Fastweb apre le porte all’Intelligenza Artificiale in Italia e inaugura NeXXt AI Factory, il primo supercomputer di un’azienda privata ma accessibile al pubblico, dedicato all’Intelligenza artificiale generativa. Questo supercomputer, chiamato AI Nvidia DGX SuperPOD, sarà utilizzato per sviluppare Miia (Modello Italiano Intelligenza Artificiale) e sarà a disposizione di startup, aziende, università e enti pubblici. “I dati vengono conservati in Italia, garantendo massima sicurezza e prestazioni eccezionali”, spiega Walter Renna, CEO di Fastweb.
Fastweb ha siglato accordi con Bignami Editori, Istat e il gruppo Mondadori per ampliare il dataset e per ulteriori addestramenti del proprio modello Miia. Grazie a queste collaborazioni, è stato creato il più grande e affidabile dataset in lingua italiana, con 1.500 miliardi di token, equivalenti a 11 milioni di libri. Inoltre, grazie alla collaborazione con Sapienza Università di Roma e Università degli Studi di Milano-Bicocca, e alla potenza computazionale di NeXXt AI Factory, Miia continuerà a evolversi, addestrato esclusivamente su dati italiani di alta qualità e nel rispetto delle normative sulla privacy e sul copyright.
Per garantire l’approccio etico e centrato sull’umano nello sviluppo di servizi e applicazioni basate sull’Intelligenza Artificiale, Fastweb ha istituito un Advisory Board composto da esperti indipendenti che monitoreranno il processo di addestramento di Miia. Tra di loro, Gianluigi Greco del Comitato di Coordinamento sull’IA presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Mariarosa Taddeo, Professoressa di Etica Digitale e Tecnologie della Difesa presso l’Oxford Internet Institute dell’Università di Oxford, e Mario Rasetti, Professore Emerito di Fisica Teorica al Politecnico di Torino, contribuiranno a garantire la trasparenza e il rispetto delle normative vigenti nel modello linguistico di Fastweb.
Questo nuovo approccio all’Intelligenza Artificiale in Italia promette di portare innovazione e protezione dei dati, aprendo la strada a nuove opportunità per il settore tecnologico nel nostro Paese.