Quando ho posto le mie domande a Hans Sauter, il responsabile della sostenibilità e vicepresidente delle ricerca e sviluppo e dei servizi agricoli di Fresh Del Monte è partito da una breve storia del frutto. Se come me avete sempre pensato che gli ananas siano sempre stati dolci e di colore giallo intenso, sappiate che prima degli anni Novanta non era così. Un tempo, gli ananas che venivano venduti nei negozi avevano il guscio verde e la polpa giallo chiaro, spesso più aspra che dolce. Comprarlo fresco era un rischio: “Nessuno era in grado di dire se il frutto fosse maturo o meno, ed era per lo più consumato in prodotti in scatola, che le persone si fidavano a mangiare“, dice Sauter.
Com’è nato l’ananas rosa di Del Monte
Nel 1996 poi l’azienda lanciò il Del Monte Gold Extra Sweet, un ananas più giallo e meno acido di qualsiasi altro presente in commercio all’epoca. Le vendite aumentarono vertiginosamente e le aspettative dei consumatori nei confronti del frutto cambiarono per sempre. Quando la rivale Dole presentò a sua volta una varietà del frutto, Del Monte fece causa all’azienda, sostenendo che avesse sostanzialmente rubato la sua formula (i due produttori hanno poi trovato un accordo extragiudiziale).
Dopo il successo del Gold, Del Monte si è messa alla ricerca di nuove caratteristiche che potessero rendere i suoi ananas ancora più attraenti per i consumatori, racconta Sauter. Il problema è che la coltivazione dell’ananas è un processo lento: una singola pianta può impiegare due anni o più per produrre frutti maturi. Del Monte ha dedicato 30 anni a incrociare ananas con determinati attributi prima di lanciare il Gold. Siccome aspettare altri tre decenni per ottenere una nuova varietà era “fuori discussione“, continua Sauter, nel 2005 l’azienda si è rivolta all’ingegneria genetica.
Del Monte non è partita con l’idea di creare un ananas rosa. All’epoca, dice Sauter, i consumatori erano interessati a frutti ricchi di antiossidanti. L’ananas converta naturalmente un pigmento rosa-rossastro e ricco di antiossidanti, il licopene , in beta-carotene, che ha invece tinte gialle. Bloccando questo processo, sarebbe stato possibile ottenere una polpa rosa e un maggior numero di antiossidanti. L’azienda ha così affidato al suo team di ricerca il compito di capire come.