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Mistral AI: chi è Arthur Mensch, il fondatore e campione dell’intelligenza artificiale europea

da | Mag 24, 2024 | Tecnologia


Il successo è praticamente istantaneo: i sistemi di Mistral AI si rivelano subito molto efficienti dal punto di vista computazionale ed energetico, conquistando la fiducia di colossi francesi come Renault e BNP Paribas. Anche gli investitori si fanno avanti: Mistral AI riesce a raccogliere oltre 500 milioni di euro e a raggiungere una valutazione da due miliardi di dollari.

Certo, siamo ancora lontani dalle cifre di OpenAI, valutata 80 miliardi di dollari, ma il rapido successo e le evidenti potenzialità hanno convinto anche giganti come Microsoft, Nvidia e Salesforce a sostenere gli sforzi della startup francese (in parte facendo venire meno il suo ruolo di “campione europeo” e destando parecchie perplessità tra i politici europei).

Le difficoltà, comunque, non mancano: ci sono ancora poche informazioni sui bilanci di Mistral AI, che non può permettersi di bruciare soldi alla velocità dei suoi concorrenti statunitensi. Inoltre, i costi per alimentare dei sistemi enormemente energivori sono in continua crescita, anche se da questo punto di vista la Francia può fare affidamento sui prezzi contenuti e ampia disponibilità della sua energia nucleare.

Lo spirito open source

La differenza più marcata tra Mistral AI e i suoi concorrenti d’oltreoceano va però ben oltre i bilanci economici e riguarda un aspetto quasi filosofico. A differenza di Google, OpenAI o Anthropic, la società fondata da Mensch è rigorosamente open source: vale a dire che il codice dei suoi chatbot è liberamente accessibile e modificabile da chiunque voglia utilizzarlo.

Le intelligenze artificiali open source sono da sempre considerate un pericolo da parte dei colossi della Silicon Valley (con la parziale eccezione di Meta), che temono un loro utilizzo malevolo da parte di chiunque voglia sfruttarle, giusto per fare solo due esempi, a scopi di disinformazione o per la creazione di armi letali.

Un allarmismo che Mensch ritiene ingiustificato e anzi economicamente interessato, visto che i sistemi chiusi permettono ai vari Google e OpenAI di cementare la loro posizione dominante e ostacolare l’ingresso di nuove realtà nel settore.

D’altra parte, il punto di vista di Mensch è chiaro anche quando si tocca il tema – molto in voga negli Stati Uniti e non solo – della possibilità che l’intelligenza artificiale diventi talmente potente da sfuggire al controllo umano e potenzialmente ribellarsi a esso. Una visione “molto religiosa”, secondo Mensch. Che poi, con spirito francese, ha spiegato meglio la sua posizione: “Tutta la retorica sull’intelligenza artificiale riguarda la creazione di Dio. Io non credo in Dio. Sono un ateo convinto. Di conseguenza, non credo nell’intelligenza artificiale generale.

Anche Mistral al Wired Next Fest

Un pò di Mistral la potrete trovare anche a Milano. Infatti, sarà nostro ospite al Wired Next Fest 2024 il cofondatore di Mistral Ai, Cédric O, che insieme a tanti altri esperti del settore ci racconterà, dal 14 al 16 giugno al Castello Sforzesco, dei nuovi progressi compiuti dall’intelligenza artificiale e le sfide future che ci attendono. Cédric O ha rivestito nella sua carriera degli importanti incarichi sia nel settore privato, sia in quello pubblico. Infatti, tra le altre cose, è stato segretario di Stato per gli Affari Digitali durante il primo mandato di Emmanuel Macron, mentre adesso è membro del comitato sull’intelligenza artificiale francese. Un appuntamento da non perdere.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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