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sabato, Set 21

5 saghe a fumetti da (ri)scoprire


In cerca di letture per l’autunno? Ecco alcune imperdibili storie a fumetti che non vi deluderanno

I giorni di bel tempo sono agli sgoccioli e presto ci saranno molti weekend piovosi da impegnare nel migliore dei modi. Per chi è in cerca di letture autunnali, in attesa delle grandi novità che saranno presentate come ogni anno a Lucca Comics & Games, ecco alcune saghe a fumetti da scoprire o riscoprire. Dal fantasy all’epica romantica, dai grandi classici ai nuovi talenti, 5 opere che non vi deluderanno.

5. Gli Eterni, di Jack Kirby

È il 1976 quando Jack Kirby torna alla Marvel dopo anni di latitanza e dopo la delusione di aver visto cancellata la propria serie cosmica intitolata The New Gods. Nella casa di Spider-man e dei Vendicatori, il re dei comics trova una seconda occasione per imbarcarsi nella sua opera più epica, la summa della sua narrativa cosmica e il vertice della sua abilità al disegno. Gli Eterni sono un popolo dotato di poteri incredibili; sono il frutto di un esperimento condotto dagli alieni semi-divini noti come Celestiali sull’umanità primitiva, esperimento da cui sono nati anche i mostruosi Devianti e i primi mutanti. La saga di Kirby viene cancellata prematuramente a causa dello scarso riscontro dal pubblico, ed è destinata a rimanere priva della conclusione che il suo autore avrebbe voluto.

Saranno altri grandi sceneggiatori, come Roy Thomas e Neil Gaiman, a portare avanti le loro vicende degli Eterni. Ma quei numeri scritti dal re restano scolpiti nella storia dei comic americani, e con un film dedicato in arrivo nel 2020, è il momento giusto per riscoprirli (Panini Comics, 392 pp, 39 euro).

4. Animal Man, di Grant Morrison, Chas Truog, Doug Hazlewood

Negli anni ’80, Animal Man è a dir poco un supereroe di serie C, una macchietta con il potere di imitare alcuni tratti degli animali (la forza di un elefante, ad esempio, o il ruggito di un leone). Fortunatamente, la Dc Comics è in pieno revival grazie alla new wave di autori provenienti dagli Uk, come un certo Grant Morrison. Al timone di Animal Man, Morrison trasforma un personaggio minore nel protagonista assoluto di una delle serie più sconvolgenti dell’epoca; un’epopea a cavallo tra ecologismo, body horror, rivelazioni sconvolgenti e meta-narrativa.

Una saga impegnata e impegnativa che, a differenza di tante storie di supereroi, diventa sempre più attuale con il passare degli anni (Rw Lion, 4 vol., 150-250 pp, 15 euro cad.).

3. Le spade di vetro, di Sylviane Corgiat, Laura Zuccheri

Il fantasy a fumetti, tipicamente, è composto da serie infinite come Dragonero, Thorgal o Conan, con una buona rappresentanza di manga che reinventano il genere in stile nipponico. Sono relativamente poche le saghe autoconclusive, composte da pochi volumi, che possano fregiarsi del titolo di classici. Tra queste si colloca sicuramente Le spade di vetro. Il merito, in larga parte, va alle splendide tavole illustrate dalla nostrana Laura Zuccheri, più che alla trama tutto sommato classica a base di artefatti magici, vendette, imperatori malvagi e guerrieri dal passato misterioso.

Non c’è vignetta che non racchiuda dozzine di dettagli minuziosi; non c’è scena in cui i protagonisti non siano saldamente e coerentemente collocati nello scenario che li circonda; e la maestria di Zuccheri, che le è valsa un premio Gran Guinigi nel 2011, eleva la storia dando vita a un mondo popolato da bestie aliene, città megalitiche eppure credibili, costumi e acconciature e monili che ci trasportano in un luogo fantastico: proprio ciò che il miglior fantasy dovrebbe fare, insomma (Magic Press Edizioni, 216 pp, 23 euro).

2. I maestri dell’orzo, di Jean Van Hamme, Francis Vallès

Dalle saghe fantasy passiamo alle saghe di famiglia, con un romanzo a fumetti che ben potrebbe ricordare un’opera di Ken Follett. La storia inizia nel 1854 quando un giovane frate, colto dalla passione per una bella ragazza, decide di abbandonare la vita monastica portando con sé qualcosa di molto speciale: la ricetta della birra prodotta nel monastero da cui proviene. Riuscirà così ad aprire la prima birreria di Dorp, un piccolo villaggio nel belgio, dando vita a una vera e propria dinastia di maestri dell’orzo.

Tra alterne fortune, seguiremo le vicende sue e dei suoi discendenti attraverso 150 anni di cambiamenti, guerre, amori, furti, vendette, industrializzazione (Rw Lineachiara, 2 vol., 200 pp, 18,95 euro cad.).

1. La saga di Grimr, di Jérémie Moreau

Un’opera recente che si è aggiudicata il premio come miglior fumetto al Festival di Angoulême 2018; una saga che richiama gli antichi poemi epici, o i grandi romanzi romantici dell’800, nel seguire i passi di un giovane destinato ad essere un eroe, e al tempo stesso un reietto. Grimr è un bambino prodigiosamente forte nell’Islanda occupata dai danesi. Imprigionato per essere venduto come schiavo, riuscirà a liberarsi per essere adottato da un vagabondo ubriacone e ladro che gli insegnerà la lezione più importante della sua vita: quello che conta davvero è la reputazione, vale a dire la fama, l’unica cosa in grado di rendere un uomo immortale e di far inginocchiare dinanzi a lui persino i potenti.

Con tavole e illustrazioni crude e potenti come la natura che raffigurano (tanto più impressionanti se si considera che l’autore è un autodidatta) la saga di Grimr è un’opera che lascia un segno profondo (Tunué, 231 pp, 27 euro).

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