Chi pratica l’antica disciplina indiana, sa che i tappetini yoga sono un compagno di allenamento indispensabile, e un buon alleato per il relax di corpo e mente. Adatti sia a principianti che a esperti, offrono comfort e sostegno alle articolazioni, assicurando allo stesso tempo una buona aderenza sulla superficie su cui sono appoggiati. E se per affinare la qualità delle proprie Asana può volerci un po’ di tempo, per scegliere il giusto tappetino con cui dedicarsi agli esercizi bastano pochi clic. A patto di sapere da dove iniziare. In questa gallery, abbiamo raccolto le caratteristiche principali da tenere d’occhio, più una selezione di proposte in varie fasce di prezzo.
A cosa servono i tappetini yoga?
Per cimentarsi nella pratica dello yoga non sono necessari molti accessori, ma ce n’è uno che è caldamente consigliabile avere con sé sin dalla primissima lezione. Si tratta del tappetino da yoga, uno strumento utile sotto diversi punti di vista. In primis, perché è in grado di dare la comodità che serve per cimentarsi nelle Asana senza incorrere in uno spiacevole impatto con il suolo. L’ammortizzazione è importante così come la stabilità, spesso decisiva quando si tratta di assumere posizioni che richiedono un particolare esercizio di equilibrio. Infine, l’aderenza al pavimento data dal tappetino impedisce di scivolare pericolosamente durante l’allenamento.
Le caratteristiche chiave
I tappetini da yoga non sono tutti uguali: al di là dell’estetica e delle dimensioni, si distinguono soprattutto per i materiali impiegati nella loro realizzazione e per lo spessore. Anche la leggerezza (e di conseguenza la trasportabiltà) è un fattore chiave, in particolare se si è soliti praticare in palestra o in un luogo diverso dalla propria abitazione.
- Materiali: quando si ricerca un tappetino yoga, è possibile imbattersi in diversi materiali. Il più comune (e vincente) è il tpe (Termo Polimeri Espansi), che è morbido, resistente e ha una buona capacità di aderenza. Un altro materiale che non è raro incontrare è il sughero, una soluzione naturale e traspirante, ma più costosa.
- Spessore: in commercio si trovano tappetini più e meno spessi. Chi pratica una forma di yoga dinamico ha l’esigenza di avere un’ottima stabilità e aderenza (e quindi uno spessore inferiore), vista la necessità di assumere posizioni “in movimento”, mentre chi è impegnato in sessioni di yoga soft potrebbe ritenere indispensabile il massimo comfort, e pertanto focalizzare la propria attenzione sulle proposte dallo spessore più elevato.
- Praticità nel trasporto: la possibilità di arrotolare comodamente il tappetino e di portarlo con sé in borsa da un luogo all’altro, magari sfruttando la presenza di chiusure elastiche, tracolle o, ancora, contenitori appositi, può risultare particolarmente utile. Non solo quando si tratta di portarlo in vacanza ma, forse ancor di più, per gli yogi che svolgono la pratica fuori casa e non vogliono trovarsi in difficoltà negli spostamenti.
- Stile: praticare yoga su un tappetino che risponde ai propri gusti in termini di estetica può costituire un plus non irrilevante, soprattutto quando si tratta di trovare la giusta motivazione. I tappetini hanno per lo più colori accattivanti o comunque design in grado di incuriosire. Alcuni modelli sono dotati inoltre di linee di allineamento che, oltre a essere decorative, possono aiutare a posizionare il corpo in modo adeguato durante la pratica.
I migliori tappetini da yoga secondo Wired
Di seguito, la nostra selezione dei migliori tappetini yoga in circolazione, realizzata avendo cura di inserire proposte caratterizzate da una buona varietà, soprattutto per quanto riguarda lo spessore: i modelli più sottili sono spessi appena 4 mm, mentre quelli più “voluminosi” arrivano a 8 mm. Oltre all’estetica abbiamo considerato anche altre peculiarità, come la comodità di trasporto e la facilità di pulizia.