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venerdì, Ago 16

5 serie tv che stavate guardando nel 2009


Dieci anni fa il mondo delle serie tv era già in pieno fermento, lanciando talenti come Ryan Murphy, Dan Harmond ma anche titoli entrati nella storia (nel bene o nel male) come Glee e Jersey Shore

Nel pieno dell’epoca d’oro delle serie tv, in cui produzioni su produzioni vengono diffuse ogni giorno in quantità e velocità sempre più difficili da sostenere, sempre quasi impossibile ripensare a un decennio fa. Eppure già nel 2009 l’industria delle serie tv era in pieno fermento, con un aumento senza sosta dei titoli messi in produzione e con l’inizio di alcuni fenomeni, compreso il lancio di alcuni sceneggiatori e attori oggi sulla cresta dell’onda, di cui sentiamo le conseguenze ancora di questi tempi.

1. Glee

Oggi Ryan Murphy, come serie come Pose e le sue prossime in arrivo su Netflix, è uno dei creatori televisivi più in vista di Hollywood. Ma il suo exploit avvenne proprio dieci anni fa: dopo aver creato Nip/Tuck, infatti, raggiunge il successo mainstream con Glee, la serie teen musical che Fox manda in onda a partire dal settembre 2009 per sei stagioni. Il successo è straordinario anche perché Murphy e i suoi autori trovano il modo di rivitalizzare un genere fondamentale ma ormai trito della tv americana, ovvero la serie adolescenziale ambientata nelle high school, introducendo l’elemento musicale dato dal coro scolastico e producendo cover di numerose canzoni pop del momento o del passato.

Complice un cast di tutto rispetto, che va dalla rivelazione Jane Lynch (la perfida Sue Sylvester sempre in tuta) al talento di Lea Michelle, dallo sfortunato Cory Monteith (scomparso per overdose proprio durante le riprese della serie) all’esuberante Chris Colfer. Una delle chiavi dell’affermazione di questa serie è anche la sua rappresentazione della diversità, con attori che rappresentano non solo origini etniche differenti ma anche orientamenti sessuali variegati e disabilità. Allo stesso modo temi come la sessualità, la dipendenza, il bullismo o la depressione sono affrontati senza remore fra un brano e l’altro.

2. Misfits

Tutt’altro tipo di adolescenti è quello al centro della produzione britannica Misfits, partita anch’essa nel 2009 e durata per cinque stagioni. Il punto di partenza è in effetti completamente diverso: un gruppo di giovani delinquenti si trova a dover scontare una pena detentiva quando all’improvviso una strana tempesta elettrica si abbatte sul luogo in cui sono rinchiusi lasciandoli dotati di bizzarri superpoteri. Uccisa per sbaglio una guardia uscita di senno durante la tempesta, i protagonisti cercano nella prima stagione di tenere nascosta tale morte per poi dover affrontare strane sette, uomini mascherati e tutta un’altra serie di minacce, oltre ovviamente alle loro vite già variamente disfunzionali.

Nel cast della serie, che comprende per la maggior parte diversi giovani attori britannici, ha avuto un ruolo di rilievo Iwan Rheon, lo stesso attore che poi sarà il sadico Ramsay Bolton in Game of Thrones, ma che ha partecipato anche alla sfortunata Inhumans e che ora è nel cast di Riviera. C’è da ricordare che Misfits fu anche una delle prime serie a utilizzare in modo creativo il supporto fornito dai social media, con ampie campagne di teasing prima dei lanci delle stagioni e anche con i personaggi stessi che facevano live tweeting durante la trasmissione degli episodi.

3. Community

Forse una delle serie comiche più brillanti degli ultimi decenni (e probabilmente una delle più sottovalutate in Italia), Community, partita appunto nel 2009, ha avuto il merito di farci conoscere il genio comico di Dan Harmon, ora acclamato autore di una serie animata rivoluzionaria come Rick and Morty. Andata in onda sulla Nbc per cinque stagioni e poi salvata Yahoo! per una sesta, la produzione riuscì a costruirsi un seguito online fenomenale, che ne ha alimentato il successo a colpi di meme e gif divenuti virali e ancora oggi molto utilizzati.

Il punto di partenza è l’avvocato spaccone Jeff Winger (Joel McHale) che, allontanato dalla professione per aver falsificato la laurea, si trova costretto a studiare in un community college, una specie di università popolare. Qui incontra una varietà di personaggi bizzarri e forma con loro un gruppo che, fra complicità e ostilità, dà il via a una serie di siparietti comici, situazioni assurde, citazioni pop e modi di dire ricorrenti che difficilmente non entrano nella mente e nel cuore dello spettatore. Notevoli anche altre personalità del cast, come il veterano Chevy Chase (poi allontanato per litigi) e la star allora emergente e ora affermatissima Donald Glover.

4. Nurse Jackie

Già famosa per i suoi ruoli di Diane Whittlesey in Oz e soprattutto di Carmela ne I Soprano, per cui ha ricevuto sei candidature agli Emmy vincendone tre, Edie Falco torna a dimostrare le sue insuperabili capacità attoriali in Nurse Jackie, un medical drama sopra le righe prodotto da Showtime e andato in onda dal 2009 al 2015. Ovviamente non poteva essere una serie medicale come le altre: protagonista è infatti Jackie, un’infermiera frustrata e senza peli sulla lingua che deve giostrarsi fra i mille casi quotidiani e una vita privata neanche quella poi così semplice. Per superare le sue giornate quindi fa grande uso di farmaci come Vicodin, Percocet e Xanax, sviluppando delle vere e proprie dipendenze.

Senza nessun tipo di scrupolo morale nei confronti di sé stessa, ma con un’umanità che va oltre la scorza dura e le apparenze spicce, Jackie, soprattutto grazie all’interpretazione di Falco, si rivela uno dei personaggi femminili più complessi e meglio scritti di quegli anni, nonostante le proteste delle associazioni delle infermiere americane che protestavano contro una rappresentazione svilente della categoria. Nurse Jackie riesce a portarsi a casa cinque Emmy, uno dei quali ancora una volta per la sua attrice protagonista.

5. Jersey Shore

Se la televisione di oggi è in qualche modo cambiata (in meglio o in peggio, decidete voi) lo si deve anche ad alcuni fenomeni sociali che l’hanno colonizzata proprio in questi ultimi anni. Uno dei casi più eclatanti è proprio Jersey Shore: nel 2009, infatti, Mtv decide di puntare tutto su un reality show davvero estremo nel suo punto di vista sociale, riprendendo infatti un gruppo di giovani americani di origini italiane (ma che di italiano hanno ormai ben poco) chiamati Guidos e Guidettes. Tamarri, sboccati, festaioli e sessualmente indomabili, questi ragazzotti vengono seguiti nelle loro divagazioni quotidiani ma soprattutto nelle loro serate di feste, sbronze e amoreggiamenti.

Outfit improbabili, trucchi eccessivi, autoabbronzanti a go go, i protagonisti di Jersey Shore hanno dato al pubblico una rappresentazione incredibile eppure verissima di una certa parte della società, aprendo la porta non solo a diversi remake nazionali (Geordie Shore, Gandia Shore e anche Super Shore, girata pure in Italia e da cui è uscita Elettra Lamborghini) ma anche sdoganando un certo tipo di reality television che invece di riflettere sulla realtà ne mette in campo le pieghe più bizzarre ed esagerate. Gli stessi protagonisti sono ora al centro dello show revival Jersey Shore: Family Vacation che li riunisce dieci anni dopo.

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