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giovedì, Dic 12

5G in arrivo, nell’attesa gli italiani comprano meno smartphone


Secondo l’osservatorio Findomestic cala l’acquisto di telefoni in attesa di quelli configurati per le nuove connessioni. Crescono le auto ibride

smartphone
(Foto: Flickr_Garry Knight)

Luci e ombre sulla spesa degli italiani per l’innovazione tecnologica nei beni durevoli: per la prima volta dopo anni i consumatori rinunciano allo smartphone a favore di veicoli, elettrodomestici moderni e accessori per la casa connessa. Ma un po’ tutti i settori del tech patiscono il segno “meno”, che tocca anche tv e personal computer, mentre cresce la spesa per l’auto nuova (18,6 miliardi, +4,5%) e usata (19,6 miliardi, +2,3%). L’alimentazione alternativa dei mezzi rappresenta ancora il 15% dell’immatricolato.

In generale, secondo l’Osservatorio Findomestic 2019, realizzato in collaborazione con Prometeia, la spesa italiana in beni durevoli è cresciuta del 2,1% con veicoli (+3.5%) e casa (+0,5%) a costituire rispettivamente il 54% e 46% dei 75 miliardi spesi, cifra pari al 7% della spesa complessiva nazionale (1090 miliardi, +1,1%). La crescita più forte è avvenuta in Veneto (+4,5%), mentre la Lombardia è prima per valori assoluti di spesa (14,2 miliardi).

Il tech aspetta il 5G

Elettronica (-5,6%%), telefonia (-4,4%) e Information technology (-0,8%) sono maglie nere dei consumi, con una battuta d’arresto storica per lo smartphone in particolare: -6% rispetto al 2018. Momento “no” anche per i televisori (-5,4%), nonostante le vendite dei prodotti premium o con schermi più grandi, e per i pc (-1,8%).

“Mercato maturo, forte calo dei prezzi, aggressiva concorrenza fra settori It e telecomunicazioni, l’attesa per l’arrivo del 5G sia da parte della domanda che dell’offerta causano la prima battuta d’arresto in 10 anni per il telefonino” – spiega Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio. “L’eventuale ripartenza è legata a doppio filo al sostegno dallo switch off verso le reti di quinta generazione che dovrebbe partire a fine 2021”.

Va notato che il mobile ha raggiunto l’83% della popolazione e le 81,5 milioni di sim “human” superano di gran lunga i 60 milioni di residenti, quindi gli italiani aspettano la svolta tecnologica in un mercato saturo e comprano più accessori. Così, se gli smartphone sono il 90% nel mercato della telefonia, crescono invece i wearables +61,5% (a valore) e gli auricolari (+45,5%).

Le considerazioni sul 5G valgono anche per le Tv che rappresentano l’80% dell’elettronica, dove cresce invece il mercato degli altoparlanti smart (+12,1%) e degli home assistant (+9,3%). Allo stesso modo, nell’It dominato per il 50% dai pc (-1,8%), salgono al contrario i monitor (+9,9%) e le game station (+9,4%).

Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic (foto ufficio stampa)
Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic (foto ufficio stampa)

Automotive e casa

Nel frattempo si investe in veicoli, home comfort e mobili. Il parco auto nuovo vede il crollo del diesel (-24% nei primi 9 mesi dell’anno) e un incremento del benzina (+27%). “Anche se le auto elettriche restano marginali, con una quota dello 0,5% del mercato del nuovo, le alimentazioni alternative (ibride, Gpl, metano) rappresentano ormai il 15% dell’immatricolato (+13,6%) in un contesto in cui si assiste all’ascesa dell’e-bike (+8,6%) e dei motoveicoli elettrici”, spiega Bardazzi. Fra le alternative il metano è in calo (-17,4%) con una vettura su 10 fra le nuove; una su due (il 47,8%) va invece a Gpl (+10,7%) e 4 su 10 sono ibrido elettrico (+32,4%).

L’incremento della spesa fra le mura domestiche riguarda soprattutto climatizzatori e deumidificatori (+36,1%), elettrodomestici grandi (+1,7%), piccoli (+6,4) e arredamento (+2,1%). “Connessione, innovazione, multifunzionalità e design guidano le scelte di acquisto delle famiglie” – spiega Bardazzi – “attente alla performance tecnologica e al risparmio di tempo ed energia”.

auto elettrica
Photo: reshape from Håkan Dahlström on Flicrk.com. License CC BY 2.0

L’ecommerce incide in ogni mercato dei beni durevoli monitorati dall’Osservatorio Findomestic. L’incremento più forte è nell’“home comfort” (condizionatori e domotica, +37,2%), seguito da mobile (+30%) e telefonia (+27,4%). Sono le fotocamere però l’oggetto di culto dello shopper online: quasi una su tre (il 29%) viene comprata sui siti. Lo stesso accade per un prodotto informatico su cinque (il 20,4% del totale) e un piccolo elettrodomestico su quattro (il 23,6%).

Il credito al consumo

Il mercato del credito al consumo chiuderà il 2019 con flussi erogati pari a 71,5 miliardi di euro, il 3,9% in più rispetto al 2018 (secondo le stime Findomestic su dati Assofin), proseguendo nel trend positivo da otto anni. Findomestic a fine anno avrà, invece, erogato 10,3 miliardi di euro, con una crescita superiore alla media del mercato: +5,6%. “Quest’anno” – spiega Gilles Zeitoun, direttore generale di Findomestic – “l’obiettivo è stato quello di consolidare la nostra quota di mercato del 14,5%, che ci vede come società leader in Italia”. E nel 2019 il ricorso al credito è aumentato anche tramite web: nell’ambito dei prestiti personali, l’incidenza dell’online è stata pari al 7% a livello di mercato e del 17% per Findomestic che, primo operatore nel paese anche su internet.

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