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mercoledì, Ott 23

5 nuove serie (poco conosciute) da vedere questo autunno


L’offerta del panorama seriale autunnale è vasta e la scelta di cosa guardare ardua. Da My Country: The New Age a For All Mankind, ecco alcune produzioni inedite sorprendenti che forse non pensavate di dover seguire.

L’estate, stagione dei recuperi televisivi in modalità binge-watching, è passata, e da settembre chi segue le serie è di nuovo sommerso da una vasta offerta; solo a ottobre gli show in partenza tra reti in chiaro, pay e streaming sono una sessantina, di cui quasi la metà al proprio esordio.

Alcuni di queste fanno parte di produzioni consolidate come la prodigiosa Peaky Blinders (dal 4 ottobre su Netflix) e la mortifera The Walking Dead (dal 7/10 su Fox); altri titoli, come Watchmen (dal 21 su Sky Atlantic) o il film di Breaking Bad, El Camino (Netflix) sono debuttanti a lungo attesi. Tra i numerosi esordienti si nascondono produzioni inedite e allettanti che alcuni di noi non conoscono o non sapevano di dover seguire. Ecco cinque serie nuove (e belle) da vedere.

1. For All Mankind

Prima di darsi agli sceneggiati hot, Ronald D. Moore è stato lo showrunner di una delle più importanti serie del XXI secolo, Battlestar Galactica. Il produttore di Outlander, veterano della televisione fantascientifica (è stato sceneggiatore anche di Star Trek: The Next Generation, Deep Space Nine e Voyager nonché showrunner di Caprica ed Electric Dreams) torna a parlare di viaggi nello spazio con questa serie inedita basata su un’ucronia (una versione alternativa della storia, come in Watchmen e Man in the High Castle): cosa sarebbe successo se l’Unione Sovietica avesse compiuto il primo sbarco sulla Luna? Lo show descrive gli sforzi della Nasa per recuperare il terreno perduto, e il fatto che la realizzazione dello show sia affidata proprio a un veterano del genere come Moore fa di For All Mankind un must della stagione autunnale. È anche una delle serie di debutto della nuova piattaforma di Video on Demand Apple Tv+, che debutta con questa e altre il 1° novembre.

2. My Country: The New Age

Sulla carta si annunciava come l’ennesima serie con protagonisti giovani e aitanti in aria di bromance – di amicizia maschile affettuosa -, invece My Country è molto di più, la monumentale ricostruzione storica di un periodo tumultuoso di lotte per il potere tra una dinastia di monarchi ormai decadente e un nuovo leader emergente incarnato da un generale scaltro e ambizioso. Schierati uno contro l’altro, ci sono due soldati ventenni, due amici d’infanzia diventati nemici a causa dei rispettivi ideali e del tradimento, imperdonabile, da parte di uno. In mezzo, la bella di turno, idealista e risoluta quanto i suoi spasimanti. Serie dalle spettacolari scene di guerra, non dà il suo meglio solo sul campo di battaglia ma anche come acuta disamina del potere e coinvolgente storia di un’amicizia annientata dal destino. Per chi ama quel tipo di emozioni forti che ti perseguitano anche una volta spento lo schermo. Su Netflix, con due episodi a settimana ogni lunedì.

3. What We Do in the Shadows

Taika Waititi è il regista di Thor: Ragnarok, il film dell’universo degli Avengers incentrato sul Dio (qui ribattezzato Zio) del Tuono dai toni comici. Dalla comedy horror omonima del 2014 dell’attore e regista neozelandese, scritta a quattro mani con Jemaine Clement (Flight of the Conchords, Legion) nasce questo mockumentary che segue la vita quotidiana di una famigliola di vampiri egocentrici e fannulloni.

I quattro convivono in un appartamento di Staten Island, del tutto immemori di essere stati spediti dalla vecchia Europa al Nuovo mondo per conquistarlo e affondarlo in un regno di tenebre. Esilarante e surreale, vede protagonisti la coppia decadente formata da Nadjia e Lazlo, il vampiro ottomano Nandor e Colin, vampiro da ufficio che non si nutre di sangue ma di energia vitale (consumando a suon di chiacchiere i colleghi). Imperdibile, dal 31 ottobre su Fox.

4. Vagabond

Dalgun, il protagonista di Vagabond, è una sorta di giovane Jack Ryan per caso. Stuntman professionista con nipote a carico, si trasforma in un’ossessiva e inarrestabile spia quando l’amatissimo figlio adottivo perisce in un attentato terroristico messo a punto da una losca e potente zaibatsu in cerca di appalti lucrosi.

Il giovanotto si allea con una recluta dei servizi segreti coreani giudicata troppo inesperta ed entusiasta dai superiori per dare la caccia ai responsabili e lo show procede tra sparatorie, inseguimenti folli, esplosioni in pieno centro città, lotte furibonde a colpi di arti marziali e intrighi politici che svelano corruzione e cospirazioni. Adrenalinico e con un bonus: il protagonista non è il solito personaggio in lutto che mette da parte il cordoglio in 24 ore, non passa un episodio senza che Dalgun (l’idol asiatico Lee Seung-gi, visto in Korean Odyssey) – molto più realisticamente – pianga la morte del nipote. Su Netflix, con due episodi a settimana (il venerdì e il sabato).

5. Pennyworth

Abbiamo sempre visto Alfred, il maggiordomo di Bruce Wayne apparso nella grande maggioranza di cartoni animati, serie e film dedicati a Batman, come un distinto signore inglese anziano o di mezz’età. Nella serie prequel Gotham, prodotta dal Bruno Heller di The Mentalist, Alfred è un ex membro del corpo speciale dell’esercito britannico Sas, nonché il tutore e istruttore di arti marziali del piccolo Wayne. Heller, dopo la serie che racconta le origini dei villain dell’universo Dc, realizza questo spinoff per il canale americano via cavo Epix che narra la gioventù di Alfred Pennyworth in una Londra alternativa degli anni ’60.

Ex soldato dello Special Air Service inglese, ora buttafuori di un club londinese, tenta di sventare una cospirazione per rovesciare il governo con l’aiuto di Thomas Wayne, il papà di Bruce nonché… impensabile membro della Cia. Da vedere, per conoscere finalmente il passato di un personaggio iconico dei fumetti, dal 25 ottobre su Starzplay.

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