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Superman, con questo chip per vedere attraverso il cartone possiamo diventare un po’ come lui

da | Giu 11, 2024 | Tecnologia


Avete presente la vista a raggi X di Superman, che gli permette di vedere attraverso qualsiasi tipo di superficie solida (ad eccezione del piombo)? Ecco, con le dovute proporzioni, dato che parliamo del mondo reale e non di superpoteri, il chip sviluppato da un gruppo di ricercatori della University of Texas di Dallas (Stati Uniti) e della Seoul National University (Corea del sud) si avvicina a questo concetto. Il sistema è talmente piccolo da poter essere montato all’interno di uno smartphone e consente di ottenere l’immagine di oggetti “nascosti” in una scatola di cartone. I risultati dello studio sono stati pubblicati su IEEE Transactions on Terahertz Science and Technology.

Due autori dello studio Walter Sosa Portillo e Kenneth O alle prese con lo sviluppo di un chip ispirato alla “vista a...

Due autori dello studio, Walter Sosa Portillo e Kenneth O, alle prese con lo sviluppo di un chip ispirato alla “vista a raggi X” di SupermanThe University of Texas at Dallas

Come funziona

Questa tecnologia è come la vista a raggi X di Superman. Ovviamente utilizziamo segnali da 200 a 400 gigahertz al posto dei raggi X, che potrebbero essere dannosi”, racconta Kenneth O, co-autore della ricerca, docente di ingegneria elettrica e direttore del Texas Analog Center of Excellence. Il funzionamento è simile a quello degli scanner degli aeroporti e si basa sull’emissione di un fascio di radiazioni elettromagnetiche di frequenza intermedia fra microonde e infrarossi, in grado di penetrare una certa superficie, rimbalzare sull’oggetto “nascosto” ed essere riflesso indietro.

Il chip messo a punto è in realtà un’evoluzione di un suo analogo sviluppato un paio di anni prima dallo stesso gruppo di ricerca, che permetteva già di ottenere immagini di oggetti nascosti dalla nebbia, dal fumo, dalla polvere o dalla neve. Il passo in avanti riguarda la migliore risoluzione e, come dicevamo, le dimensioni molto ridotte del chip, che lo rendono adatto ad essere incorporato in uno smartphone. “Abbiamo progettato il chip senza lenti o ottiche, in modo da poterlo inserire in un dispositivo mobile. I pixel, che creano immagini rilevando i segnali riflessi da un oggetto, hanno la forma di un quadrato di 0,5 millimetri, circa la dimensione di un granello di sabbia”, spiega Wooyeol Choi, che ha guidato lo studio ed è docente presso la Seoul National University.

Prospettive future

Il chip potrebbe servire per rilevare la presenza di travi o cavi elettrici all’interno di un muro, o per individuare una crepa in una tubatura, spiegano i ricercatori. Al momento la tecnologia può essere utilizzata solo a una distanza molto ravvicinata: lo scanner è in grado di “vedere” oggetti che si trovano al massimo a un paio di centimetri di distanza. Il chip è stato volutamente sviluppato in questo modo per evitare, dicono gli autori, che possa essere utilizzato da ladri o borseggiatori per scannerizzare da lontano il contenuto di uno zaino o di una borsa. Per il futuro, i ricercatori vorrebbero aumentare leggermente la distanza massima a circa 13 centimetri, facilitando così la messa a fuoco di oggetti di piccole dimensioni.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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