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sabato, Set 28

5 serie per innamorarsi dei manga


Pensate che i fumetti giapponesi siano solo storie da bambini? Ecco 5 opere che vi faranno cambiare idea aprendo una porta sull’immenso mondo dei manga

C’è chi non legge manga perché pensa ancora che siano poco più che storielle per bambini. C’è chi storce il naso davanti alla violenza di Berserk, chi trova fastidioso l’umorismo di DragonBall, chi si gratta il capo sconcertato dalle bizzarrie di JoJo. Ma l’universo del fumetto giapponese è sconfinato, rappresenta un vero e proprio patrimonio culturale, e nasconde in bella vista una serie di perle imperdibili anche per chi non ha mai sfogliato un volumetto da destra a sinistra. Ecco allora 5 manga per innamorarsi dei manga; 5 opere, in altrettanti generi molto diversi tra loro, adatte a chiunque voglia aprire la porta e muovere i primi passi in quel fantastico universo.

5. I tre Adolf, di Osamu Tezuka

Ci sono molte buone ragioni per avvicinarsi ai manga partendo proprio da questo. La prima è che si tratta di un’opera di Osamu Tezuka, altresì detto il dio dei manga, o padre dei manga, perché è stato uno dei pionieri che ha definito i canoni del genere. La seconda ragione è che si tratta di una storia avvincente, umana, tragica, avventurosa: basta scorrerne poche pagine per spazzare via il mito dei fumetti giapponesi come roba da bambini.

La storia racconta le vicende intrecciate di tre Adolf nella Germania nazista: il primo è quello che ci possiamo immaginare, il secondo è un ragazzo ebreo, e il terzo è un fulgido esemplare di gioventù tedesca. Il primo è disposto a tutto pur di mettere a tacere chi conosce un terribile segreto sulle sue origini; il secondo crescerà suo malgrado esposto a tutti gli orrori del razzismo; il terzo scoprirà quanto sia difficile evitare di essere plagiato dal martello di un’ideologia insensata.

Uno dei capolavori del fumetto mondiale degli anni ’80 (J-Pop, 2 vol., 600 pp, 19 euro cad.).

4. Death Note, di Tsugumi Ōba, Takeshi Obata

Death Note è stato uno dei maggiori successi internazionali tra i manga del primo decennio del secolo. La ragione è semplice. La serie parte da una premessa fantastica, l’esistenza di un quaderno della morte che consente di uccidere chiunque, semplicemente scrivendovene sopra il nome.

Da questa idea improbabile, arricchita di innumerevoli regole, clausole e postille che ne dettagliano il funzionamento, Tsugumi Ōba (autore misterioso nascosto dietro uno pseudonimo) riesce a trarre una serie di conclusioni via via più arzigogolate, ma sempre assolutamente logiche e coerenti. Inizia così un duello di menti tra Light Yagami, geniale studente che trova il Death Note e decide di utilizzarlo per uccidere tutti i criminali del mondo, e L, altrettanto geniale detective incaricato di fermare la misteriosa epidemia di morti.

Non fatevi ingannare dalla presenza di divinità della morte e quaderni magici: Death Note è un giallo, una partita a scacchi (o a tennis…), una sfida all’ultima deduzione che risucchia anche il lettore. Riservato a chi non ha paura di spremersi le meningi (Panini Comics, 13 vol., 208 pp, 4,50 euro cad.).

3. Uzumaki, di Junji Ito

Il concetto giapponese di horror è spesso troppo distante da quello occidentale, troppo radicato nel folklore locale, per essere davvero spaventoso. Ecco, dimenticavi di questo pregiudizio. Non azzardatevi neanche ad avvicinarvi a una delle opere di Junji Ito a meno che non siate disposti a passare qualche notte insonne. Il mangaka che ha spopolato a Lucca Comics & Games 2018 con una mostra dedicata alle sue opere ha conquistato, turbato e terrorizzato i lettori di tutto il mondo grazie al suo mix unico di body horror, orrore cosmico, maledizioni che non lasciano speranza e creature grottesche che escono dal mare. Rispetto a tanti altri autori che sbandierano le loro ispirazioni lovecraftiane, però, Junji Ito è assolutamente unico e originale.

Uzumaki è sinora il suo capolavoro: una serie di racconti che ruotano intorno a una placida cittadina, improvvisamente assediata da orrori che hanno in comune il richiamo ossessivo alle spirali. Un crescendo di orrore e delirio in cui sprofonderanno, inesorabilmente, tutti gli abitanti del luogo.

Non importa che siate o meno appassionati di manga o fumetti. Se vi affascina l’horror, questo è un volume imperdibile (Star Comics, 2 vol., 332 pp, 16 euro cad.)

2. Una gru infreddolita – Storia di una Geisha, di Kazuo Kamimura

Kamimura è noto agli appassionati per il suo Lady Snowblood, storia di vendetta a fumetti tradotta poi in film live action di discreto successo internazionale, principale fonte di ispirazione per il Kill Bill di Tarantino. Storia di una Geisha è una delle sue opere più mature, al fianco del Club delle divorziate.

Il manga apre ai lettori una vera e propria porta sul Giappone della Guerra in Manciuria prima, della Seconda Guerra mondiale poi, sino alla crisi economica del dopoguerra; permette di gettare uno sguardo alla bellezza, le difficoltà e le letali contraddizioni della cultura e della società tradizionale nipponica, seguendo le vicende di Tsuru, venduta da bambina a una casa di piacere, cresciuta secondo l’educazione delle geishe, destinata a diventare una delle donne più desiderate del Paese (J-Pop, 1.380 pp, 14 euro).

1. Akira, di Katsuhiro Otomo

Non c’è modo di evitarlo. Impossibile stilare un elenco (per quanto ristretto) dei manga imperdibili senza citare loro due, la coppia di giganti, Katsuhiro Otomo e il suo Akira.

Perché in fondo questo non è solo il manga che ha spianato la strada in Occidente al fumetto del Sol Levante; non è soltanto un caposaldo della cultura distopica-post-apocalittica-cyberpunk degli anni ’80; è anche una serie che può tranquillamente essere letta da chi non ha alcuna familiarità con il mondo dei manga, e voglia semplicemente godersi una bella storia di fantascienza. Con un plus non indifferente: i disegni iperdettagliati, statici eppure cinetici, del maestro Otomo.

Lasciatevi quindi condurre da Tetsuo per le strade di Neo-Tokyo, in sella alla sua iconica moto rossa; scoprite le origini del misterioso cataclisma che ha distrutto la vecchia città, e liberate l’enigmatico e potentissimo Akira dal suo sonno decennale… (Panini Comics, 6 vol., 360-450 pp, 15 euro cad.).

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