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venerdì, Mar 19

5 nodi da sciogliere nel nuovo Justice League di Zack Snyder



Da Wired.it :

Nonostante molte scene siano simili alla prima versione di Joss Whedon, il montaggio di Zack Snyder mostra l’ambizioso progetto nella sua globalità, tra nuovi personaggi tratti dai fumetti e parecchi accenni al futuro apocalittico della saga

ATTENZIONE: spoiler su Zack Snyder’s Justice League

Il 18 marzo è arrivato anche in su Sky e Now, Zack Snyder’s Justice League. La cronologia è risaputa: il film Justice League, a cui Snyder lavorava da anni ma che è stato costretto ad abbandonare, è uscito, concluso e fortemente modificato da Joss Whedon, nel 2017. Critica e pubblico lo hanno massacrato, mandando a monte i già traballanti piani del Dceu, l’universo cinematografico di Dc Comics che poi ha seguito strade differenti (con Joker, Birds of Prey…). Poi, però, Warner Bros si è convinta a spendere 70 milioni di dollari per permettere a Snyder di rimontare il film nella sua versione originale, come cioè l’aveva concepito lavorando da anni a capitoli precedenti come Man of Steel e Batman vs Superman. Il risultato è un’opera-fiume con moltissime scene aggiuntive, atmosfere più cupe e soprattutto molti risvolti enigmatici. Non è perfetta e risente del già visto film di Whedon, ma ci fa intuire come fosse molto più complesso e organico il progetto snyderiano.

1. Somiglianze e differenze

justice league

Al di là della diversa durata (due ore contro quattro) e di un rimontaggio delle sequenze, la trama dei due film rimane sostanzialmente identica: dopo la morte di Superman, Batman e Wonder Woman si alleano per reclutare altri eroi, come Aquaman, Flash e Cyborg, e arginare l’invasione del temibile Steppenwolf che vuole riunione le tre Scatole madri e devastare il pianeta; per farlo, saranno costretti a riportare in vita lo stesso Superman e, solo grazie all’unione delle loro forze, riusciranno a sconfiggere il nemico. Anche le scene chiave (la battaglia sotto il porto di Gotham, l’iniziale confusione di Superman, lo scontro finale) sono tutto sommato uguali. Che cosa cambia allora? Innanzitutto, sono stati eliminati alcuni momenti aggiunti in modo piuttosto arbitrario da Whedon (Batman che terrorizza un ladro per attirare i parademoni, il litigio sulla risurrezione di Superman, la famiglia russa in pericolo… soprattutto i baffi rimossi digitalmente di Henry Cavill); mentre Snyder ha ripristinato moltissime delle scene precedentemente eliminate, soprattutto flashback corposi per dare maggiori riferimenti sul passato dei personaggi. In generale, la versione di Snyder è più violenta (si vede più sangue e la fine di Steppenwolf, decapitato, è decisamente più sadica), ma anche più profonda dal punto di vista psicologico.

2. Supereroi divini

Nei tagli apportati da Whedon nella scena in cui Wonder Woman salva una scolaresca dalla bomba piazzata da un gruppo di terroristi veniva sacrificato un bel dialogo restaurato da Snyder: “Posso diventare come te un giorno?”, chiede una bambina all’Amazzone e lei risponde: “Tu puoi essere tutto ciò che vuoi”. Una strizzata d’occhio al femminismo supereroistico degli ultimi anni, certo, ma anche una dimostrazione della diversa pasta di cui sono fatti i personaggi snyderiani. Per Whedon era importante mostrare la dimensione umana, piena di difetti ma anche di spacconaggini, dei vari protagonisti, in modo molto simile insomma a ciò che accade agli Avengers della Marvel; per Snyder, invece, questi non sono semplici eroi, ma figure più simili agli dei che, proprio per questa dismisura nei confronti dell’umanità, hanno un fardello non indifferente sulle spalle, oltre che mostrarsi come modelli irraggiungibili. Però, questa loro dimensione semidivina non toglie che abbiano un passato che li rende al contempo estremamente umani e molte scene ripristinate, come Flash che salva la sua futura amata Iris West e Cyborg che vede morire la madre Elinor in un incidente stradale, vogliono sottolineare questa dialettica fra umano e divino. Tutto ciò vede il suo culmine nella resurrezione messianica di Superman, a cui solo l’intervento dell’amata Lois Lane può dare una dimensione affettiva e costruttiva (e non vi sarà sfuggito il test di gravidanza della stessa Lois, a rimarcare questo intreccio).

3. Nuovi personaggi

Come già accennato, Snyder recupera moltissimo materiale che aveva condensato nella sua versione originale e ciò significa che ricompaiono diversi nuovi personaggi, che invece Whedon aveva tagliato. Alcuni, come Iris West ed Elinor Stone già citate prima, hanno la funzione di dare maggior concretezza al passato dei protagonisti, altri invece danno conto dei progetti ambiziosi ed organici che Snyder aveva per il futuro della Justice League. Nel flashback in cui si racconta la prima calata sulla Terra di Darkseid (vedi sotto), a combattere a fianco di dei, umani, amazzoni e atlantidei c’è anche una Lanterna verde (forse Yalan Gur, custode del settore spaziale in cui compare il nostro pianeta migliaia di anni fa), e il cadavere di un’altra Lanterna si vede in una visione di Cyborg. A un certo punto cogliamo anche la madre di Clark Kent (Diane Lane), che però poi scopriamo essere Martian Manhunter sotto mentite spoglie: l’alieno mutaforma, interpretato da Harry Lennix, era già apparso in borghese in Man of Steel e Batman vs Superman, ma solo qui viene svelata la sua vera identità. Maggior risalto si dà anche al personaggio dell’assistente di Victor Stone, padre di Cyborg: realizziamo che il suo nome è Ryan Choi, che nei fumetti è il supereroe Atom, capace di rimpicciolirsi a piacimento. Insomma, sono svariati i modi in cui Snyder aveva aperto la strada a uno sviluppo del Dceu in cui sarebbero comparse innumerevoli figure dei fumetti (rimane intatta la scena in cui Wonder Woman e Batman immaginano la prossima sede della Justice League: “Un tavolo rotondo, sei sedie, ma spazio per altre ancora”).

4. Darkseid e l’Anti-vita

Fra i nuovi personaggi dello Snyder’s Cut c’è il villain principale, Darkseid. Nel film di Whedon l’unico antagonista è Steppenwolf, che si limita ad accennare al suo boss Darkseid. Nei piani di Snyder la faccenda è più complessa: Steppenwolf è solo uno dei tanti generali al comando di Darkseid e, dopo aver tentato di tradirlo (dettaglio che dà anche a lui una storia più complessa), deve conquistare la Terra e portargliela in pegno; lo stesso Darkseid aveva provato migliaia di anni prima di soggiogare il pianeta, alla ricerca della terribile Equazione dell’Anti-vita. Respinto dall’alleanza dei terrestri, Darkseid si era ritirato e aveva in qualche modo dimenticato che proprio sul nostro pianeta risiedesse questa arma potentissima. Steppenwolf la scopre nuovamente, ma non fa in tempo a consegnargliela perché sconfitto dalla Justice League. Vediamo comunque l’apparizione di Darkseid attraverso un portale che dà sul suo pianeta Apokolips, circondato da altri generali come il torturatore DeSaad e la generalessa Granny Goodness, e alla fine il cattivo promette di tornare sulla Terra “secondo vie tradizionali”. Questo riferimento ci dice che in un secondo probabile capitolo ipotizzato da Snyder, Darkseid sarebbe tornato a invadere il pianeta per recuperare l’Anti-vita. Ma che cos’è questa equazione? Nei fumetti è stata creata da Jack Kirby nel 1971 come un’entità filosofico-matematica che prova come il libero arbitrio sia un’illusione e attraverso la quale si può piegare la volontà di qualsiasi essere vivente, trasformando la vita in un incubo di schiavitù e disperazione.

5. Knightmare

Che Snyder avesse ben nitido il futuro di Justice League con almeno un altro o altri due film è chiaro nella scena che vediamo nell’epilogo e nota come Knightmare: lì facciamo un salto negli anni a venire, con la Terra devastata dall’invasione di Darkseid e nella quale, per di più, Superman è passato al lato oscuro dopo la morte di Lois Lane, la cui responsabilità è in qualche modo di Batman. Vediamo lo stesso Batman assieme a un pugno di eroi superstiti, come Cyborg, Flash e Meera (l’amata di Aquaman), ma anche di ex villain quali Deathstroke (visto in un’altra scena prima con Lex Luthor) e soprattutto il Joker di Jared Leto. Attraverso alcuni dialoghi enigmatici si capisce che molti personaggi (Wonder Woman, Aquaman, Harley Quinn) sono morti e che ora l’umanità è appesa a un filo. Ma che cosa significa questa scena? Già in Batman vs Superman, Bruce Wayne aveva un incubo simile; però, dopo essersi svegliato, riceve la visita del Flash del futuro che gli rivela: “Lois è la chiave”. Eppure, per una certa serie di eventi, Lois deve essere morta, scatenando la furia di Superman che avvalla così l’invasione di Darkseid. Questo era, insomma, l’antefatto a ciò che avremmo visto in un eventuale Justice League 2, se i vari film Dceu avessero seguito il loro corso naturale. Adesso lo stesso Snyder esclude la possibilità di poter fare altri di questo tipo e quindi il compimento della sua visione, per quanto apocalittica, rimarrà solo un’ipotesi.

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[Fonte Wired.it]