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venerdì, Lug 24

5 serie a dir poco stupefacenti



Da Wired.it :

Narcotrafficanti esperti o spacciatori alle prime armi: sono i protagonisti di diverse produzioni. L’ultima in ordine di tempo è Come vendere droga online (in fretta), la cui seconda stagione è finalmente disponibile su Netflix

Breaking Bad e Narcos hanno sdoganato un genere che prima, in televisione, era limitato alla caratterizzazione di alcuni personaggi particolarmente travagliati. Potremmo definire il genere filone “stupefacente”. La droga è sicuramente un tema universale e molto complesso che, se tenuto lontano da facili semplificazioni moralistiche (pur spesso doverose), apre mondi narrativi insondabili e anche affascinanti. Spesso, poi, all’azione che ci si potrebbe aspettare da scenari di questo tipo, si affiancano rivisitazioni più ironiche e insolite.

1. Come vendere droga online (in fretta)

È disponibile dal 21 luglio su Netflix la seconda stagione di Come vendere droga online (in fretta). La serie tedesca, creata da Philipp Käßbohrer e Matthias Murmann, ha conquistato il pubblico con la sua storia originale (e peraltro tratta da un fatto reale avvenuto nel 2013 a Lipsia): un giovane delle superiori, Moritz Zimmermann, per uscire dall’aura dell’eterno sfigato e conquistare le attenzioni della sua amata, si mette a vendere stupefacenti online. La formula che mette a punto è talmente di successo da spingerlo a coinvolgere i suoi amici nell’impresa, ma finendo assurdamente anche per attirare l’attenzione di alcune associazioni criminali non del tutto felici di aver un nuovo e misterioso concorrente sulla piazza. La seconda stagione ancor di più approfondisce i problemi del giovane team che, pur intenzionato a ritirarsi dopo aver guadagnato milioni di euro, è risucchiato suo malgrado in traffici illeciti e scontri fra criminali. Fino a un finale davvero enigmatico e paradossale.

2. Hightown

Ha fatto il suo debutto di recente anche da noi su Starzplay la serie Hightown, incentrata sulle indagini dell’agente Jackie Quiñones (Monica Raymund), che, per varie traversie personali, è diventata dipendente da alcol e droghe. Un giorno rinviene nel porticciolo di Cape Cod, a Provincetown, il corpo di una donna brutalmente uccisa. Le indagini affidate ai detective Alan e Ray portano presto alla connessione della vittima con un narcotrafficante locale, ma le cose si complicano quando anche uno spacciatore amico di Jackie viene coinvolto. Nonostante alcuni cliché tipici della serie crime legate a questi temi, la nuova produzione riesce a mostrare un lato inedito della faccenda, soprattutto grazie al carisma controverso della protagonista, che non nasconde le ombre. Interessante anche come viene dipinto il modo in cui i traffici di droga si confondono e si saldano a certe attività turistiche o alla vita apparentemente tranquilla di una cittadini di pescatori.

3. ZeroZeroZero

Ambiziosa produzione internazionale fra Sky, Amazon e Canal+, ZeroZeroZero è tratta dal best seller omonimo di Roberto Saviano, che racconta gli incommensurabili intrecci del traffico mondiale di cocaina. La serie, co-creata e co-diretta da Stefano Sollima, è un complesso mosaico di vicende affiancate e intrecciate, a dimostrazione che il narcotraffico è una presenza tentacolare che collega non solo diversi punti del pianeta ma anche persone e ambienti apparentemente inconciliabili: dai soldati di Monterrey in Messico alle cosche mafiose di Gioia Tauro, passando per una famiglia americana di intermediari commerciali, tutti hanno il loro ruolo nell’organizzazione e nella protezione di un cargo che dal Sud America deve trasportare chili e chili di polvere bianca fino in Europa. ZeroZeroZero riesce, non senza qualche complessità, a raffigurare prima di tutto questi meccanismi invisibili e a mostrare poi come l’economia degli stupefacenti sia in realtà una specie di realtà parallela e autonoma (seppur inquietantemente saldata alla nostra).

4. Snowfall

Snowfall è una serie creata da John Singleton, Eric Amadio e Dave Andron, prodotta dal canale americano Fx a partire dal 2017 (da noi è stata trasmessa da Fox). Ambientata nella Los Angeles del 1983 tratta della diffusione vertiginosa ed allarmante del crack e dell’impatto sociale e culturale evidente sulla città. Nei vari episodi si intrecciano i destini di diversi protagonisti: dal giovanissimo spacciatore Franklin Saint al luchador messicano Gustavo Zapata, passando per l’agente della Cia Teddy McDonald e la narcotrafficante Lucia Villanueva. La cornice è quella tipica di questo tipo di storie, tanto da far risultare le trame un po’ trite; eppure, la ricostruzione di un periodo storico a molti ignoto e un preciso stile visivo rendono questo titolo interessante e ancor più avvincente. Dopo tre stagioni già andate in onda, una quarta era prevista per il 2020, ma lo stop alle riprese imposto dal coronavirus la farà debuttare l’anno prossimo.

5. Weeds

Fra tante serie criminali e thriller, non si può non menzionare un’eccezione: Weeds. Creata da Jenji Kohan (nota per aver ideato Orange Is The New Black), è andata in onda dal 2012 al 2015 su Showtime: protagonista è Nancy Botwin (Mary-Louise Parker), una madre single che vive nei sobborghi di Los Angeles con i due figli, Silas e Shane. Quando il marito muore all’improvviso, la donna si vede costretta a vendere marijuana per mantenere lo stile di vita a cui la famiglia si era abituata. Fra le varie vicissitudini che dovrà affrontare ci sono l’inserimento nel mondo criminale, il procacciamento dei clienti e anche il lancio di una sua linea di marijuana chiamata Milf. Attorno a lei una serie di personaggi variamente strampalati. La serie riesce così ad affrontare momenti intensi e drammatici, condendoli di un’ironia di fondo che lavora sulle idiosincrasie di una vita rispettabile improvvisamente e paradossalmente compromettente.

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[Fonte Wired.it]