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lunedì, Gen 04

-72% di incassi: il 2020 è stato l’anno nero del cinema (ma non delle registe)



Da Wired.it :

Tra i mercati più colpiti: quello degli Stati Uniti, che si è visto superare dalla Cina per la prima volta nella storia. Unica buona notizia: è cresciuto il numero delle donne alla regia nei maggiori film

cinema, wonder woman

È bastata l’evidenza empirica a farcelo intuire: come tanti altri settori colpiti dalle conseguenze del coronavirus, anche quello del cinema ha subito danni senza precedenti nel corso del 2020. La chiusura delle sale e i ritardi nelle produzioni causati dai veri lockdown e dai numeri ancora alti di contagi nei mercati chiave hanno fatto sì che i ricavi ai botteghini di tutto il mondo precipitassero: secondo i dati riportati da Hollywood Reporter, in media gli incassi sono diminuiti di oltre il 72% (da 42,5 miliardi di dollari nel 2019 a 11,5 miliardi nel 2020). Le più colpite? Le sale americane, con una decrescita dell’80% e i ricavi che sono passati da 11,4 miliardi a 2,3 miliardi.

Così, per la prima volta nella storia, è stata la Cina a rappresentare, nel 2020, il primo mercato cinematografico al mondo: pur avendo subito perdite del 70%, infatti, si è attestata a 2,7 miliardi di dollari ottenuti al botteghino, sorpassando dunque gli Stati Uniti. Sempre nel 2020, sempre per la prima volta, è stato un film cinese, The Eight Hundred (sulla Seconda guerra mondiale), a scalare la classifica dei blockbuster internazionali con 440 milioni di incassi. Fra i titoli più visti negli Usa, invece, c’è Bad Boys for Life con Will Smith e 1917 di Sam Mendes (entrambi usciti a gennaio pre-pandemia), Tenet di Christopher Nolan, coraggiosamente uscito a luglio. E in Italia? Con le sale chiuse da sei mesi (e chissà per quanto a lungo ancora), i botteghini si sono fermati a 182,5 milioni di euro, il 72% in meno rispetto al 2019. Il merito degli incassi va all’exploit dell’ultimo film di Checco Zalone uscito all’inizio dell’anno.

A questo punto, il 2021 diventa cruciale per comprendere il futuro dell’industria cinematografica, mentre i grandi studios cercano alternative alle vie tradizionali di distribuzione, che guardano soprattutto allo streaming. In uno scenario così tetro, però, è bene cercare anche qualche solitaria notizia positiva: nel 2020, infatti, è stato toccato il record di donne alla regia nei maggiori film dell’anno, cioè fra i 100 che hanno guadagnato di più negli scorsi 12 mesi (come Wonder Woman 1984 di Patty Jenkins e Birds of Prey di Cathy Yan). Dal 12% di registe nei film con più incasso nel 2019 siamo passati al 16%, cifre ancora stentoree ovviamente ma almeno in costante crescita.

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[Fonte Wired.it]