzionale: Bonnie Plunkett (Allison Janney da Oscar) e la figlia Christy (Anna Faris, celebre per il ciclo di Scary Movie). Entrambe hanno un passato di dipendenze, ma ora cercano di ricostruire il loro rapporto frequentando insieme le sedute degli Alcolisti anonimi. Come sempre nelle produzioni di Lorre, il punto forte è mostrare il lato ilare della vita, nonostante i problemi, come appunto le addiction, la violenza domestica, il cancro, il deficit dell’attenzione… Interpretato da un’attrice straordinaria come Janney, il personaggio di Bonnie è insieme forte e delicato: ha un umorismo sagace e una gioia di vivere innata, anche se si porta dietro i sensi di colpa per gli errori del passato e le mancanze nei confronti della figlia, che a sua volta adesso è diventata madre. Fra sorrisi amari e battute taglienti, è un condensato di realismo e unicità.

5. Penelope Riera Alvareza di Giorno dopo giorno

Rifacimento di una sitcom anni ’70 di Norman Lear, Giorno dopo giorno, forse, non ha avuto un successo straordinario in ma rimane un gioiellino da riscoprire con calma. Le prime tre stagioni Netflix, così come anche la quarta ordinata dopo la cancellazione dal canale americano Pop, raccontano una normale famiglia americana di origini cubane il cui cuore pulsante è Penelope Riera Alvarez (Justina Machado), un’infermiera militare e veterana di guerra che cerca di riadattarsi alla vita quotidiana gestendo le varie incombenze casalinghe e combattendo contro ansia e depressione. Anche il marito era un soldato, però è stato allontanato dalla famiglia per i problemi di alcolismo causati dallo stress post-traumatico: Penelope cresce i figli da sola con l’aiuto della vivace – forse fin troppo – madre Lidia (la mitica Rita Moreno). Senza perdere mai il sorriso, la protagonista affronta problemi più o meno grandi, per esempio il coming out della figlia. Giorno dopo giorno sa fondere, esattamente come la mamma al suo centro, leggerezza frizzante e profondità moderna.

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[Fonte Wired.it]