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Un aumento netto delle richieste di sostegno, che il più delle volte partono da giovanissimi con meno di 18 anni. È quanto emerso dal convegno “I diritti sono di tuttə, punto sulle discriminazioni e salvaguardia dei diritti per la comunità lgbtqia+”, organizzato dall’associazione Agedo Milano, e dedicato alla tutela di quella fascia di popolazione spesso oggetto di attacchi. E che, proprio in risposta a questi, ormai da due anni è sorto lo sportello Iris, attivato e sostenuto da Lila Milano, dalla Fondazione Somaschi Onlus e dallo sportello trans ala Milano.

Agedo è un’associazione di genitori, parenti, amiche e amici di persone lesbiche, gay, bisessuali, trans*, +. Ha l’obiettivo di aiutare i genitori nel loro percorso di coming out dei figli e delle figlie. Acronimo di Associazione di GEnitori, parenti e amici Di persone Omosessuali, Agedo è passato negli anni a includere tutte le sfumature dell’arcobaleno LGBT+.Impegnata per promuovere i diritti civili e i cambiamenti sociali nel Paese, Agedo nasce nel 1993 da un gruppo pioniere che, con coraggio, chiede e rivendica la normalità per i propri figli e famiglie. Inizialmente caratterizzata come una sorta di telefono amico a cui le famiglie potevano rivolgersi per condividere la propria esperienza, negli anni Agedo ha raggiunto il territorio nazionale con 37 sedi – tra cui Milano, fondata ufficialmente nel 2015, momento cruciale che porta al cambio dell’assetto giuridico ed organizzativo di Agedo Nazionale che crea più sedi territoriali con una loro forma giuridica, indipendenti tra di loro, con un proprio Statuto – aumentando così la capacità di intervento e moltiplicando iniziative e contatti.

L’incontro

Nel corso del dibattito Agedo Milano ha presentato i propri dati di accesso allo sportello, dove l’elemento che risalta particolarmente all’occhio è l’abbassamento dell’età media dell’utenza. Al momento questa è costituita principalmente da genitori di ragazze e ragazzi transgender adolescenti, caratterizzati da una maggiore apertura e da un più rapido coinvolgimento rispetto al passato.

Infatti, a partire dal 2015-2016 Agedo si è trovata ad accogliere un numero sempre maggiore di genitori di giovani transgender e di persone non binarie, almeno a Milano. Se nel 2022 il rapporto tra genitori di ragazzi transgender e omosessuali che si è rivolto ad Agedo Milano è stato uno a uno, con un totale di circa 30 accessi e un’età media dei figli di circa 20 anni. Nel 2023 questo rapporto si è invertito e ha portato a una crescita degli accessi fino al 40%. Inoltre, l’anno scorso, l’età media si è abbassata e su questo i dati di accesso allo sportello delineano una fascia di età attorno ai 18e anni o inferiore, per il gruppo delle sempre più giovani persone transgender.

Guardando, invece, ai primi cinque mesi del 2024 il gruppo di genitori con ragazzi transgender è nettamente maggioritario e in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’età media è scesa a 16 anni. In netto calo, invece, gli accessi di genitori con figli omosessuali, ridotti a poche unità. Dati significativi a cui vanno aggiunti le richieste di fratelli, sorelle o partner di persone lgbtqia+ adulte (oltre 35 anni) che, occasionalmente, si rivolgono all’associazione, ma anche quelle degli stessi ragazze e ragazzi che chiedono aiuto diretto o esprimono il loro desiderio a coinvolgere i genitori. Infine, nel più recente periodo, Agedo ha iniziato ad accogliere genitori di bambini ‘gender creative.



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