Nel concreto, assieme altre cose che non riguardano precisamente i diritti civili, il Movimento pone l’accento sulla necessità di contrastare la violenza di genere e sulle donne, lavorare per l’uguaglianza e contro le discriminazioni, andando a rafforzare le norme comunitarie su violenza di genere, violenza domestica e promuovere programmi educativi sulla parità di genere per ragazzi e ragazze. Altre proposte riguardano pari diritti per le famiglie omo e mono genitoriali, modalità più facili per adozioni e affidamento e la “procreazione medicalmente assistita come nuovo diritto”. Infine il movimento propone un radicale abbattimento delle barriere per persone con disabilità in tutta Europa.
Stati uniti d’Europa
La nuova coalizione elettorale composta da +Europa, di Emma Bonino, e Italia viva, di Matteo Renzi, sul tema dei diritti è abbastanza generico. Infatti, si fa riferimento al fatto che “Nell’Unione europea tutte e tutti devono essere liberi di costruire la vita a cui aspirano, indipendente da chi amano, dalla loro religione e dal loro aspetto, dalla loro origine, dalle loro ambizioni e convinzioni”. Dopo aver fatto riferimento al pluralismo che anima le liste, una piccolo sussulto arriva sul punto in cui dichiarano che “ci batteremo perché nella UE nessuno metta in discussione i diritti acquisiti nel campo delle libertà individuali”. Concludono con un’attenzione particolare rivolta ai minori, perché “nessun bambino dovrà mai essere discriminato sulla base della famiglia di appartenenza” e la necessità che vi siano delle strategie di contrasto di stupefacenti coordinate tra le varie legislazioni europee.
Azione
Al contrario di molti altri, il partito di Carlo Calenda ha pubblicato un programma per le europee. Il testo è diviso in dieci punti e inizia sottolineando la necessità di sostenere la difesa dell’Ucraina dall’invasione della Russia. Sul piano dei diritti il documento parla di “tolleranza zero” rispetto a ogni violazione dello stato di diritto, con maggiori poteri dati al Consiglio europeo per sanzionare i paesi membri che commettono infrazioni.
Al punto otto e nove si fa riferimento alla necessità di “regolare operativamente l’età di accesso ai social e ai siti vietati” e di rilanciare il “pilastro sociale dell’Unione europea”, con particolare attenzione “ai temi della sanità, dell’istruzione, della demografia e della parità di genere”. Nel dettaglio Azione chiede un “Pnrr dedicato ai diritti sociali”, un “New Deal per l’uomo nell’era digitale”, equa distribuzione della conoscenza e della ricchezza, la creazione di un nuovo sistema di “welfare 4.0”, che comprenda un sussidio di disoccupazione europeo.
Forza Italia–Noi moderati
Il partito guidato da Antonio Tajani si candida assieme alla formazione Noi Moderati, alleanza che riunisce Noi con l’Italia di Maurizio Lupi, Italia al centro di Giovanni Toti (presidente della Liguria recentemente arrestato per corruzione) e Coraggio Italia di Luigi Brugnaro. Anche questa lista ha presentato un programma per le elezioni europee, lungo 17 pagine e basato su 10 “priorità”.
Tuttavia, nonostante la lunghezza, i diritti civili non sembrano parte integrante del programma. Solo al nono punto si parla in maniera generica di sostenere gli anziani e le persone vulnerabili con un’assistenza “a lungo termine a prezzi accessibili” ed elaborare una “Carta europea della disabilità”.
Lega
Per quanto riguarda il partito di Matteo Salvini verrebbe da dire il programma c’è, ma i diritti civili non si vedono. Infatti, il programma della Lega che parte al suono di “Più Italia e meno Europa”, si parla di diversi temi scelti, tra i diversi cavalli di battaglia leghisti, però non c’è nulla che riguarda l’ambito dei diritti.
Fratelli d’Italia
Anche nel partito di Giorgia Meloni non si parla di diritti civili. L’unico punto in cui compare il termine diritti all’interno del programma, viene accompagnato dalle parole salute e libertà ed è tutto declinato dal punto di vista sanitario.
Altri partiti
Il tema dei diritti civili non viene affrontato nemmeno dalle altre liste minori come Libertà di Cateno De Luca, Pace, terra e dignità di Michele Santoro e Alternativa popolare di Stefano Bandecchi.