THE DECAMERON. (L to R) Karan Gill as Panfilo and Lou Gala as Neifile in Episode 104 of The Decameron. Cr. Giulia Parmigiani/Netflix © 2023Giulia Parmigiani
In questo racconto di una pandemia medievale, tutto è permeato di umorismo nero. Siamo a Firenze, nel 1348, in uno dei periodi più bui della Storia dell’umanità, quello in cui la peste dimezzò, letteralmente, la popolazione europea. Mentre i cadaveri si ammucchiano sulle strade, i briganti fanno razzia e la paura fa cedere alle più ridicole credenze, i nobili possono permettersi di assistere da lontano al collasso della società. Durante il privilegiato soggiorno campagnolo, gli esuli rifugiatisi nella “bella campagna non infetta” si imbattono in contadini socialisti, banditi idioti e fanatici religiosi che minacciano – ancor più della pestilenza – le loro capacità di sopravvivenza e ne minano lo stile di vita ludico, lussurioso e lussuoso (i ricercati costumi disegnati da Gabriella Pescucci e Uliva Pizzetti sono meravigliosi) all’insegna di una dionisiaca liberazione dei sensi.
THE DECAMERON. (L to R) Tony Hale as Sirisco and Amar Chadha-Patel as Dioneo in Episode 103 of The Decameron. Cr. Giulia Parmigiani/Netflix © 2023Giulia Parmigiani
Man mano più sexy, truculento e intriso di humour nero, lo show si concentra gradualmente verso la critica delle iniquità classiste che si materializza soprattutto nella relazione tra la tirannica e manipolatrice dama del castello Pampinea con la paziente e indulgente Misia, da così tanti anni avvezza alle angherie della sua padrona da accettare ogni genere di prevaricazione. Quando l’idillio pastorale lascia il posto a una rocambolesca e grottesca lotta per la sopravvivenza, la quiete è turbata da intrighi, alleanze, tradimenti, avvelenamenti, seduzioni, assedi, accuse di stregoneria. The Decameron tesse un ricco arazzo di storie, metafore e allusioni maliziose, eccentriche e macabre, un grande affresco della tragedia che è non riuscire a trascendere la nostra natura umana.