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Articolo rivisto con uno stile moderno:

L’intelligenza artificiale generativa (GenAI) è vista con grande apertura e ottimismo da parte dei giovani, in particolare GenZ e Millennial, che la considerano uno strumento in grado di ottimizzare il tempo e migliorare il bilancio tra vita lavorativa e personale. Secondo uno studio condotto da Deloitte su più di 14.000 GenZ e 8.000 Millennial in 44 Paesi, i giovani italiani sono abituati all’uso della GenAI e ne riconoscono i benefici in termini di creatività e strategia lavorativa.

Oltre a riconoscere le potenzialità della GenAI, i giovani sono consapevoli dei rischi legati all’intelligenza artificiale e si mostrano interessati alla regolamentazione e all’etica nell’uso della tecnologia. In Italia, una buona percentuale di GenZ e Millennial ritiene che le aziende dovrebbero investire maggiormente nella formazione dei dipendenti sull’utilizzo della GenAI.

Mentre molti lavoratori sono convinti che la GenAI migliorerà il proprio lavoro nel prossimo anno, c’è comunque una percentuale significativa che non ha intenzione di seguire formazioni specifiche sul tema. Questo atteggiamento sembra più diffuso tra le ragazze GenZ e Millennial rispetto ai ragazzi della stessa fascia d’età.

L’atteggiamento positivo dei giovani nei confronti della GenAI suggerisce che questa tecnologia continuerà a essere sempre più integrata nel mondo del lavoro e che sarà importante garantirne un utilizzo etico e responsabile.

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