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Nel 2030 gli astronauti americani torneranno a calcare la superficie della Luna e come milioni di giovani neopatentati in tutto il mondo, una volta arrivati avranno bisogno di un mezzo di trasporto adeguato. La missione della Nasa Artemis V prevede l’invio di due astronauti sulla superficie lunare, che nell’arco di sei giorni dovranno condurre una serie di esperimenti scientifici nel polo sud del satellite. Per portare a termine il compito, l’agenzia spaziale statunitense sta commissionando un mezzo su ruote che permetta agli umani di spostarsi.

Questa primavera la Nasa ha annunciato di aver selezionato tre gruppi che porteranno avanti alcuni studi della durata di un anno per capire cosa serve per sviluppare un Lunar terrain vehicle, o Ltv. Le organizzazioni – che in due casi sono un consorzio di aziende – comprendono i produttori di pneumatici Goodyear e Michelin. La terza, Venturi astrolab, ha già presentato un progetto.

Il gruppo che si aggiudicherà il contratto sarà probabilmente annunciato tra circa un anno e si troverà ad affrontare alcune sfide non da poco. La Nasa ha infatti chiesto che il nuovo rover non sia solo in grado di trasportare gli astronauti a bordo, ma anche di rimanere sulla Luna per gli anni successivi al ritorno sulla Terra dell’equipaggio di Artemis, allo scopo di eseguire esperimenti scientifici e compiti commerciali in autonomia.

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Alcuni concept di pneumatici sviluppati per il suolo lunare

VENTURI, MICHELIN AND BRIDGESTONE PRESS

L’importanza dei pneumatici

Un mezzo destinato a muoversi sulla Luna (soprattutto al polo sud, dove di notte le temperature possono sfiorare i -150 gradi) non può montare normali pneumatici per auto. Innanzitutto perché le ruote affonderebbero nel suolo. Senza un’atmosfera in grado di schermarla, poi, l’intensa radiazione solare sul satellite inizierebbe immediatamente a erodere le gomme, che verrebbero poi congelate dal freddo estremo. Tutto questo impedirebbe ai pneumatici di deformarsi o comprimersi, rendendo più difficile lo scorrimento, fino a farli diventare tanto fragili da frantumarsi.

Con il passare del tempo i problemi non farebbero altro che peggiorare. Florian Vilcot, esperto di innovazione e designer di Michelin, spiega che il suolo lunare, o regolite, è estremamente abrasivo, una caratteristica che può lacerare rapidamente qualsiasi materiale inadatto. Questo aspetto è particolarmente importante nel caso dell’Ltv, dal momento che Michelin sta progettando uno pneumatico destinato a durare dieci anni e a percorrere circa 10mila chilometri. Per fare un confronto, basti sapere che i Lunar rover vehicle o “moon buggies coinvolti nelle missioni Apollo all’inizio degli anni Settanta hanno percorso ciascuno meno di 30 chilometri.



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