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OpenAI ha smascherato un’operazione di disinformazione condotta dall’Iran, che sfruttava l’intelligenza artificiale di ChatGpt per diffondere fake news sui social media. La campagna, denominata “Storm-2035”, mirava a seminare divisione su argomenti sensibili come le elezioni presidenziali e i diritti Lgbtq+, impersonando sia fonti conservatrici che progressiste. Tuttavia, i tentativi degli hacker iraniani sono stati in gran parte infruttuosi, con pochissimo coinvolgimento da parte del pubblico.

OpenAI ha dichiarato di prendere sul serio qualsiasi tentativo di utilizzare i propri servizi per operazioni di influenza straniera, sottolineando la fragilità della campagna di disinformazione. Gli cybercriminali hanno cercato di influenzare anche l’opinione pubblica su questioni internazionali, senza ottenere risultati significativi.

Questa rivelazione arriva dopo il recente attacco informatico contro la corsa alla Casa Bianca di Kamala Harris e Donald Trump. L’Fbi ha rivelato che gli hacker iraniani hanno tentato di prendere il controllo dell’account di Roger Stone, consulente di Trump, inviando link malevoli tramite e-mail di phishing. Fortunatamente, l’attacco è stato scoperto prima di causare danni gravi.

In un panorama sempre più minacciato dalla disinformazione online, è fondamentale essere vigili e pronti a contrastare tali operazioni malevole. OpenAI e altre organizzazioni sono impegnate a proteggere la verità e la trasparenza nell’era digitale.