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martedì, Mag 19

5 tra hacker, hacktivist e smanettoni delle serie



Da Wired.it :

Un quoziente intellettivo di gran lunga più alto di quello di Einstein, infallibili, timidi. Elogio dei geni dell’informatica del piccolo schermo in grado di scoprire tutto di te. Come insegna Control Z, dal 22 maggio su Netflix

Control Z, la nuova serie Netflix che debutta sulla piattaforma digitale il 22 maggio, ruota attorno a un hacker che raccoglie materiali compromettenti sui protagonisti e li mette online. Prima di Control Z, Gossip Girl aveva insegnato ai ricchi e viziati della New York bene quanto un segreto esposto potesse rovinare la reputazione anche dei più popolari.

Nel panorama seriale del nuovo Millennio gli show che hanno dato spazio a geni dell’informatica fittizi in grado di reperire qualsiasi informazione e forzare qualsiasi database sono parecchi: quelli che stimolano di più la nostra paranoia sono probabilmente Elliot e gli altri hacktivist di Mr. Robot in grado di raggiungere i dati sensibili delle multinazionali più protette, ma anche il Finch di Person of Interest capace di osservare i cittadini di tutta l’America tramite le telecamere di sorveglianza. Altri, come l’ex cyber criminale Bierkoff di Nikita o il timido e altruista Aram di Blacklist sono al servizio di organizzazioni più o meno legali, ma questo non rende la loro posizione più rassicurante. Ecco chi sono gli altri.

1. I Pistoleri solitari – X-Files

Byers, Frohike e Langly sono tre figure mitiche della serialità, nonché tra i primi hacker del piccolo schermo. Maniaci paranoici della cospirazione, sono degli svitati (ma spesso hanno ragione) che indagano sulle invasioni aliene e sugli insabbiamenti del governo e fanno ricerche per conto dell’agente speciale dell’Fbi Fox Mulder. Byers è all’apparenza il più sano di mente di tutti: ex impiegato del governo, veste sempre in giacca e cravatta e ha un atteggiamento composto. È un sapientone, edotto su numerosi campi della scienza.

Langly è un metallaro squinternato, nonché il prototipo del geek trentenne che non ha mai avuto una fidanzata, amante della fantascienza televisiva, videogamer e giocatore accanito di D&D. Frohike è il più anziano – e il più saggio e inquietante – dei tre: ex attivista radicale, condivide con Mulder la passione per il porno, si comporta vagamente da maniaco con le donne e vanta un passato da ballerino di tango.

2. Eyes Only – Dark Angel

La serie fantascientifica distopica prodotta vent’anni fa dal James Cameron di Terminator  lanciò Jessica Alba, nei panni di un super soldato, e anche il Michael Weatherly di Ncis in quelli dell’hacktivist Logan Cale. Ribattezzatosi Eyes Only, è un idealista precursore del cyber giornalismo che ha devoluto la propria esistenza (e la consistente eredità di famiglia) a denunciare i misfatti della potente e perversa Manticore. Paraplegico a causa di un’aggressione, è la mente nell’accoppiata che forma con l’atletica e forzutissima Max, con cui è legato dall’attrazione. È un individuo dalla bellezza convenzionale, con capacità sociali nella media e psicologicamente stabile – in pratica, un uomo comune –: il che lo rende considerevolmente diverso dal modello dell’hacker televisivo.

3. Marshall Flinkman – Alias

Non solo Cameron, ma anche un altro dei più più potenti produttori hollywoodiani, J. J. Abrams, si dedicò in tempi non sospetti (era il 2001) a creare serie di spionaggio, cospirazioni e losche organizzazioni, nonché… personaggi di hacker infallibili. Marshall è un esperto informatico, hacker – appunto – e inventore che lavora per la Cia. Nerd per eccellenza, gentile, di buon cuore ed entusiasta, è costantemente a disagio in mezzo alla gente, è timido, un po’ imbranato, precisino e nervoso.

Ha una dettagliatissima memoria fotografica e un quoziente intellettivo impressionante. Relegarlo al ruolo di mero hacker è riduttivo: Marshall è un genio in ogni campo della tecnologia, non solo informatica, sa progettare e costruire tutto ciò che può servire a una spia come la protagonista Sydney.

4. Alec Hardison – Leverage

Trent’anni (circa), un atipico e prestante fisico da giocatore di baseball e un bizzarro senso dell’umorismo, Hardison è l’hacker di Leverage, una sorta di A-Team del XXI secolo. È, infatti, l’esperto cyber che collabora con Nathan Ford, ex impiegato delle assicurazioni che ha formato un team votato a prestare soccorso alle vittime indifese di frodi e affini. Hardison è un chiacchierone affabile e affettuoso; è un orfano e ha studiato informatica da autodidatta; è un super geek con la passione per i film, le serie tv di fantascienza, i trucchi prostestici cinematografici, le convention di fumetti e il cosplay. Oltre a essere bravo a violare i sistemi di sicurezza di svariate aziende e organizzazioni, sa anche costruire strumenti elettronici e si affeziona alle sue creazioni e ai suoi strumenti di lavoro (come il furgone Lucille).

5. Walter O’Brien – Scorpion

L’irlandese Walter O’Brien è un hacker che ha penetrato i sistemi informatici della Nasa a 13 anni. Ha un quoziente intellettivo di gran lunga più alto di quello di Einstein e – cosa più allarmante – esiste davvero e oggi è un dirigente d’azienda che si occupa di… sicurezza informatica. Una sua versione romanzata più attraente e introversa, interpretata dal Elyes Gabel di Game of Thrones, è il protagonista di Scorpion, procedurale incentrato su un team di esperti in varie discipline dal passato criminale assunti dal governo per sventare attentati informatici. Anche l’O’Brien nella finzione è un genio della matematica e del cyber hacking, ma sul piccolo schermo paga per i suoi misfatti ed è tormentato dai sensi di colpa per aver provocato un incidente mortale in Iraq con un software difettoso.

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[Fonte Wired.it]