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La startup milanesa IdentifAI ha concluso con successo un round di investimento da 2.2 milioni di euro con United Ventures per lo sviluppo di una tecnologia “degenerativa” in grado di riconoscere gli artefatti prodotti dall’intelligenza artificiale.

Il concetto di modello degenerativo di IdentifAI si riferisce alla capacità di addestrare un modello generativo per identificare artefatti (come immagini, video, suoni o testi) creati da intelligenze artificiali. Al round di investimento hanno partecipato anche Edoardo Alessandri di Wellness Holding, Matteo Fago, co-fondatore di Venere.com (ora Expedia) e Umberto Paolucci di Up Invest in veste di business angels.

“A mio parere, il progresso tecnologico nel campo dell’IA generativa porterà a una sempre maggiore fusione tra il mondo fisico e quello digitale, rendendoli praticamente indistinguibili all’occhio umano”, sottolinea Marco Ramilli, fondatore di IdentifAI. “Credo che sia nostro diritto essere pienamente informati su ciò che nutriamo la nostra mente, la quale a sua volta influenza le nostre opinioni”. La proliferazione di contenuti generati dall’IA comporta rischi politici, economici e geopolitici, e IdentifAI si pone l’obiettivo di contrastarli.

L’investimento in IdentifAI rientra nella visione di United Ventures di supportare iniziative innovative capaci di offrire soluzioni ai problemi complessi, come la mitigazione degli effetti collaterali potenzialmente negativi legati alla diffusione delle intelligenze artificiali, come afferma Massimiliano Magrini, partner e co-fondatore di United Ventures.

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