Gli esperti di International Data Corporation hanno presentato il loro ultimo studio dal titolo ‘The Global Impact of Artificial Intelligence on the Economy and Jobs’, il quale analizza in che modo l’intelligenza artificiale influenzerà la crescita economica e l’occupazione a livello mondiale e regionale.
Secondo il rapporto, entro il 2030 l’intelligenza artificiale contribuirà al 3,5% del Pil globale, avrà un impatto sul mercato del lavoro in tutte le regioni del mondo e ogni dollaro speso in IA genererà 4,6 dollari nell’economia mondiale. L’Idc suggerisce che la presenza dell’intelligenza artificiale creerà nuove opportunità professionali, come per esempio specialisti in etica ed ingegneri del prompt. Allo stesso tempo, alcuni settori subiranno un’automazione più o meno sostanziale.
Nonostante ciò, le competenze umane rimarranno cruciali. Ruoli che richiedono una stretta interazione umana, competenze sociali ed emotive, come ad esempio l’assistenza infermieristica, o che implicano decisioni etiche e comprensione complessa, saranno meno influenzati dai cambiamenti. La maggior parte dei partecipanti all’indagine pensa che una parte (48%) o addirittura la maggior parte (15%) del proprio lavoro verrà automatizzata dall’IA e da altre tecnologie nei prossimi due anni, mentre solo una minoranza (3%) ritiene che il proprio lavoro sarà completamente sostituito da soluzioni artificiali.
L’utilizzo dell’IA sarà cruciale per la crescita economica e il settore della pubblica amministrazione. Aziende e governi dovranno investire notevolmente per cogliere i benefici e prepararsi alla rivoluzione imminente. Lapo Fioretti, Senior Research Analyst di Idc, ha dichiarato che entro il 2024 l’IA sarà integrata in maniera diffusa e gli investimenti aziendali saranno mirati a ottimizzare i costi e i tempi operativi. Automatizzando le attività di routine e creando nuove efficienze, l’IA porterà a profonde trasformazioni economiche, ridefinendo i settori, generando nuovi mercati e cambiando il panorama competitivo.
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