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mercoledì, Apr 15

5 squali delle serie (ovvero personaggi disposti a tutto per il potere)



Da Wired.it :

Sono manipolatori, sono avidi, sono senza scrupoli. E popolano il piccolo schermo. Per esempio: i protagonisti di Diavoli, che debutta il 17 aprile. Ma non sono gli unici dall’autocontrollo esemplare, il cuore indurito e l’intuito formidabile

Nelle prime battute di Diavoli, il financial thriller con Alessandro Borghi e Patrick Dempsey che debutta il 17 aprile su Sky Atlantic e Now Tv, si parla di squali, quelle figure prevalentemente legate al mondo delle banche, del trading e delle multinazionali dall’autocontrollo esemplare, dal cuore indurito e dall’intuito formidabile. Al cinema, ancor più che nelle serie, versioni fittizie più o meno ispirate a quelle reali sono diventati personaggi memorabili come il Gordon Gekko della reaganiana Wall Street o il Jordan Belfort di The Wolf of Wall Street. Anche le serie, però, vantano la loro buona quota di squali, non sempre necessariamente della finanza, ma in ogni caso discutibili esemplari di dirigenti aziendali e professionisti manipolatori senza scrupoli con un’anima nera e, qualche volta, un fascino perverso.

1. Bobby Axelrod – Billions

Bobby Axelrod nasconde dietro alla chioma rossa e alle lentiggini che incorniciano lineamenti duri e imperscrutabili, l’animo di un vero squalo. È l’erede ideale di Gordon Gekko – in una versione 2.0 aggiornata al nuovo Millennio – e il leader della società finanziaria Axe Capital. Miliardario con la reputazione di magnanima divinità della beneficenza – si sobbarca le spese dell’istruzione dei figli delle vittime dell’attacco terroristico dell’11 settembre –, è un uomo dalla natura ferale che ricorre, proprio come Gekko, all’insider trading e a ogni sorta di losco espediente per assicurarsi i propri obiettivi. Nonostante tutto, ha un discreto fascino, mutuato da quello del suo interprete Damian Lewis e dal fatto che, in un mondo dove chiunque è più o meno come lui (tipo l’antagonista Chuck Rhoades), appare meno carogna di quello che è.

2. Montgomery Burns – I Simpson

L’epitome della squalo, del milionario perfido e affamato di soldi, dell’essere che non si fa scrupoli di sorta per diventare ancora più ricco e potente. Il Signor Burns è figura iconica del piccolo schermo: il suo aspetto è quello di un’orrida mummia rachitica, dall’età apparente di un paio di centinaia di anni. Praticamente, l’incarnazione fisica dell’avidità. Burns è il proprietario della centrale nucleare che dà lavoro a molti dei cittadini di Sprinfield, spesso vittime di piani espansionistici volti a soddisfare i suoi capricci (come gettare la cittadina nelle tenebre per sempre, per esempio). Burns vanta un passato di alleanza con i nazisti e una lista di misfatti infinita, inoltre è cattivissimo e meschino anche con l’unica persona che gli vuole bene, il suo segretario super lecchino Smithers.

3. Randolph Bell – The Resident

Il Ceo (almeno per parte di questa serie medical) del Chastain Park Memorial Hospital, la struttura ospedaliera dove è ambientata The Resident. Randolph Bell è la prova che gli squali non sono solo finanzieri, lui stesso è un astuto chirurgo che riesce ad aggiudicarsi la posizione di amministratore dell’ospedale grazie alla sua scarsa moralità. Nella prima stagione si scopre che soffre di tremori alle mani in grado di costare la vita ai pazienti che finiscono sotto i suoi ferri; tuttavia la volontà di non esporsi e rovinarsi la carriera lo spingono mettere a rischio i malcapitati. Più avanti nasconderà, e poi rivelerà per proteggersi, i misfatti dell’amante Lane Hunter che ha falsificato trial clinici di pazienti oncologici portandoli alla morte. Nelle stagioni successive le sue azioni serviranno a mostrare che esiste gente peggiore di lui, ma il Bell che conosciamo resta un individuo disposto a tutto, anche a discapito delle vite che dovrebbe proteggere, per il successo.

4. Frank Underwood – House of Cards

Squalo della politica, Frank Underwood è addirittura diventato Presidente degli Stati Uniti. Questo personaggio è la il re dell’avidità, della sete di potere, della meschinità, della manipolazione. Laureato ad Harvard, entrato in politica giovanissimo, vanta una carriera strepitosa spinta a suon di inganni, tradimenti, corruzioni, alleanze disdicevoli, raccomandazioni e addirittura l’omicidio o l’istigazione a commetterlo. Nella prima stagione, quando la sua tendenza a rivolgersi al pubblico per confidargli i piani diabolici, lo ha reso meno indigesto, butta sotto un treno la giovane donna che potrebbe comprometterlo: da quel momento, è impossibile aspettarsi la redenzione da questo villain shakesperiano, neanche quando lo vediamo apparentemente colpito dalla morte della sua guardia del corpo (l’indimenticato Meechum).

5. Kang Pil-joo – Money Flower

A volte, lo squalo ha un passato drammatico che lo spinge a coltivare il desiderio di rivalsa e successo oltre i limiti leciti. Kang Pil-joo è un raro caso della storia della televisione dove lo spettatore si ritrova a tifare per un personaggio negativo, qualsiasi nefandezze compia. Figlio scomodo dell’erede di una multinazionale a gestione famigliare, a causa dei parenti ha perso la madre e il fratello, e medita vendetta. La compie nel modo più sistematico e doloroso (per se stesso e la donna che ama) possibile, diventando il legale dell’azienda, brillante e manipolatore, di cui nessuno può fare a meno e devolvendo 20 anni di vita all’unico scopo di appropriarsi del ruolo di Ceo. Si ritrova anche nei panni dell’amante (in una relazione che sfiora il bdsm, come accade anche in Billions) della persona che odia con tutta l’anima. La sua filosofia si racchiude in una frase che recita: “Finche non si caverà gli occhi, si strapperà le carni e si soffocherà con le proprie mani, non cedere”. Un vero, implacabile, squalo.

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[Fonte Wired.it]