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sabato, Feb 29

5 ragioni per riscoprire L’Eternauta



Da Wired.it :

Netflix annuncia la nuova serie tv dedicata al capolavoro del fumetto di fantascienza. Ecco perché vale la pena conoscerlo

Dopo tante indiscrezioni è giunta la conferma ufficiale: Netflix adatterà L’Eternauta, uno dei grandi classici del fumetto di fantascienza, in una serie tv. Chi ha già letto il capolavoro di Héctor Oesterheld sa già perché ci sia da attendere con ansia la versione televisiva, e le notizie che giungono dalla conferenza stampa del colosso dello streaming lasciano ben sperare per un adattamento fedele dell’opera. Uno dei rischi principali connessi a questo genere di operazioni, vale a dire l’americanizzazione della storia, pare essere scongiurato dal fatto che la serie verrà girata in Argentina, Paese natio di Oesterheld e dell’Eternauta, e sarà affidata al regista Bruno Stagnaro, poco noto in Italia ma già rodato in patria.

Per chi non l’avesse ancora letto, e per chi volesse risvegliare l’hype per la serie tv (in arrivo non prima del 2021), ecco 5 valide ragioni per riscoprire L’Eternauta (001 Edizioni, 364 pp, 26 euro).

1. È il capolavoro di Héctor Germàn Oesterheld

Héctor Oesterheld, nato a Buenos Aires nel 1919, è stato uno degli autori più influenti per il mondo del fumetto argentino. Oltre a creare personaggi di grande successo internazionale come il Sergente Kirk e, appunto, l’Eternauta, nel 1957 fondò insieme al fratello Jorge la casa editrice Editorial Frontera.

Forte del proprio talento di scrittore, Oesterheld ebbe così modo di selezionare e ospitare una rosa di artisti che avrebbero guadagnato fama mondiale, e che si fecero le ossa sulle riviste antologiche pubblicate dall’Editorial: parliamo di nomi come Hugo Pratt, Alberto Breccia e ovviamente Francisco Solano Lopez, disegnatore dell’Eternauta. Oesterheld è anche vittima di una delle pagine più buie nella storia argentina; nel 1977 fu prelevato da una squadra armata e da allora il suo nome è annoverato nell’elenco dei desaparicidos. Le sue cinque figlie, attiviste di sinistra, subirono una sorte simile, prelevate e uccise da squadre armate.

2. Per il tratto moderno di Francisco Solano Lopez

La prima edizione de El Eternauta è stata pubblicata in Argentina nel lontano 1957. A leggerla oggi, lo si può intuire dalle tecnologie e dai riferimenti datati, ma non certo dai disegni. Lopez è uno dei maestri del disegno argentino, superato da Alberto Breccia per dinamismo e sperimentazione, ma senza pari per quanto riguarda plasticità delle figure, dinamismo dei chiaroscuri, chiarezza delle tavole.

Solo Lopez poteva riuscire a far trasparire l’orrore, la meraviglia, il panico controllato dei personaggi di Oesterheld con pochi tratti del volto, con il dilatarsi delle pupille; o comunicare il peso e la forza delle gigantesche bestie corazzate, tanto robuste da sopportare le cannonate dei carri armati.

3. Perché è una lucida profezia dei regimi militari in Sud America

Molti leggono nell’Eternauta una lucida profezia di quanto sarebbe accaduto in Argentina e in altri Paesi del Sud America. Gli orrori dell’invasione aliena diventano così un’anticipazione metaforica dell’ascesa dei regimi militari, di cui già si erano avuti presagi e prove generali destinati a sfociare nella dittatura di Videla negli anni ’70.

Questa interpretazione viene afferrata saldamente da Oesterheld negli anni del suo attivismo politico e tramutata in una precisa e dichiarata scelta autoriale.

Nel 1969 esce una nuova versione dell’Eternauta, disegnata questa volta da Alberto Breccia, in cui la metafora si fa più esplicita, e va a criticare apertamente sia il golpe del 1966, sia le politiche imperialiste statunitensi. Nel 1976, prima di svanire nel nulla, Oesterheld inizia a scrivere i primi episodi de L’Eternauta – parte seconda. Il ritorno, di nuovo con Lopez ai disegni, e ancora una volta il messaggio di libertà si fa più esplicito, più forte.

4. Per i personaggi indimenticabili

L’Eternauta, certo, vale a dire Juan Salvo, il protagonista: un uomo pronto ad affrontare l’impensabile pur di salvare la famiglia, e destinato sin dal principio dell’opera a diventare un vagabondo del tempo e dello spazio. Pablo, il giovane e coraggioso garzone di ferramenta, che perde la propria innocenza durante l’invasione aliena. Il giornalista e storiografo Mosca, conscio di stare assistendo alla fine del mondo eppure sempre ligio al dovere di documentarla.

Ma anche e soprattutto Favalli, il fisico, ingegnere fai-da-te, un uomo solido, di scienza, la cui costante inventiva salva più di una volta il manipolo di superstiti e infonde speranza a tutti, lettori inclusi; e l’alieno Koi, che muore decantando la bellezza immortale dell’arte.

5. Perché è ancora un capolavoro della fantascienza d’azione

C’è poco da fare, spesso la fantascienza invecchia male, perdendo il passo con le imprevedibili innovazioni tecnologiche del mondo reale. L’Eternauta, certo, è figlio del suo tempo, eppure mantiene il fascino immutabile della migliore sci-fi d’azione. Poco importa che nel fumetto non ci siano internet e cellulari, quando dobbiamo seguire le avventure di un gruppo di sparuti e disperati superstiti durante un’invasione aliena ovattata da una neve micidiale e in uno scenario ove la tecnologia umana, per quanto avanzata, è sistematicamente schiacciata e soverchiata da quella dell’invasore.

L’Eternauta è un capolavoro della fantascienza d’azione, oltre che una metafora delle barbarie dell’oppressione, e possiamo solo augurarci che la serie tv in arrivo gli renda giustizia.

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[Fonte Wired.it]