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Nel 2026 Klm sarà la prima compagnia aerea ad effettuare un primo volo sperimentale di un velivolo turboelica alimentato a idrogeno liquido. Un traguardo concreto che impegnerà la compagnia olandese insieme a ZeroAvia, startup anglo-americana attiva nello sviluppo di propulsori elettrici a idrogeno che possono essere adattati anche su velivoli esistenti. L’idrogeno è una delle principali alternative a cui si lavora per eliminare anche nell’aviazione i combustibili più inquinanti, in un settore responsabile di circa il 3% delle emissioni globali di gas serra e con un impatto sul riscaldamento globale che è stimato essere circa il doppio di quello causato dalle sole emissioni di CO2, a causa di altri fattori come le scie di condensazione e le emissioni di ossidi di azoto ad alta quota.

Il volo Klm dimostrativo previsto per il 2026 collegherà due città non specificate, ma servite da una tratta aeroportuale tradizionale. Prima del volo inaugurale sarà necessario costruire infrastrutture di supporto per il rifornimento degli aeromobili, oltre a lavorare sull’aspetto organizzativo e burocratico. Per quel che riguarda l’aspetto tecnico, Klm integrerà in uno dei suoi aerei il motore ZA2000 di ZeroAvia, progettato per essere utilizzato su velivoli regionali da 80 posti. Secondo la tabella di marcia di ZeroAvia, nel 2026 i suoi motori dovrebbero garantire circa 800 km di autonomia ad emissioni zero, dato che la cella a combustibile produce come unico residuo vapore acqueo, rendendo questa tecnologia molto più ecologica rispetto ai tradizionali motori a combustione che utilizzano cherosene.

La tabella di comparazione tra il ZA2000 di ZeroAvia e un motore a combustione

La tabella di comparazione tra il ZA2000 di ZeroAvia e un motore a combustione



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