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giovedì, Ott 20

Il razzo spaziale europeo Ariane 6 non sarà lanciato prima della fine del 2023

da Hardware Upgrade :

Nella giornata di ieri abbiamo scritto del completamento (negli scorsi giorni) dell’unità di test Ariane 6. Il nuovo vettore pesante europeo sostituirà Ariane 5 diventando la “punta di diamante” di ArianeGroup con quest’ultimo razzo spaziale che ha solamente tre missioni ancora da compiere prima di concludere definitivamente la sua carriera (la prossima fissata per il 14 dicembre 2022) entro il primo semestre 2023. Lo scopo è quello di ridurre il costo per lancio, aumentare la cadenza e infine permettere una maggiore flessibilità operativa.

I ritardi purtroppo si sono accumulati, e se inizialmente si parlava del 2020, nel 2021 invece il possibile lancio era stato programmato nel secondo quadrimestre del 2022, già alla fine dello stesso anno la previsione del era stata spostata alla fine del 2022. Con il passare dei mesi poi è sembrato sempre più probabile che il lancio venisse posticipato fino alla prima parte del 2023 mentre ora è arrivata la conferma da parte di ESA e ArianeGroup per un lancio inaugurale che è fissato per la fine del 2023.

Ariane 6 sarà lanciato a fine 2023, la conferma di ESA e ArianeGroup

Durante la conferenza tenutasi nella giornata di ieri i dirigenti di ESA, CNES e ArianeGroup hanno annunciato le nuove tempistiche di lancio per il vettore pesante europeo. Josef Aschbacher (direttore generale di ESA) ha ricordato come a maggio 2022 è stata richiesta la valutazione da una commissione esterna per capire quando il lancio inaugurale di Ariane 6 sarebbe potuto accadere.

ariane 6

Questo ha permesso una valutazione dei rischi oltre che una stesura delle tappe da percorrere per arrivare al lancio in sicurezza. Tra queste troviamo l’hot fire test del motore Vinci dello stadio superiore (attualmente in corso in Germania, a Lampoldshausen), c’è poi il completamento dei test dell’unità prototipale attualmente assemblata a Kourou (compreso l’hot fire del motore Vulcain 2.1) e infine la system qualification review. Queste tre tappe fondamentali dovranno essere concluse entro il Q1 2023 se il lancio dovrà avvenire per il Q4 2023.

Lo scopo di avere un lanciatore come Ariane 6 è di essere il più indipendenti da altre nazioni nell’accesso allo Spazio. Un esempio è stato il caso della guerra in Ucraina che ha portato al blocco dei lanci dei vettori Soyuz (tra gli altri) e quindi allo spostamento di alcune missioni su altri razzi spaziali. André-Hubert Roussel (di ArianeGroup) ha dichiarato che l’accoppiamento meccanico tra la nuova struttura di lancio e il razzo è completato con successo ma ora mancano i test relativi alla parte elettronica e fluidica.

ariane 6

Roussel ha ricordato che l’hot fire test del nuovo motore Vinci dello stadio superiore è stato un successo, con un’accensione di 45″ (come programmato). Ora è in corso la revisione di TB di dati per controllare tutti i parametri. Altre accensioni sono programmate in futuro per completare la certificazione dello stadio superiore. I booster laterali basati su motori P120C, due nella configurazione 62 e quattro in quella 64, hanno dato prova di essere funzionanti grazie anche al lancio inaugurale di Vega-C dove P120C rappresenta il primo stadio.

Il primo modello di Ariane 6 che effettivamente volerà è attualmente in fase di costruzione negli stabilimenti di Arianespace. La spedizione dei componenti dovrebbe avvenire tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. Anche le unità 2 e 3 sono in corso di integrazione così che, una volta che sarà avvenuta la certificazione, la cadenza di lancio potrà essere rapida.

Ariane 6 e le evoluzioni del programma

ESA, CNES e ArianeGroup costituiscono la base del management che prevede la validazione dell’intero sistema di lancio (comprensivo di produzione, sistemi di gestione a terra e razzo spaziale). Questo dovrebbe permettere di migliorare la rapidità di intervento e far proseguire il programma senza più ritardi anche per le future missioni.

Philippe Baptiste (CNES) ha aggiunto che la nuova struttura di lancio prevede anche sistemi per mitigare l’impatto ambientale come una solar farm per la produzione di energia ma anche un nuovo impianto per la produzione di “idrogeno verde” (che però fornirà propellente per i sistemi solamente a partire dal 2025).

Stéphane Israël (Arianespace) ha aggiunto che è già in previsione una versione aggiornata di Ariane 6, conosciuta come Block II. Questa prevederà nuovi booster P120C+ oltre che un motore Vinci aggiornato. Complessivamente questo dovrebbe permettere di avere il 20% in più di prestazioni pari a 3 tonnellate aggiuntive in LEO per il carico utile. Con l’arrivo di P120+ inoltre anche Vega-C sarà più performante (guardando poi a Vega E che porterà un ulteriore 20% in più di prestazioni e una riduzione del 20% dei costi).

ariane 6

Attualmente sono programmati 29 lanci di Ariane 6 (75% commerciali, 25% istituzionali) e 7 lanci di Vega-C (40% commerciali, 60% istituzionali). In particolare il vettore pesante sarà impiegato da Amazon per lanciare la sua megacostellazione satellitare Project Kuiper, come annunciato in passato.

Daniel Neuenschwander (di ESA) ha poi aggiunto che l’agenzia spaziale nel 2023 preparerà la proposta per lo sviluppo del programma spaziale umano europeo che potrebbe portare all’effettivo sviluppo di SUSIE, la nuova capsula europea (sia in versione cargo che per equipaggio). Sempre Neuenschwander ha dichiarato che i ritardi di Ariane 6 sono legati a diversi fattori quali l’aggiunta di una APU (unità di potenza ausiliaria) non inizialmente prevista, lo sviluppo di una parte del sistema criogenico, i test sul motore dello stadio superiore e la pandemia. Anche lo sviluppo completo del software, sia della parte di terra che del lanciatore, ha avuto un impatto sulle tempistiche. Attualmente lo sviluppo di Ariane 6 e Vega-C è costato 4 miliardi di euro, con una parte finanziata dagli stati membri. C’è però da sottolineare che questi costi tengono conto anche di quello che è stato definito “cadence effect” che permetterà all’industria e ai fornitori di rispondere meglio alle esigenze del mercato.


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