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mercoledì, Feb 23

7 videogiochi di Apple Arcade che vi consigliamo di provare



Da Wired.it :

Se divorate videogiochi, vi piace sperimentare con diversi titoli e avere a portata di mano un archivio in continuo aggiornamento, Apple Arcade fa al caso vostro. Il servizio di gaming sviluppato dalla casa di Cupertino ha fatto la sua comparsa nel 2019 e, a distanza di quasi tre anni, la libreria ha superato i 200 titoli offrendo una vasta collezione, dai capolavori dell’App Store come Monument Valley ad esclusive iOS e macOS come Crossy Road Castle.

I punti di forza del servizio non si limitano soltanto alla quantità di videogiochi disponibili e al prezzo contenuto dell’abbonamento, che consente inoltre di giocare su tutte le piattaforme dell’ecosistema Apple, ma si riscontrano soprattutto nella diversificazione dell’offerta. Andando incontro a diversi tipi di giocatori, dal casual gamer a coloro che desiderano tuffarsi all’interno di esperienze narrativo-visivo. Male che vada, se un gioco non ci convince, possiamo sempre cancellarlo e far posto ad una nuova avventura.

South of the Circle

E se proprio di avventure vogliamo parlare, all’interno del catalogo ce ne sono alcune da non lasciarsi sfuggire, a partire da South of the Circle, ultimo lavoro di State of Play. A metà tra un walking simulator e un diario visivo che ricorda molto uno storyboard realizzato ad acquerelli, il gioco ci catapulta inizialmente tra i ghiacciai dell’Antartide negli anni 60, in piena guerra fredda, per poi diramarsi attraverso numerosi piani narrativi che ci porteranno a scoprire la storia di Peter, flashback dopo flashback. La nostra interazione è ridotta all’osso anche se è possibile scegliere tra una serie di opzioni di dialogo, o atteggiamenti per meglio dire, per ripercorrere episodi chiave del passato del protagonista. Vestendo i panni di osservatori anziché di giocatori, accompagneremo Peter nella sua disperata spedizione in Antartide e rivivremo i momenti cruciali passati tra le aule di Cambridge e i boschi della campagna Scozzese. 

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Assemble With Care  

Rimanendo in tema di viaggio ma abbandonando i toni cupi della guerra fredda, cambiamo scenario per seguire Maria, una aggiustatutto giramondo, nella soleggiata cittadina di Bellariva in Assemble With Care di Ustwo Games, gli ideatori di Monument Valley. Dai giochi narrativi ai puzzle game caratterizzati da pennellate corpose ed estremamente colorate, aiuteremo Maria a riparare una serie di oggetti appartenenti ad alcuni abitanti di Bellariva, scoprendo le loro storie un pezzo alla volta. Gli oggetti sono in realtà una metafora delle relazioni che abbiamo con i nostri cari e del percorso da intraprendere per risanare vecchi screzi e risentimenti. Oggetto dopo oggetto, tra carillon, macchine fotografiche ed insegne luminose, Maria non aiuterà solamente gli abitanti di Bellariva ma ripercorrerà anche il rapporto burrascoso con i propri cari.

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Assemble With Care

Mutazione

Un altro gioco che utilizza la metafora come escamotage narrativo per conoscere più a fondo le storie di una pittoresca comunità di isolani è Mutazione, avventura narrativa sviluppata da Die Gute Fabrik. Accompagneremo una giovane ragazzina di nome Kai su un’isola segnata da strane mutazioni che hanno avuto un profondo impatto non solo sulla flora e la fauna, ma anche sugli stessi abitanti, i quali hanno assunto le fattezze più disparate. Aiuteremo la ragazza a ricostruire il rapporto con il nonno e a risanare la comunità scoprendo poco alla volta le vicende personali degli abitanti e il legame profondo che lega le loro vite al bioma dell’isola. Kai dovrà esplorare la strampalata vegetazione andando alla ricerca di semi e piante che saranno utili ad una serie di attività di giardinaggio grazie alle quali entrerà sempre più in sintonia con gli abitanti, aiutandoli a risolvere traumi passati e conflitti personali.

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Mutazione

Mini Motorways

Chi desidera invece cimentarsi nella gestione di arterie stradali, rotatorie e semafori, non può esimersi dal giocare a Mini Motorways, citybuilder sviluppato da Dinosaur Polo Club, già ideatore di Mini Metro. Con una grafica isometrica molto minimal che richiama il precedente capitolo, ci troveremo a gestire una flotta di macchine in continuo aumento cercando di mantenere snello il traffico stradale ed affrontare sfide che ci permetteranno di sbloccare le mappe di alcune delle città più famose al mondo, da Los Angeles a Wellington. 

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Mini Motorways

Chameleon Run

Cambiando genere ma rimanendo sempre in tema di giochi addictive, Chameleon Run è un altro titolo da non lasciarsi sfuggire. L’autorunner sviluppato da Hyperbolic Magnetism con la sua grafica squillante dai toni fucsia e gialli fatta di blocchettoni colorati, ci catapulta in una serie di corse sfrenate in cui dovremmo compiere salti mortali per evitare strapiombi ed ostacoli. Ciò che colpisce è la cura dedicata al level design, che si sposa perfettamente con con un gameplay semplice ma che ad ogni livello permette di scoprire nuove acrobazie che sfruttano l’ambiente circostante grazie ad una serie di semplici gesti. 

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Chameleon Run 

Gibbon: Beyond the Trees

Questo titolo di Broken Rules è un’altra avventura 2D a scorrimento laterale che fa delle meccaniche di gioco e la grafica i suoi punti di forza. Disponibile tra le novità di febbraio nel catalogo di Arcade, vestiremo i panni di una famiglia di gibboni in una corsa sfrenata tra le foreste e le città del sudest asiatico per cercare di sopravvivere alle minacce dell’uomo. Broken Rules ha ricreato il movimento che i primati utilizzano per spostarsi da un ramo all’altro, la brachiazione, per rappresentare al meglio la loro libertà di movimento e gli incredibili volteggi all’interno di una narrazione suggestiva dipinta a mano che mette in contrasto paesaggi rigogliosi e le incessanti attività di deforestazione umane. 

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Gibbon: Beyond the Trees

Wylde Flowers

In questa pluralità di generi non potevano mancare i simulatori come Wylde Flowers di Studio Drydock, esclusiva Arcade del mese di febbraio. L’esperienza pluriennale di Amanda Schofield e Alex Holkner con la serie The Sims si traduce nello sviluppo di un mondo magico in cui le classiche caratteristiche dei simulatori di vita si legano allo storytelling costruire un mondo complesso, fatto di archi narrativi da risolvere e personaggi da conoscere, calandoci nei panno di una curiosa comunità alle prese con attività artigianali, animali da accudire, incantesimi e pozioni. 

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Wylde Flowers

Con un catalogo così variegato, Apple Arcade non strizza solamente l’occhio a coloro che desiderano spaziare da un genere all’altro, ma anche a chi guarda al videogioco cercando di capirne il funzionamento e le logiche sottese, interrogandosi sulle best practice della progettazione videoludica. Poter creare il prossimo Horizon Zero Dawn o semplicemente la propria versione di Crash Bandicoot fa senz’altro gola, ma destreggiarsi tra meccaniche di gioco, regole, gameplay, elementi visivi, dialoghi e personaggi non è affatto un gioco da ragazzi. Creare un videogioco significa cimentarsi con un puzzle multi sfaccettato in cui ogni elemento si lega all’altro all’interno di un processo di tipo causa-effetto. Un gioco ben progettato è infatti un ecosistema in cui ogni suo componente svolge un ruolo ben preciso, guidato da una logica chiara in relazione agli elementi presenti sulla scena e ai giocatori, rispondendo alle domande come, perché, che cosa, di fronte alle regole che ne gestiscono l’inizio, lo svolgimento e la fine. Apple Arcade è quindi una buona fonte di sperimentazione per confrontarsi con titoli molto diversi l’uno dall’altro e capire che per realizzare un’ esperienza di gioco entusiasmante non servono necessariamente effetti speciali da tripla A, bensì un progetto convincente in cui ogni componente dialoga con il tutto all’interno di una narrazione ludica coerente.



[Fonte Wired.it]