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martedì, Giu 16

5 viaggiatori del tempo (e dello spazio) direttamente dalle serie tv



Da Wired.it :

Il giovane re protagonista di The King: Eternal Monarch – dal 18 giugno su Netflix – è l’ultimo “time traveler” che attraversa luoghi ed epoche del passato e del futuro. Ecco chi sono gli altri

Se si potesse farne una professione, quella del viaggiatore del tempo sarebbe una delle più ambite. Visitare epoche passate, scoprire come sarà il futuro, rimediare agli errori passati e salvare il mondo dagli eventi storici che ne hanno segnato i momenti più bui è il sogno di molti. Ecco perché, anche da adulti, tanti spettatori investono il loro tempo nella visione di altrettante serie a sfondo fantascientifico o fantastico, che descrivono le avventure di protagonisti in grado di saltare da un secolo all’altro. Spesso, sono anche in grado di trasportarsi tra luoghi distanti anni luce, rendendo i loro viaggi passibili di infinite opportunità. I viaggiatori del tempo possono essere alieni o terrestri, spinti da una missione o meri turisti della storia, figure provenienti da un remoto passato o da migliaia di anni in avanti, e possono godere del privilegio di navigare gli oceani del tempo grazie ai mezzi più disparati. Ecco una galleria delle tipologie di viaggiatori del tempo delle serie, tutti da invidiare.

1. Lee Gon – The King: Eternal Monarch

Come insegnano svariate serie – basti pensare a Fringe –, esistono altri universi dove mondi paralleli rivelano che cosa sarebbe stato della nostra vita in condizioni diverse. The King: Eternal Monarch, produzione originale Netflix dal 18 giugno sulla piattaforma, nonché l’ultima attesa opera della Shonda Rhimes coreana (Kim Eun-sook, autrice di due capolavori come il fantasy Goblin e lo storico Mr. Sunshine), è ambientata sulla Terra così come la conosciamo e un’altra, leggermente diversa, dove la Corea non è una repubblica bensì una monarchia ancora sotto la dinastia Lee. Lee Gon ne è il giovane e saggio re, Tae-eul l’intraprendente poliziotta del mondo parallelo che devo aiutarlo a fermare l’ambizioso zio Lee Rim dal distruggere l’equilibrio tra gli universi abusando del potere del Manpasikjeok, cimelio di famiglia con il potere di farne viaggiare i membri nel tempo e nello spazio. Spezzato in due durante un golpe (e successivamente incastonato nel frustino da cavallerizzo del re), funziona solo a metà, permettendo a Lee Gon, Lee Rim e chi con loro di viaggiare giusto tra un punto fisso nello spazio e l’altro. Completato, trasforma il suo proprietario in un vero e proprio Signore del Tempo in grado di visitare migliaia di universi, in qualsiasi epoca.

2. Il Dottore – Doctor Who

Il viaggiatore del tempo per eccellenza del piccolo schermo è senz’altro il Dottore, alieno originario del pianeta Gallifrey, che percorre in lungo e in largo l’universo vivendo avventure incredibili e concedendo anche a dei compagni umani di farlo con lui. Il Signore del Tempo dal nome misterioso, protagonista su Rai 4 dal 14 giugno della dodicesima stagione, debuttò nel 1963 sulla britannica Bbc nei panni dello scorbutico e attempato William Hartnell; da sempre, si muove nel tempo e nello spazio grazie al (o meglio, la) Tardis, l’astronave senziente a forma di cabina de telefono inglese che dovrebbe cambiare forma così camuffandosi con l’ambiente circostante, ma che tutti conoscono con il solito caratteristico colore azzurro e il peculiare suono che ne accompagna l’arrivo.

Il Dottore si rigenera, cambiando aspetto, età, sesso e gusti, vivendo così per migliaia di anni. Nella sua lunga esistenza sugli schermi ha fatto conoscere agli spettatori centinaia di razze aliene – alcune amichevoli, altri ostili, altre ancora letali – permettendo a tutti di sognare di essere scelti come suoi compagni di avventura.

3. Sam Beckett – In viaggio nel tempo (Quantum Leap)

Un vero e proprio mito per la generazione cresciuta a pane, cartoni e telefilm negli anni ’80 e ’90, Sam Beckett è uno scienziato atletico e idealista che sta mettendo a punto una macchina per viaggiare nel tempo. Un malfunzionamento del prototipo lo spedisce in un loop di viaggi senza ritorno tra varie epoche. La peculiarità di questo classico del piccolo schermo è che Sam si sostituisce ad altre persone (anche se a chi lo circonda il suo aspetto appare quello dell’ospite originale) in momenti cruciali della loro esistenza, salvandole da infauste situazioni. Ad aiutarlo c’è l’eccentrico amico Al, rimasto nel presente ma con il quale riesce e comunicare, e il supercomputer Ziggy, che rintraccia le informazioni del passato mettendole a disposizione tramite un pittoresco tablet.

4. Sam Tyler – Life On Mars

Un’altra tipologia di viaggiatore nel tempo è quello del personaggio che involontariamente resta bloccato in una determinata epoca. Per il ligio e rigoroso poliziotto britannico Sam Tyler, risvegliatosi dopo un incidente nella Manchester del 1973, l’inferno è la realtà del passato in cui è costretto a vivere (sempre impiegato come agente della Omicidi), dove i suoi colleghi non rispettano le regole, sono corrotti e violenti, bevono e fumano in ufficio.

Sam deve adattarsi allo stile di vita dell’epoca, ma lo fa criticando e contrastano il suo capo – il manesco Gene Hunt, che si dimostra razzista, maschilista e frettoloso nelle indagini –, mentre cerca di capire come tornare nel proprio tempo e come si sia risvegliato nel 1973. La suggestione e il fascino di quel periodo, tra hit musicali epiche e l’inconfondibile moda degli anni ’70, e l’amicizia con i nuovi colleghi piano piano gli fanno cambiare idea sul voler tornare a casa.

5. Hiro Nakamura – Heroes

Per viaggiare nel tempo di solito serve uno strumento, che sia il flauto magico di Lee Gon, un’astronave in grado di muoversi in ogni dimensione o una macchina del tempo messa a punto da uno scienziato. Hiro Nakamura, uno dei protagonisti di Heroes, è un impiegato supergeek giapponese nonché un’esemplare dell’evoluzione umana che manifesta poteri speciali: nel suo caso, riesce a teletrasportarsi nello spazio e nel tempo. Che sia dall’altra parte del pianeta (può viaggiare da Tokyo a New York in un batter d’occhio), in un futuro prossimo (poche settimane, in tempo per assiste0r1e alla fine del mondo) o molti secoli nel passato (nel periodo Edo, alla fine del XVII secolo), le sue possibilità sono infinite. Il problema con questo genere di poteri – specialmente quelli ancora inesplorati – è che sono difficili da controllare e, peggio ancora, vanno e vengono nei momenti meno opportuni. Eppure, quella di Hiro resta una delle facoltà dei sogni più cliccate.

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[Fonte Wired.it]