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martedì, Ago 11

5 serie per chi odia Ferragosto



Da Wired.it :

Non parliamo solo del 15 agosto, ma di un periodo avverso che si prolunga per giorni a discapito dei detrattori dell’estate. Ecco come superarlo in scioltezza e in compagnia delle produzioni più adatte (da Tin Star a Killing Eve)

I detrattori del Ferragosto sono generalmente restii alle declinazioni più popolari del turismo. Tendenzialmente, non amano la calura, le spiagge gremite, il mare brulicante, le montagne infestate e tantomeno l’ostentazione di svariati atteggiamenti tipici del vacanziero, tra cui l’innata tendenza delle tigri da spiaggia a indossare costumi striminziti. Nell’era del Covid, la misantropia estiva si fa ancora più accentuata e intrisa di paranoia, diffidenza e fastidio. La soluzione più azzeccata per costoro è – se le finanze lo permettono – una vacanza in uno chalet super accessoriato sperduto tra le montagne o l’affitto di un’isola deserta. Per tutti gli altri, l’idea di 15 agosto è murati in casa, persiane sbrancate, Netflix (o altre piattaforme digitali di streaming) & queste serie & chill.

1. Tin Star

Un bel posto freddo – a tratti gelido –, isolato e selvaggio, come le montagne canadesi tra le quali si rifugiano il poliziotto inglese Jim e la sua famiglia, è perfetto per i refrattari a Ferragosto che sognano solitudine e frescura. Tim Roth, noto attore tarantiniano già protagonista caustico di una serie televisiva americana (Lie To Me), qui è ancora più sarcastico, cinico e dal linguaggio più profano del solito. Il suo personaggio nasconde una natura da assassino nato ma affezionato a moglie e figli. Tin Star è una revenge tragedy dai toni grotteschi, con la curiosa capacità di far tifare il pubblico per i cattivi (i buoni, ovvero i poliziotti locali, sono piuttosto noiosi) e soprattutto per il protagonista, proprietario di un umorismo perverso e di una imperturbabile amoralità, che gli permettono di compiere a cuor leggero le peggiori nefandezze. Il personaggio giusto per cui tifare quando si è arrabbiati con Ferragosto.

2. The Great Queen Seondeok

Che poi il Ferragosto non si risolve in un’unica giornata, allo scadere della mezzanotte: specie per chi lo detesta, dura una o due settimane, a secondo dello stato d’animo, e coincide con un periodo funesto per chiunque sia repellente agli exploit vacanzieri da tintarella-pennichella-partitina allo stabilimento balneare. Per sopravvivere, l’ideale è una serie lunga e coinvolgente (tanto da essere logorante), da far dimenticare quello che accade là fuori. Alla fine vi lascerà con la certezza che il mondo è un luogo duro e spietato, ma mai così tragicamente fatalista come dipinto in questo dramma storico. Incentrato su una principessa che si rifiuta di cedere il trono a un erede maschio solo perché donna e su un primo ministro donna (tecnicamente la “seju”, la custode del sigillo reale) dal sovrumano talento politico, The Great Queen Seondeok è un period (a pagamento su Viki) ambientato nel Regno di Silla del ’600, nonché una straordinaria disamina della forza di volontà dell’universo femminile. Mishil, villain ma solo perché schierata con la fazione antagonista, è uno dei personaggi più potenti mai apparsi in tv: manipolatrice mai disonesta, scaltra mai sleale, ambiziosa mai meschina.

Accanto a lei, combattiva e multiforme, c’è un coprotagonista maschile grandioso dalla natura doppia: il clownesco eppure feroce spadaccino Bidam. Insieme meritano un binge-watching da 62 episodi filati.

3. Live Up to Your Name

Per alcuni Ferragosto e Natale sono i periodi più deprimenti dell’anno. Fa troppo caldo o troppo freddo, c’è troppa luce e troppo relax e troppe persone intorno (che siano bagnanti sulla spiaggia, trekker della domenica in funivia o parenti al cenone della Vigilia). Su costoro il malumore regna sovrano. La cura è una serie in grado di far tornare l’ottimismo, come Live Up to Your Name di Netflix. Il protagonista è una figura storica, uno dei vati della medicina orientale, Heo Im, che quattro secoli fa era in grado di curare con l’agopuntura malattie che ancora oggi sono poco trattabili grazie alla conoscenza dei punti di pressioni del corpo… insomma, manco Ken il guerriero. Heo Im si ritrova magicamente a fare la spola tra i giorni nostri e la fine del XVI secolo, elargendo ai dottori moderni tecniche perdute e imparandone di nuove. Live Up to Your Name è, in breve, uno spasso, merito del protagonista, l’attore Kim Nam Gil di Pandora e di The Closet (visto al recente Far East festival), un genio comico che trasforma il medico di bassa estrazione sociale, ossessionato dai soldi e dal rango, in un personaggio esilarante, abile e impacciato, serio e buffo, affettuoso e freddo. E sì (spoiler!), una volta tanto per un period coreano (il sageuk) c’è l’happy ending.

4. Killing Eve

Sorta di controparte femminile di Jim di Tin Star, Villanelle di Killing Eve (su TimVision) è un altro personaggio perfetto su cui investire quando si è colti dall’asocialità di Ferragosto.

L’eroina dei romanzi di Luke Jennings è un sicario sociopatico e cosmopolita dall’invidiabile senso della moda, che attira l’attenzione di una poliziotta ligia e maniacale con cui instaura una singolare relazione di attrazione e repulsione. Villanelle è insofferente, impaziente, infastidita dal prossimo (con l’eccezione della sua nemesi) e, senza dubbio, disprezza i vacanzieri da spiaggia affollata, le autostrade intasate, le feste in riva al mare con le serenate suonate alla chitarra davanti al falò e le grigliate alla buona con famigliari e cugini. Insomma, una di noi.

5. Big

Gong Yoo, attore (visto in Train to Busan) con un passato da nuotatore a livello agonistico e un animo da vero tifoso del Ferragosto (è originario di una città di mare, ama stare a mollo quando fa caldo e pescare quando fa freddo), è il protagonista di questa serie in un cui uno studente del liceo si risveglia nel corpo di un medico bello, ricco e scortese.

Big è ideale per chi non ha nulla contro gli aficionados dell’estate finché non li deve frequentare nel loro ambiente: è una commedia rosa  con un tocco di fantasy e uno di fatalismo, basata sugli equivoci tra le due vittime del sortilegio e Gil Da-ran, insegnante dello studente e fidanzata del dottore con un talento sbalorditivo nell’imbattersi nel giovanotto intrappolato nel corpo del promesso sposo quando è seminudo. Ecco, dunque, una serie rinfrescante ed estiva, adatta anche a chi manca lo spirito vacanziero.

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[Fonte Wired.it]