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In Giappone sta per iniziare uno studio clinico nel corso del quale verrà somministrato a 30 adulti sani un farmaco che in passato si era dimostrato in grado di stimolare la crescita dei denti in topi e furetti affetti da agenesia dentale, ossia da assenza congenita di alcuni denti. A dare notizia dell’imminente inizio del trial è stata la start-up giapponese Toregem Biopharma, affiliata con l’Università di Kyoto, che lancerà la sperimentazione a partire da settembre. A seguito dell’annuncio in conferenza stampa, la notizia è stata diffusa da diverse testate giapponesi, fra cui The Mainichi e Nikkei Asia.

Il trial sugli esseri umani

Secondo quanto riporta The Mainichi, lo studio clinico coinvolgerà 30 maschi sani di età compresa fra i 30 e i 64 anni ai quali manca almeno un dente molare. L’obiettivo di questa fase dello studio clinico è quello di testare la sicurezza del farmaco, che verrà somministrato per via endovenosa, scrive ancora The Mainichi, e il cui meccanismo d’azione si basa sull’inibizione della proteina Usag-1, che antagonizza l’effetto di altre due proteine (Bmp e Wnt) fondamentali per lo sviluppo dei denti.

A questa fase dovrebbe poi seguirne una seconda che avrà invece l’obiettivo di testare l’efficacia del farmaco su bambini di età compresa fra i 2 e i 7 anni affetti da agenesia dentale, ossia dall’assenza congenita di denti, e a cui mancano almeno quattro denti dalla nascita.

Lo studio su topi e furetti

Come anticipato, il farmaco, che consiste in un anticorpo monoclonale diretto appunto contro la proteina Usag-1, era stato precedentemente testato su topi e furetti, e i risultati dello studio erano stati pubblicati nel 2021 su Science Advances.

Una singola somministrazione dell’anticorpo in grado di neutralizzare l’azione della proteina Usag-1, si legge nell’articolo, si era rivelata sufficiente per stimolare la formazione e la crescita di un intero dente in un topo sano e di favorire la formazione di denti in topi portatori di specifiche mutazioni che causano agenesia dentale.

Naturalmente la strada è ancora lunga e prima di cantare vittoria (e di sperare di poter dire addio a dentiere e impianti) sarà necessario verificare che il farmaco sia sicuro ed efficace negli esseri umani. Anche perché, come ricordavano gli stessi autori dell’articolo pubblicato nel 2021, le due proteine regolate dall’attività di Usag-1, Bmp e Wnt, svolgono numerose altre funzioni oltre a stimolare la crescita dei denti.



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