La battaglia tra Elon Musk e OpenAI continua a tenere banco. Dopo aver abbandonato la prima causa legale contro la società che ha aiutato a fondare, l’imprenditore ha deciso di riprendere la lotta presentando una nuova denuncia, con accuse più gravi e dettagliate.
Nella nuova causa presentata presso il tribunale della California, Musk afferma che i co-fondatori di OpenAI, Altman e Brockman, lo hanno ingannato promettendo un’organizzazione no-profit e un impegno per la trasparenza e il codice sorgente aperto. Queste accuse, se provate, potrebbero mettere seriamente in discussione le basi su cui OpenAI è stata creata. Inoltre, la collaborazione tra OpenAI e Microsoft, che ha portato a un investimento significativo da parte della società di Redmond, è al centro dell’attenzione. Musk sostiene che questo accordo abbia violato gli obiettivi iniziali, trasformando OpenAI in un’azienda orientata al profitto, in netta contraddizione con la sua missione originale.
A differenza della causa precedente, basata su una presunta intesa informale desumibile da alcune email, la nuova denuncia offre un quadro più dettagliato e circostanziato, arrivando anche a ipotizzare una possibile frode ai danni di Musk. L’avvocato dell’imprenditore ha descritto questa mossa come “molto più incisiva” rispetto alla causa ritirata a giugno. Al momento, OpenAI e Sam Altman non hanno rilasciato dichiarazioni in merito.
Questo conflitto tra Musk e OpenAI promette di essere lungo e complicato, con potenziali ripercussioni importanti per entrambe le parti coinvolte. Resta da vedere come si evolverà questa intricata situazione legale nel mondo dell’intelligenza artificiale.