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venerdì, Ago 30

5 serie tv cancellate salvate dall’insistenza dei fan


A differenza di quanto successo per The Oa, in passato alcune serie tv sono state resuscitate grazie a campagne anche spesso originali organizzate dal pubblico

Lo scorso 5 agosto un annuncio ha turbato le vacanze di tanti appassionati di serie tv: Netflix ha infatti deciso di cancellare dopo due stagioni una delle sue produzioni più ambiziose e bizzarre, The Oa. La notizia è arrivata attraverso un messaggio accorato della sua protagonista e co-creatrice Brit Marling, ma alcuni hanno pensato che, data la natura metanarrativa e stratificata della trama stessa, potesse essere tutto un espediente per cogliere di sorpresa i fan. Invece qualche settimana dopo è arrivata la conferma che la serie era definitivamente accantonata. Non sarebbe stata la prima volta che una produzione televisiva sospesa era stata miracolosamente salvata, molto spesso proprio per l’intervento spassionato dei fan: ecco alcuni esempi.

1. Star Trek

Una delle prime serie tv a essere salvate dai suoi stessi fan, e in generale a costruire una fanbase organizzata e articolata in senso moderno, fu proprio Star Trek. Le avventure della Enterprise create da Gene Roddenberry sono diventate una delle saghe fantascientifiche più di successo dell storia, che ancora oggi dà vita a prodotti seriali e cinematografici. Eppure la serie televisiva era stata inizialmente cancellata nel 1968, dopo appena una stagione.

Ma già con quei primissimi episodi, Star Trek era riuscita ad aggregare un numero spropositato di appassionati, che fin da subito avevano dato vita a fanzine, fanfiction e network di scambi di teorie e notizie. I Trekkies, così vengono chiamati i fan, avevano anche organizzato delle proteste da centinaia di persone sotto la sede della Nbc, la rete americana che mandava in onda lo show e aveva deciso la cancellazione. I manager furono sorpresi di tale reazione e cambiarono idea, cambiando così anche il corso dell’intrattenimento mondiale.

2. I Griffin

In tempi più recenti una serie irriverente come I Griffin ha avuto un destino simile, anche se le cose si sono svolte su binari diversi. La creatura dissacrante di Seth McFarlane era stata lanciata con un buon successo nel 1999, attirando molti spettatori per la sua ironia politicamente scorretta e per i suoi personaggi assurdi coinvolti in gag deliranti. Dopo tre stagioni però il network americano Fox decise di eliminare la serie, ufficialmente per fare spazio a un tipo diverso di programmazione (ma altri si convinsero che la decisione fosse conseguenza delle proteste e dalle pressioni ricevute in seguito a diverse battute controverse).

Fatto sta che i fan dei Griffin non si persero d’animo: invece però di scrivere lettere di protesta o organizzare picchetti, gli appassionati si misero a comprare in massa i dvd delle prime stagioni (era il 2003, molto prima dell’era dello streaming). Le vendite furono così strabilianti, in combinazione con gli ottimi ascolti delle repliche su altri canali, che Fox si vede costretta a resuscitare la serie nel 2005, ordinando una quarta stagione. Attualmente si è arrivati alla 18sima.

3. Roswell

Prima che negli scorsi mesi venisse alla luce il revival Roswell: New Mexico, il teen drama in salsa fantascientifica Roswell ha avuto una storia piuttosto travagliata. Dopo il suo debutto nell’ottobre 1999, infatti, le due stagioni iniziali non ebbero un grandissimo successo di ascolti tanto che il network The Wb decise di cancellare la serie per dedicarsi a progetti più redditizi. Quello che non si poteva sospettare, però, è che la serie nonostante gli scarsi riscontri di rating avesse una fanbase già ben consolidata e molto fantasiosa.

Dopo la notizia della cancellazione, infatti, gli uffici della Wb si videro sommersi non solo di lettere di protesta ma anche di un numero spropositato di bottigliette di Tabasco. La salsa piccante, infatti, era uno dei condimenti preferiti dei personaggi alieni protagonisti della serie, un chiaro segnale dell’affetto nei confronti di queste figure. Nonostante ciò, The Wb fu irremovibile e rinunciò alla serie, che però fu rilevata dal canale rivale Upn, che aveva un target simile e negli stessi anni si prese la briga di continuare un altro show cancellato in modo controverso, ovvero Buffy. Quella terza stagione di Roswell sarebbe stata comunque l’ultima.

4. Chuck

Prima di diventare una star dei cinecomics con Shazam!, l’attore Zachary Levi si è fatto le ossa con serie televisive comiche più o meno di successo, come Perfetti… ma non troppo e soprattutto il bizzarro Chuck. Nella serie interpretava il commesso di un negozio di elettrodomestici che per puro caso finisce in un‘intricata rete di spie internazionali. Originale e strampalato nelle sue trame sempre sospese fra avventura e risate, la serie fu però cancellata dalla Nbc dopo due stagioni. Quello che non si poteva sospettare, però, è che anche i fan si sarebbero impegnati in un’importante missione segreta.

Invece di impegnarsi nelle consuete campagne di protesta, magari con aleatorie proteste online, gli spettatori appassionati si ingegnarono in modo più creativo, rivolgendosi non al network ma a un’azienda esterna: Subway. La catena di fast food a base di sandwich era infatti comparsa in alcuni episodi attraverso accordi di product placement: i fan indirizzarono il loro impegno proprio nei confronti di questa compagnia, implorando di fare qualcosa ma soprattutto recandosi in massa nei negozi della catena e acquistando panini su panini. Convinta della buona volontà, Nbc ordinò una terza stagione (e poi una quarta e una quinta) mentre Subway ne divenne lo sponsor principale.

5. Veronica Mars

Anche Veronica Mars è una serie tornata in questi ultimi tempi con una stagione revival, ordinata e diffusa da Hulu, dopo che il suo corso originale era stato interrotto bruscamente dopo tre stagioni da Upn/The Cw. Le avventure dell’investigatrice privata interpretata da Kristen Bell erano destinate a grandi cose (un pitch per la quarta stagione la vedeva anche coinvolta in uno stage all’Fbi) ma le cose andarono in modo del tutto diverso. Eppure non si dovette aspettare l’ondata nostalgica di questi anni per rivedere l’eroina in azione.

Sia il cast che i fan non si arresero infatti alla decisione e trovarono un modo per finanziare diversamente la produzione di un nuovo progetto. Lo showrunner Rob Thomas e la stessa Bell infatti si coalizzarono per lanciare su Kickstarter una campagna di finanziamento per trovare i soldi necessari a convincere Warner Bros a realizzare almeno un film che concludesse degnamente tutte le vicende. L’obiettivo della campagna fu raggiunto in un paio d’ore, arrivando a raccogliere quasi 6 milioni di dollari. La pellicola uscì nel 2014, sette anni dopo la cancellazione e solo cinque prima di questa nuova stagione.

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