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Al Wired Next Fest di Milano 2024 ci siamo chiesti come si crea una via italiana all’intelligenza artificiale

by | Giu 16, 2024 | Tecnologia


Abituati a uno scenario dove le grandi accelerazioni, ma anche le narrazioni, sull’evoluzione tecnologica sono costruite Oltreoceano, rischiamo di dimenticare che una via italiana ed europea all’intelligenza artificiale non solo è possibile ma esiste già.

Lo conferma Italia, il large language model (Llm) sviluppato da iGenius e addestrato sul supercomputer Leonardo, gestito dal Cineca, su un dataset per il 90% composto da informazioni in lingua italiana (ne abbiamo scritto qui). Un progetto decisamente ambizioso che lo proietta nel panorama degli unicorni, le società innovativa che riescono a raggiungere una valutazione di mercato di un miliardo.

Ma al di là di ogni cifra, questo Llm ben esemplifica più in generale le potenzialità che player italiani ed europei possono giocare in questa fase, in relazione anche alle nuove domande del mercato.

Ospite al Wired Next Fest 2024 a Milano, Uljan Sharka, founder e ad di iGenius, racconta la specificità del modello, italiano nell’essenza più profonda: “Quando siamo partiti, nel 2016, avevamo il sogno dell’unicorno, con l’idea che sarebbe stato difficile raggiungere questo obiettivo simbolico. Abbiamo trasformato l’essere italiani in vantaggio competitivo, trasferendo il dna italiano nella tecnologia abbiamo creato un nuovo modo di fare AI. Un grande modello di linguaggio è come un file che codifica quantità immensa di parole. Nel mondo non si crede possibile creare grandi modelli di linguaggio in lingua altra dell’inglese. Ogni volta i modelli ragionano in inglese e ritraducono con conseguenze pesanti per le sfumature”.

La collaborazione con Cineca, per creare il primo large language model in italiano 100% open source, è stata fondamentale. Il Consorzio interuniversitario italiano, casa del supercomputer Leonardo, gode di un osservatorio privilegiato sull’evoluzione dello scenario dell’artificial intelligence.

Il presidente Francesco Ubertini conferma che la fase attuale presenta caratteri inediti. “Questi modelli, come Italia, ChatGpt, hanno bisogno di infrastruttura particolarmente potente. Leonardo compie 250 milioni di miliardi di operazioni in un secondo. Questo sviluppo dell’AI generativa sta esprimendo oggi una domanda inaspettata. Le attuali infrastrutture di supercalcolo sono completamente utilizzate, c’è costantemente coda”.

Per trainare la nuova fase, la Commissione europea ha lanciato un pacchetto di misure per supportare startup e pmi nello sviluppo di intelligenza artificiale affidabile . “L’Europa ha deciso, per questo motivo, di lanciare un’azione, che ha chiamato Fabbriche di intelligenza artificiale dove potenzia le infrastrutture e parallelamente investe sullo sviluppo di un ecosistema che sempre più è ecosistema dell’innovazione, delle pmi, l’Italia si candida ad ospitare la prima factory europea” aggiunge Ubertini.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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