Da Wired.it :
Partono altre due sperimentazioni delle nuove reti di quinta generazione, a Genova e a Catanzaro. Focus su mobilità e parchi cittadini
Milano si conferma una delle città europee capofila dello sviluppo del 5G. La rete di nuova generazione di Vodafone ha raggiunto il 90% di copertura della popolazione cittadina con il segnale della rete internet mobile ultraveloce di ultima generazione.
Il progetto di Vodafone segna una prima tappa nel 2018, quando la compagnia telefonica lancia per la prima volta in Italia la sua rete commerciale 5G proprio dal capoluogo lombardo e da 28 comuni dell’hinterland. Nel 2019 il 5G targato Vodafone si accende anche a Roma, Torino, Bologna e Napoli.
Milano è stata il banco di prova per Vodafone per la sperimentazione del 5G con 41 progetti collegati all’utilizzo nei campi della sanità, della sicurezza, della mobilità e dell’industria. L’iniziativa di Vodafone è stata promossa dal Ministero dello Sviluppo economico che ha successivamente affidato alla società di telecomunicazione altri due bandi di sperimentazione 5G per la rete commerciale.
Le due nuove sperimentazioni coinvolgono le città di Genova e Catanzaro. Nella capoluogo ligure saranno avviati 4 progetti legati alla rete 5G dedicati alla sicurezza delle infrastrutture stradali e alla smart mobility, implementando anche una prima versione di network slicing.
Nel comune calabro di Catanzaro invece, Vodafone utilizzerà la rete 5G per sperimentare soluzioni multimediali nei parchi cittadini. Queste soluzioni, applicate alle strutture museali ed espositive, saranno strutturate in modo da promuoverne l’utilizzo anche da parte di persone con disabilità.
“L’emergenza che stiamo vivendo ha acuito l’importanza per il Paese di disporre di una infrastruttura di telecomunicazioni moderna e ha accelerato l’adozione di modelli digitali da parte di imprese e amministrazioni” commenta Aldo Bisio, amministratore delegato di Vodafone Italia: “Il 5G non è solo una opportunità ma una necessità per sostenere il trend di crescita esponenziale della domanda di dati, accelerata dalla pandemia”.
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