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lunedì, Dic 30

5 predizioni (azzeccate) del secolo scorso per il 2020


Alcune previsioni di scienziati, imprenditori e musicisti passate alla storia, che in alcuni casi si sono avverate. Si va dalle criptovalute a nuovi sistemi di archiviazione di video e musica

predizioni
(foto: Suttipong Sutiratanachai via Getty Images)

Auto volanti, criptovalute, computer indossabili, sono solo alcuni degli oggetti la cui esistenza al giorno d’oggi, nel 2020, è stata ipotizzata – o meglio quasi profetizzata – da alcuni illustri personaggi del secolo scorso. Che, in qualche caso ci hanno preso davvero. Ecco in ordine cronologico cinque predizioni famose che in certi casi sono oggi realtà.

1. Caffè, tè e tabacco non saranno più di moda (1937)

A dirlo nel 1937 è la voce autorevolissima – almeno per quanto riguarda la fisica e la scienza – di Nikola Tesla, fisico, ingegnere e inventore, che ha ideato il sistema della corrente elettrica alternata. Un genio della fisica omaggiato in tempi contemporanei anche da Elon Musk con la famosa macchina Tesla che prende il suo nome. Più di 80 anni fa, Tesla scrisse – secondo diverse riviste – che entro un secolo caffè, tè e tabacco non sarebbero più stati di moda – previsione smentita dai fatti. Mentre l’alcol sarebbe stato ancora consumato. E si riferisce così, sempre parlando dell’alcol, dice che “non è uno stimolante ma un autentico elisir di vita”. Insomma, in quanto a gusti e stando a questo scritto, Tesla preferiva gli alcolici al caffè e al tè.

2. Auto volanti (1940)

Famosa è la profezia di Henry Ford, l’inventore della catena di montaggio che portò l’auto nei garage degli americani. Nel 1940 l’imprenditore era convinto che in un futuro vicino ci sarebbero state auto capaci di volare, una via di mezzo fra una macchina e un aeroplano, come racconta il Guardian. Anche se oggi non ci muoviamo con auto volanti, diverse aziende stanno lavorando per lanciare i primi modelli ed esistono alcuni esemplari (qui il primo) di questi velivoli simili a automobili. Oggi un nuovo prototipo di questo mezzo è la macchina Aska realizzata dalla startup Ntf in California. Insomma, Ford ci aveva preso.

3. Nuovi sistemi per archiviare canzoni e film (1989)

Il compositore e chitarrista statunitense Frank Zappa ha previsto che nel 2020 ci sarebbero stati nuovi sistemi di archiviazione di canzoni e di video. Lo spiega nel suo libro del 1989 The Real Frank Zappa Book, in cui sosteneva che sarebbe esistito un metodo per riprodurre on demand, quando e quante volte si vuole film e show televisivi e dei network per lo streaming. Una predizione che è diventata realtà grazie ai numerosissimi servizi on demand di cui disponiamo, da Spotify a Netflix e molti altri.

4. Computer indossabili  (1998)

Nel 1998, il noto fisico teorico e divulgatore statunitense Michio Kaku – famoso per aver posto le basi della teoria delle stringhe – ha affermato che nel 2020 ci sarebbero stati dei computer indossabili. Lo ha scritto nel suo libro Visions: How Science Will Revolutionize the 21st Century, come racconta questo articolo tratto da una rivista del 1998, dove riferisce che i computer sarebbero diventati più economici e diffusissimi, predizione che non si discosta per niente dalla realtà. Oggi ci sono moltissimi dispositivi indossabili, i wearable, con numeri di vendita record nel 2019.

5. Denaro elettronico, le criptovalute (1999)

20 anni fa, nel 1999, Milton Friedman, premio Nobel per l’economia nel 1976, ha stimato che nel 2020 sarebbe esistito anche del denaro non tradizionale ma elettronico, noto come ecash. In un’intervista rilasciata alla National Taxpayers Union Foundation, un’organizzazione nazionale che sostiene i contribuenti americani, l’economista statunitense si espresse così parlando di questa moneta elettronica: “una cosa che ancora manca ma che sarà presto sviluppata… un e-cash affidabile”.

L’ipotesi avanzata da Friedman nasceva dall’idea del crittografo americano David Chaum, uno dei pionieri delle tecniche di crittografia, di realizzare una criptovaluta e-cash valida. E così è stato: ad oggi esistono più di 1600 criptovalute, come racconta E&T Magazine, di cui la più diffusa è il bitcoin, oggi tanto diffuso e che potrebbe avere applicazioni utili.

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